30 giugno 2011

IL COMUNISTA IMMAGINARIO: intervista esclusiva a Red Ronnie

Qualche tempo fa ho avuto l'onore di incontrare Red Ronnie alla stazione dei treni di una ridente cittadina emiliana. Era in gran forma, aveva il viso pitturato con il lucido da scarpe nero ed un pacco di cd masterizzati illegalmente da vendere al miglior offerente. Dopo aver comprato il nuovo di Lady Gaga, il nuovo dei Death Cab For Cutie e l'album di esordio dei I Cani l'ho intervistato e ne è venuta fuori una chiacchierata molto interessante, uno scambio di opinioni che ho avuto il coraggio di trascrivere per non lasciare nulla al caso.

AS: Ciao Red, ti trovo in gran forma... sei abbronzatissimo, sarà mica merito dell'effetto-Pisapia?

R: Innanzitutto grazie per i complimenti ed aver riconosciuto i miei meriti nel trionfo della sinistra a Milano e Napoli... (ride) Io ci ho sempre creduto, ed ora siamo in prossimità di una rinascita rossa ed ho deciso di trasferirmi a Bologna, capitale rossa d'Italia. Per cavalcare l'onda, per cambiare culturalmente questo nostro povero e malandato paese....


AS: Dalla Moratti alla rinascita rossa... bel salto di qualità, non c'è che dire. Hai fiutato l'aria e ti regoli di conseguenza, grandissima scelta. Spesso e volentieri lo faccio anch'io. Senti Red, vivi isolato, si dice che tu sia snob... è vero o è una menzogna messa in giro da coloro che ti prendevano per i fondelli riempiendo la tua bacheca Facebook con commenti che erano autentiche perle di genialità?

R: Non lo sono assolutamente... Piuttosto sono “smog”, nel senso che fumo troppo. Non come Pisapia che vuole introdurre anche in Italia la stanza del buco. Io sono per le cose naturali, io sono vegetariano. Il ciccione pelato dei Negramaro. (ride)

AS: Capisco... Sono passati dodici anni dall'ultima puntata di Roxy Bar (tra l'altro ti devo confessare che l'ho sempre ritenuto un programma imbarazzante, mi dispiace dirtelo ma è così) e non sei più noto al grande pubblico, però questa cosa dell'effetto-Pisapia ti ha ridato un po' di visibilità e tu hai cercato di cavalcarla alla grande. Ho ragione o è solo una mia impressione?

R: Non sono abbastanza commerciale per andare in tv. Se andassi ad X-Factor non mi riconoscerebbe nessuno, sono sempre più ansioso ed è meglio starmi alla larga... è chiaro che reagisco male se mi riempiono la bacheca Facebook di cazzate al ritmo di un paio al secondo. Ho suonato insieme ai Coldplay, li ho scoperti io, vendo i loro cd taroccati ad un buon prezzo, hanno aperto un mio concerto a Catania nel 2001, poco prima che esplodessero, poco prima che esplodessero le Torri Gemelle... Orco dighel, che roba. Non mi merito di essere trattato così, ho dato tanto alla cultura italiana. Merito rispetto, io.

AS: I Coldplay? Sicuro che fossero proprio loro? Non i Negramaro? Non il ciccione pelato dei Negramaro, che l'ho visto un paio di sere fa in tv ed ho preso paura, soprattutto quando ha detto che la sua musica è Arte e non intrattenimento?

R: La loro melodia è molto italiana, funziona. Non ascolto i loro dischi, li sento in radio.

AS: Ma tu Red un po' di tempo fa hai detto che non ascolti più la radio perché oggi il panorama radiofonico italiano è troppo piatto, tutto sembra uguale ed omologato... mica come quando lavoravi tu in radio. Quelli sì che erano bei tempi.

R: No dai, dal benzinaio capita. E se ho già ascoltato tutti i cd che ho mi tocca accenderla, altrimenti mi annoio.

AS: Saggia decisione. Se incontri Vasco Rossi al bagno chimico, cosa gli dici?

