26 ottobre 2011

L'Italia è il Paese che amo (cit.)



La Lega ha chiesto le dimissioni del Presidente della Camera Gianfranco Fini solo perché questo ieri sera a Ballarò ha avuto il fegato di ricordare ai telespettatori la storia della pensione della moglie di Bossi (no, non è Luisa Corna). Ed ha chiesto le suddette nel consueto modo, ossia con scene da osteria, cori da stadio, parole da bordello, Montecarlo (come se la montatura della casa a Montecarlo del cognato di Fini fosse storia vera, poveri ladri di quote latte). Tutte scene alle quali ormai siamo abituati, o forse non ancora del tutto.
E allora? Ha forse detto una bugia Gianfranco Fini? Assolutamente no, ed infatti i leghisti mica negano, i leghisti vogliono le dimissioni perché il buon nome del loro padre padrone è stato infangato. Questa gente deve andare a casa, tutta. E smetterla di nascondersi dietro al comodo paravento della Padania, una nazione che non esiste se non nel loro conto in banca. E poi Renzo Bossi, diecimila euro al mese dopo una maturità presa al fotofinish, ricordiamolo.



E Giuliano Ferrara che ha organizzato una risata collettiva di fronte all'Ambasciata della Francia per protestare contro le risate di Sarkozy? La cosa di commenta da sé, basta dire Giuliano Ferrara e ricordare i suoi conti aperti con la Francia. Poveretto, ormai ha finito la benzina e non sa più cosa inventarsi per provocare, cosa inventarsi per difendere il suo indifendibile capo, cosa inventarsi per un piatto di lenticchie (si deve mettere a dieta, direi). Non fa neanche più ridere come un tempo. Tra poco tempo Berlusconi cade e lui deve trovare un lavoro nuovo. Prepariamo l'ombrello, gli schizzi arriverano ovunque.

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