Gira voce che l'inno del nascituro Partito Democratico potrebbe essere Strada facendo di Claudio Baglioni (o
Claudio Bollitoni, che dir si voglia). Un pezzo vecchio, roba troppo rassicurante e perbenista, troppo lontana dal mondo reale. In definitiva, ci vuole ben altro per un partito veramente credibile.
A mio modesto parere l'inno dovrebbe essere
2030 degli
Articolo 31, per pochi semplici motivi. Pur avendo un testo veramente pessimista che evoca scenari apocalittici, riesce inspiegabilmente a far respirare aria di speranza, aria positiva. Ed in Italia di speranza e positività ce n'è parecchio bisogno. Poi è un brano che può anche servire da monito, per ricordare a chiunque come saremmo potuti finire se le ultime elezioni fossero andate in altra maniera. Infine, è decisamente anni novanta, il che non guasta mai.
Video tamarrissimo a parte, 2030 sarebbe un signor inno. Ci sono arrivato dopo un intero weekend passato ad ascoltare prevalentemente
Così com'è, disco degli Articolo 31 uscito nell'anno di grazia 1996. In passato ne avevo
già parlato, ma forse in maniera troppo sbrigativa. Un album favoloso, che suona vero ed è rappresentativo di certi anni novanta. Uscito nel modo giusto al momento giusto, se fosse uscito un anno prima o un anno dopo nessuno se lo sarebbe cagato. Ma è uscito quando c'era un disperato bisogno di cose del genere, ed ha fatto la fortuna degli Articolo 31.
Mai stato loro fan in assoluto, sono però ancora oggi grande fan di questo disco, forse l'unico bello della loro discografia. Mi chiedo ancora come siano riusciti a produrre una cosa del genere, visto ciò che hanno fatto prima e (soprattutto) ciò che hanno fatto dopo. La svolta rock è stata semplicemente
grottesca. E pure un tantino triste.
La sparo grossa: gli Articolo 31 di Così com'è sono l'altra faccia della medaglia rispetto agli 883. Se Pezzali & co. parlavano più
da venticinquenni, erano indirizzati a tale pubblico ma ottenevano successo soprattutto tra gli adolescenti, quegli Articolo parlavano direttamente agli adolescenti. Parlavano a quelli che si divertivano con nulla, a quelli che bastavano il motorino e gli autoscontri ed il resto non contava. Hanno creato un linguaggio e sono entrati nell'immaginario collettivo, riuscendo a trattare tematiche serissime senza che la gente se ne rendesse conto (come ne
L'impresa eccezionale o in
Fatti un giro, ad esempio). Roba che ha fatto storcere il naso ai
puristi dell'hip hop, ma roba che ha vinto il Festivalbar ed è finita addirittura al cospetto di Pippo Baudo a Domenica In. Quegli Articolo 31 stavano prendendo in giro tutti, e nessuno se ne è accorto. Tutti erano troppo concentrati sull'aspetto
trasgressivo del fenomeno, sulle magliette con la foglia di ganja, sui pantaloni oversize o sui cappellini, e nessuno capiva il messaggio nascosto.
Magari J Ax e Dj Jad ogni tanto ci ridono ancora sopra.
Un po' meno forse rideranno pensando al jingle della Fiat Uno Rap Up, composto assieme al loro futuro produttore Franco Godi quando ancora non erano famosi: semplicemente spaventoso. Ma questa è un'altra storia, che non va minimamente ad offuscare la grandezza di un disco come Così com'è.