R: Gli chiedo se ha della marijuana poi quando la tira fuori gli mostro il distintivo da poliziotto dicendogli di svuotare le tasche perché questa è una perquisa, poi di colpo gli strizzo le palle come si fa tra amici, gli rido in faccia e gli confesso che è tutto uno scherzo. Dopo tutto questo se non è ancora svenuto gli chiedo perché cazzo si mette così in ridicolo facendo quei video in cui sembra ritardato che posta a cadenza quasi giornaliera su YouTube. Ancora non riesco a spiegarmelo, forse anche l'ultimo suo neurone ha detto ciao e Vasco ha inserito il pilota automatico. Succede, soprattutto dopo aver vissuto una vita come la sua.

AS: Interessante, soprattutto perché sei da sempre vicino alla Comunità di San Patrignano e certe cose dovresti condannarle sia che si tratti di Vasco Rossi che di uno sconosciuto. Ora una domanda cattiva... in Italia tra poco si svolgeranno i referendum. Che ne pensi? Conosci questi temi? Ti interessi di attualità?

R: Sì, guardo il telegiornale di notte, prima di dormire. Ma non ho idee politiche precise: suono e ballo per tutti, dalla Lega a Forza Nuova, all'estrema sinistra a quel culattone di Alfonso Signorini. L'importante è che paghino, meglio se in contanti. Non voglio che le mie canzoni siano associate a nessun problema. Mi piace che la gente abbia delle visioni mentre le ascolta. Non voglio dare noia a nessuno con frasi impegnate. Però è ovvio che sono contrario ad Alfonso Signorini, al nucleare e alla privatizzazione dell'acqua, ma è anche vero che in caso di pagamento in contanti diventerei favorevole alla privatizzazione dell'acqua e al nucleare, e pure alla legalizzazione della droga se necessario. Dipende sempre da quale parte la si vuol vedere. Quanto a Signorini, diventare favorevole ad un personaggio così irritante è chiedere troppo. Ma l'hai visto? Io sono contro ogni forma di discriminazione degli omosessuali, però quando lo vedo mi vien automatico sfotterlo o peggio insultarlo per le sue devianze... ehm, preferenze sessuali. Lo vedi che effetto mi fa Signorini? (ride a crepapelle per circa un minuto, sembra non voler smettere più ma poi si ferma di colpo. Una persona si è avvicinata e gli ha chiesto il nuovo dei Negramaro, lui è raggiante perché è la quinta copia di questo disco che vende in una giornata)

AS: Red, ma tu non canti. Attualmente vendi cd masterizzati illegalmente. Sei un presentatore, non sei i Verdena intervistati da un giornale di quelli che di solito si leggono dal parrucchiere...

R: Ah, è vero. Mi sono distratto, sono diventato una finzione scenica...

AS: Bravo Red, così mi piaci. Oltre al telegiornale, cosa ti tiene in contatto con il mondo?

R: Mia figlia ed i filmati che posta su YouTube per difendermi dai filmati del bassista dei Canadians. Le leggo le storie dei grandi cantanti rock e lei corre di fronte alla webcam a registrare i filmati, sembra posseduta. A proposito di mia figlia, ti racconto questa... un giorno vede un uccellino morto per strada e mi ha chiesto perché, io le ho risposto che dopo un po' tutto si rompe, si invecchia, si muore o si finisce per diventare tutto ciò contro cui si è finto di combattere in gioventù. Gliela metto subito giù dura, così impara.

AS: Non capisco...

R: È una metafora per farle digerire i miei tanti cambiamenti.

AS: Che fine ha fatto Letizia Moratti, la senti ancora?

R: È un po' che non la vedo, almeno da quando ha perso le comunali a Milano e si è rinchiusa nel suo mausoleo a meditare sulla sconfitta. Ha detto che uscirà tra una decina di anni, giusto il tempo che la gente si scordi della sua solenne batosta elettorale.

AS: Sulla tua pagina Facebook ci vai ancora?

R: Certo, anche se è molto dura seguirla e sto pensando di abbandonarla perché i miei fan vogliono interagire troppo. La aprii un paio di anni fa, per incontrare uomini (ma non in quel senso lì, solo per avere uno scambio di idee in ambito di musica e spettacolo. Non sono mica Alfonso Signorini). L'ho fatto, ed il risultato è stato che adesso mi contattano solo tamarri che me la menano con 'sto effetto-Pisapia, che tra l'altro ho pure votato anche se non bisogna dirlo alla Moratti perché altrimenti s'incazza e non mi dà i soldi che ancora mi deve. Quanto a Signorini, tra un po' inizia un nuovo programma nel quale il pubblico interagisce da casa... o magari è già cominciato ed io non me ne sono accorto perché mi sta sulle palle. Speriamo almeno che sia qualcosa di legale e non ci faccia lo scherzo di farci vedere il video di Marrazzo che ha avuto per parecchio tempo sulla scrivania. Chissà quante volte se l'è visto in privato quel video, da solo... (ride a crepapelle, sembra impazzito).

