19 ottobre 2011

SILVIO TESTANERA CAPO DEI BLACK BLOC



Clamoroso: Antonio Di Pietro ha proposto di ripristinare la Legge Reale per punire chi crea disordini alle manifestazioni e, dato il momento difficile appena vissuto a Roma, tutti l'hanno preso sul serio anche se in realtà stava parlando di ripristinare Legge Reale per contrastare il pericolosissimo fenomeno delle scie chimiche. Quell'uomo non finirà mai di sorprendermi per quanto cerca di cavalcare i momenti ed i sondaggi invece di proporre cose almeno un po' sensate (in tal senso è assolutamente speculare a Berlusconi), se per caso ce lo troviamo Presidente del Consiglio è la volta buona che non possiamo neanche scendere dallo scooter in santa pace che arriva lui in persona a metterci le manette perché abbiamo ancora indosso il casco (in quest'ultima frase ho avuto parecchi problemi con la coniugazione dei verbi, anch'io nel mio piccolo sono un po' Di Pietro). Tutti in trattore, come piace a lui.

E a proposito di caschi e scooter, RaiNews ha mandato in onda un'intervista ad un ragazzino di quindici anni che il 15 ottobre avrebbe dovuto essere in giro senza casco a fare le impennate con lo scooter ed invece si trovava a Roma a combinare casini (e per l'occasione si è pure rotto un piede, scintillante trofeo da esibire il lunedì seguente a scuola per sedurre le ragazzine e portarsele in bagno per cambiare l'acqua al pappagallo). Mamma mia, se questa è la futura classe dirigente del paese c'è da star freschi: non so se sia legale intervistare così un ragazzino di quindici anni, ma blaterava di conflitto sociale e poliziotti servi manco fosse un cinquantacinquenne nostalgico del '68 e soprattutto lo faceva stando comodamente seduto su un divano che costava almeno come tre mesi del mio stipendio (addirittura pareva un divano antico, e se così fosse i tre mesi di mio stipendio diventerebbero all'istante tre anni del mio stipendio). Mi sto ancora chiedendo se capiva ciò che diceva o se lo aveva appena letto su Wikipedia e lo stava ripetendo per fare un figurone sempre nell'ottica del cambio d'acqua al pappagallo, ma tant'è.

Comunque, completavano il piacevole quadro una accogliente casa da figlio della ricca borghesia e una libreria con letture buone, dunque fanculo alla normativa sulla privacy per i minorenni! - questo culattone raccomandato andava intervistato per forza, tanto per capire meglio dove stiamo andando ma soprattutto per capire meglio questa ultrasinistra antagonista che tra dieci anni sarà seduta ai banchi della parte destra del parlamento, a dirmi cosa fare, cosa non fare, come vestirmi, quante ore lavorare, quante tasse pagare, quando andare in pensione, come vivere dopo la morte. Meglio così, almeno certe responsabilità non devo prendermele io.


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