21 ottobre 2011

STI STAVA MEGLIO QUANDO SI STAVA PEGGIO, NON ESISTONO PIÙ LE MEZZE STAGIONI, IL VINO BUONO STA NELLA BOTTE PICCOLA, DONNA NANA TUTTA TANA, ROCCO TANO

Il mondo è un posto un po' più sicuro: è stato catturato ed ucciso Gheddafi, l'inventore del bunga bunga. Tutti gli uomini politici occidentali che per anni l'hanno foraggiato e sostenuto di stanno toccando le palle, all'unisono. In particolare uno di loro, un italiano piccolo piccolo, si sta toccando le palle con particolare vigore, timoroso di essere il prossimo a fare la stessa fine (non dico il nome di questo italiano altrimenti la Polizia Postale mi chiude il blog). Per le vibrazioni prodotte dallo sfregamento, Roma si è allagata (ma qui forse centrano le scie chimiche o il signoraggio, o magari tutti e due) ed è un casino.

Era proprio necessario mostrare le foto del cadavere? Credo di sì, perché senza le foto nessuno ci avrebbe creduto. Pare impossibile ma era ancora in Libia, nella sua città natale Sircana (si chiamava Sirte? O magari Sirtaki? Non lo so), sotterrato vivo in una buca ove cercava riparo. Si pensava fosse a casa di Chavez, a casa di Putin oppure a casa dello sfregatore di palle di cui sopra, ed invece era ancora lì ad un tiro di schioppo (in senso figurato ed anche nel vero senso della parola). Bum!

Per me le forze di liberazione sapevano già da mesi dove si trovava Gheddafi ma hanno voluto fare un colpo di teatro per movimentare un po' queste nostre noiosissime giornate di inizio inverno, ma comunque vadano le cose Gheddafi ci mancherà perché senza di lui non potremmo più prendere liberamente per il culo suo figlio calciatore, quello scarsissimo che quando giocava nell'Udinese era solito accompagnare i suoi compagni di squadra al Crazy Horse a Parigi con il suo jet privato e poi si infortunavano tutti per mesi così dovevano per forza saltare l'esame antidoping. Ma anche no.



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