AS: Senti Red, contieniti. Non c'è niente di male se Alfonso Signorini è gay. Non capisco perché ti dia così fastidio. Un'ultima domanda... perché c'hai più di cinquant'anni e ti ostini a farti chiamare Red, che è un nome da cane? C'è mai stato qualcuno durante la tua lunga carriera che ha lanciato lontano un pezzo di legno e ti ha chiesto di andarglielo a riprendere?

R: Ma che centra? A parte che c'è anche Red Canzian, e poi se vogliamo dirla tutta Red è un gran bel nome. Red, rosso... il colore del sole dell'avvenire, il colore di Fidel Castro e del comunismo, dei capelli della Moratti, della maglia del Milan, di Pisapia e di De Magistris. Cosa c'è di strano?

AS: Già, non c'è nulla di strano.

R: Ti racconto una storia... Tre annetti fa su un forum che gestivo sugli After, io ed una mia amica mettemmo on line una notizia che poteva sembra vera, ma alla fine bastava pensarci su due minuti che ti saresti accorto che voleva essere solo una burla... lo facemmo tanto per farci due risate. Tant'è che dopo dieci minuti ci stavano on line trentacinque persone (record assoluto), dopo quaranta lo seppe Manuel, che nel frattempo stava a bersi una birra in un pub a Lussemburgo.

AS: Manuel chi? Manuel Casella?

R: Manuel Agnelli. Quello degli Afterhours, quello che quando è il suo gruppo suona all'estero canta in inglese e si incazza se i fan italiani cantano in italiano.

AS: Ah, quel Manuel Agnelli. No, non mi piace la sua musica. Che c'entrava poi col resto della nostra chiacchierata? Mica siamo sul forum di Ondarock...

R: Nulla, ma ci stava bene. Su quel forum comunque ci vado spesso, mi diverte e mi permette di mantenermi aggiornato sulle nuove tendenze musicali e sui cd da scaricare per poi fare le copie da rivendere. Lo vuoi il nuovo dei Friendly Fires? (ride)

AS: È stato un piacere Red, ci vediamo alla prossima.

R: Ci vediamo, grazie per la chiacchierata. Per colpa del lucido da scarpe non riesco a respirare bene, mi gira la testa.

28 giugno 2011

LA SODDISFAZIONE SESSUALE SECONDO VASCO ROSSI



Ci pensavo giusto qualche giorno guardando video di/su Vasco Rossi e leggendo articoli in rete a riguardo: ma chi glielo fa fare al buon vecchio Vasco di continuare ad andare avanti così, oltre la soglia del ridicolo? Non sarebbe meglio la pensione? E se sì, gliela devo pagare (anche) io la pensione con le trattenute Inps della mia busta paga o posso rinunciare?

D'accordo, Vasco Rossi riempie ancora gli stadi, ma se per questo gli stadi li riempie pure Gigi D'Alessio e dunque non sempre riempire gli stadi è indice di buona qualità. D'accordo, Vasco Rossi vende dischi, ma se per questo i dischi li vende pure Gigi D'Alessio e dunque non sempre vendere dischi è indice di buona qualità (ho provato ad ascoltare l'ultimo, pagliaccesco Vivere o niente ed ho iniziato a chiedermi perché qualcuno si ostina a definire poeta il rocker modenese). D'accordo, Vasco ha molti fan (mi chiedo da sempre il perché di questo fanatismo popolare verso la sua figura e non riesco mai a darmi risposta - qui si potrebbe anche far partire un pippone su questo aspetto, ma non lo faccio partire perché altrimenti mi annoio), ma se per questo anche Gigi D'Alessio ha molti fan e dunque non sempre avere molti fan è indice di buona qualità. D'accordo, Vasco ha fatto belle cose in passato ed è stato una figura molto importante nel panorama musicale italiano, però è ora di dire basta e passare la mano perché quando è troppo è troppo. Sarebbe più dignitoso (nonché rispettoso verso quei fan che ci credono veramente e non si rendono conto del declino artistico del proprio idolo), sarebbe più salutare (per lui, per noi, per tutti), sarebbe più equo e solidale (non c'entrava un cazzo, ma era bello concludere la frase così).

