Tutto questo baccano per la vicenda di Vasco Rossi e Nonciclopedia, ma in realtà non è successo nulla di particolarmente preoccupante. In breve, che ho fretta: Vasco Rossi si è ritenuto diffamato da Nonciclopedia ed ha sporto denuncia mediante i suoi avvocati, si è svolto un certo iter burocratico-giudiziario (anzi, sbòrocratico-giudiziario) alla fine Nonciclopedia ha ritenuto di chiudere per ragioni precauzionali, di sua spontanea volontà (o meglio di sua spontanea Volontè, nel senso di Luca Volonté). Nessuna censura, nessun oscuramento – anche perché, si sa, Vasco è un campione del pensiero liberale nonché un grande artista e dunque non censura nessuno.
Alcuni esseri umani posseggono il dono della Libertà, quella avulsa da stereotipi, mode e condizionamenti della società. Sono soggetti alle regole che i valori più alti impongono, non come cose dovute, ma come saggia consapevolezza della loro nobiltà e classe. Vasco è uno di questi, ma non te lo fa pesare ed è per questo un Grande. Vasco tra l'altro è il mio cantante preferito, lo è sempre stato anche se non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo. Nessuno ha scritto canzoni belle come le sue, nessuno dice cose intelligenti come lui. Ma il mio giudizio su questa vicenda non è minimamente inficiato da questa mia preferenza nascosta (nel segreto dell'urna elettorale, si sa, ognuno è libero di fare ciò che gli pare – anche attaccare caccole sulla scheda se lo vuole), anzi; solo che per dirlo ho bisogno di copiaincollare a caso un commento preso dalla sua pagina Facebook. Non ce la faccio, non riesco a trovare parole più adeguate di queste:
“A mio modesto pare,cè differenza frà libertà e libertinaggio le cose che hanno scritto su nonciclopedia non è satira,non è tanto per scherzare, sono cose che identificano il malessere di un'intera generazione...ci sono modi più sani per divertirsi,con gli amici, NON GETTANDO MONNEZZA SUGLI ALTRI,NON SATIRA MA MONNEZZA guarda caso tutte persone famose, e si è capito perchè... SU NONCICLOPEDIA SI E' CAPITO IN QUESTA GIORNATA, QUI,CHI CI VA' SOLO DEI LATTANTI VIZIATI, FIGLI DI PAPA' ACEFALI CHE NON SANNO NEANCHE SCHERZARE GARBATAMENTE FRAì DI LORO ... CHE TRISTEZZA... CHE ACEFALI...”
Capito no? Vasco ha fatto bene ad incazzarsi, ed ancor meglio hanno fatto i suoi avvocati ad agire. Quella non è satira, è lesa maestà. Anche in questo campo Vasco Rossi ha seguito il suo indirizzo fondamentale: prima l'azione, poi la formulazione dottrinaria, la quale non deve essere considerata accademica cioè fine a se stessa, ma come determinante un'ulteriore precisazione politica. Con la creazione dell'Impero la razza italiana è venuta in contatto con altre razze, deve quindi guardarsi da ogni ibridismo e contaminazione. Leggi «razziste» in tale senso sono già state elaborate e applicate con fascistica energia nei territori dell'Impero, e dunque non è giusto nascondersi dietro alla satira per sparare offese a caso all'indirizzo del più grande cantante vivente (o presunto tale) italiano.
Quanto agli admin di Nonciclopedia, essi si considerano da millenni, dovunque e anche in Italia, come una «razza» diversa e superiore alle altre, ed è notorio che nonostante la politica tollerante dei cantanti in generale (che, ricordiamo, da Nonciclopedia spesso e volentieri ricavano pubblicità aggratis) gli admin hanno, in ogni Nazione, costituito - coi loro uomini e coi loro mezzi - lo stato maggiore dell'antifascismo, ma a questo punto non ho più voglia di copiare discorsi sulla razza di Achille Starace e vengo al dunque: come si dice in giro, non ha più senso parlare di Vasco Rossi. Speriamo che continui con i suoi esilaranti video, che però dopo tutta questa vicenda guarderemo con maggior consapevolezza e maggior senso critico perché non sono delirio ma fanno parte di un disegno lucidissimo. Nonciclopedia non è di certo un baluardo della libertà di espressione ma con il suo umorismo da terza media spesso e volentieri risulta divertente divertente, e dunque speriamo che prosegua la sua attività in santa pace. Rudy Guedé in galera mentre Sollecito e la Knox sono stati assolti – ma questo è un altro discorso che non c'entra nulla con l'ipotesi di partenza e dunque ci fermiamo qui.
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