Anzi no. Speriamo che Vasco continui all'infinito e che ci faccia ridere ancora con i video che pubblica su YouTube, con le sue canzoni, con i commenti dei suoi fan ai agli articoli in rete che parlano di lui, con il suo inconsapevole declino, con il suo incazzarsi perché Morgan ha detto che Vasco è morto artisticamente a ventisette anni. Speriamo che Berlusconi trovi veramente il modo per far vivere le persone fino a centoventi anni, così ci cucchiamo altri sessant'anni di Vasco e sono altri sessant'anni di risate assicurate (ed ovviamente sessant'anni di goduria per chi Vasco Rossi lo ama veramente).

No, Vasco. Non farlo.

27 giugno 2011

THE PAINS OF BEING SICK & BANALE

Il concerto dei Battles al Link di Bologna è stato il concerto di una band decisamente molto più in forma rispetto alle prime, memorabili, entusiasmanti, gremitissime uscite italiane. Un concerto complicato, ma pur sempre un concerto che ha fatto uscire con il sorriso sulle labbra chi ha saputo/voluto/potuto cogliere la complessa proposta sonora della band americana.
Nessuna concessione a Mirrored o ai due primi EP rivelatori del fenomeno Battles, solo Gloss Drop e i suoi suoni stratificati, le sue ritmiche vulcaniche, le sue trame sintetiche, i suoi featuring vocali. L'idea di proiettare alle spalle della band le immagini dei vocalist che hanno collaborato è roba che sembra uscita dalla testa di Enrico Ghezzi, Williams sembra Jim Carrey ultrasnodabile ed acchiappa-animali in Ace Ventura e suona pochissimo la chitarra occupandosi per la quasi totalità della durata dell'esibizione di suonare le tastiere, ballare e gestire i loop, Stanier è un animale che spacca la batteria, Konopka sembra capitato lì per caso eppure riesce ad essere sempre convincente ed esteticamente impeccabile. La vera, grande forza dei Battles è che sono una band a cui piace giocare, e così facendo riescono a rendere pop roba che in mano ad altri sarebbe noiosissima e sterile (se non pura e semplice masturbazione mentale).

Un concerto del genere avrebbe meritato una cornice di pubblico migliore, ma i gusti son gusti e sui gusti altrui non si discute mai. Quello che conta è divertirsi, l'importante è la qualità e non la quantità. Poi tanto ci son sempre gruppi tipo The Pains Of Being Pure At Heart che son buoni per tutte le stagioni, dove li metti stanno e non sporcano. In ogni democrazia liberale c'è facoltà di scelta ed è giusto che venga esercitata.

Dispiace solo non aver potuto vedere anche l'esibizione di Matias Aguayo, ma si era fatto troppo tardi ed ero devastato dalla stanchezza. Sarà per la prossima.

CASTLES MADE OF SAND

Devo ancora decidere cosa fa più ridere tra Roberto Castelli che con quella faccia lì dice che i romani sono culturalmente arretrati (d'altronde lui viene da Lecco, nota terra di popoli culturalmente avanzati), Marco Mazzanti ex concorrente ferrarese del Grande Fratello arrestato per aggressione al receptionist di un albergo (pretendeva di entrare senza mostrare i documenti, credeva di essere ancora famoso anche se probabilmente famoso sul serio non lo è stato mai), Lele Mora arrestato (povero cristo, spero che almeno non lo abbiano messo in cella da solo), Adriano Celentano che dopo il risultato del referendum entra in una fase di turbo-delirio ed inizia a parlare di spegnere i reattori alla Francia, Amy Winehouse ubriaca fradicia che non riesce a cantare (chi si sarebbe aspettato qualcosa di diverso da un'artista ormai finita da almeno un paio di anni?) ed governo Berlusconi-Bossi-Scilipoti-Bisignani che continua ad andare avanti imperterrito e non cade mai (ad occhio e croce, questi qui quando cascano fanno un tonfo talmente grande che son costretti a riparare ad Hammamet – lieto comunque di esser smentito). Probabilmente Roberto Castelli, ma solo perché un uomo non può indossare occhiali del genere e pretendere di essere preso sul serio. Dai, quando è troppo è troppo.

23 giugno 2011

10 CONSIGLI PER FAR RICRESCERE I CAPELLI



L'altra mattina mi sono svegliato prestissimo e la prima cosa che ho visto quando ho acceso la tv è stata un filmato d'annata in cui Luis Miguel cantava Noi ragazzi di oggi ospite in non so quale trasmissione-tripudio di effetti speciali superflash. È stata una visione quasi mistica che mi ha letteralmente tramortito, ma poi ho iniziato ad ascoltare bene il testo, guardare bene la faccia di Luis Miguel, a pensare che lo stesso ha avuto una storia d'amore con Mariah Carey quando questa non era ancora stata gonfiata con il compressore ed ho istantaneamente pensato a quanto ci aveva visto lungo il buon Luis Miguel in quel 1985/86 di merda (termine scurrile assolutamente gratuito messo lì giusto per darmi un tono, mica per altre motivazioni ben più nobili). Tanto per dire, un po' di tempo fa ho risposto ad un annuncio di lavoro di Ryanair per la posizione di assistente di volo. Lo stipendio mensile è tra i millecento e i millequattrocento euro, il contratto è triennale e prima di iniziare a lavorare si deve frequentare un corso di preparazione che è a pagamento e verrà detratto dagli stipendi futuri, così come le divise e tutto l'occorrente per essere un perfetto assistente di volo. Ryanair fa bene perché così i voli costano poco, noi riusciamo a volare tanto e poi tanto nessuno ti regala più nulla visto che tutto si paga direttamente o indirettamente (soprattutto i vestiti ed i periodi di formazione), però Luis Miguel l'aveva già capito con circa venticinque anni di anticipo e qualche merito deve essergli riconosciuto.

Anche perché uno che si dice abbia spinto al tentativo di suicidio Mariah Carey un qualche merito dovrò pur avercelo, no?

Che poi, se vogliamo dirla tutta, il background e la preparazione te li devi sempre sudare duramente anche se non ti costano nulla in termini monetari. Se il tuo datore di lavoro ti manda a fare corsi di aggiornamento generalmente sono a base di nozioni non spendibili al di fuori della tua azienda (e se vuoi cambiare lavoro devi ricominciare tutto da capo), se hai un background musicale a base di trash-pop assorbito involontariamente durante i tuoi primi anni di vita poi non puoi pretendere che i tuoi ascolti negli anni migliorino di molto. Poi ascoltare cose più impegnative ed apprezzabili, ma gira e rigira la parte peggiore vien sempre a galla e poi son guai. Tanto per dire, non mi ricordavo né di Luis Miguel né di quella canzone eppure l'ho apprezzata tantissimo e spesso e volentieri durante la giornata mi sono scoperto a canticchiarla con insistenza, ideale mantra per accompagnare una condizione lavorativa piuttosto stressante ed alienante.

Ora speriamo che Ryanair mi chiami per un colloquio anche solo per i colori superflash del sito e la grafica assolutamente spartana del sito (avranno cercato di risparmiare anche su quello?), staremo a vedere come va a finire quest'avventura però se avessi continuato a cantare probabilmente a quest'ora sarei famoso almeno quanto Gigi D'Alessio, Elton John o Ru Paul. Negli anni in cui Luis Miguel era un divo in Italia io ho partecipato ad un'edizione dello Zecchino D'Oro (prima o poi caricherò il filmato su YouTube, facevo davvero troppo ridere con con quel taglio di capelli e quell'aria imbarazzata ed imbarazzante) però poi mi sono intrippato con i Guns n' Roses di Appetite For Distruction e i Technotronic ed ho improvvisamente perso la passione per il canto, per il dispiacere dei miei genitori che ovviamente già mi vedevano come il nuovo Luis Miguel. Meno male che almeno ho studiato, altrimenti a quest'ora sarei uno di quegli operai che sono iscritti alla Fiom ma votano Lega, che se la menano su quanto è duro il lavoro ma intanto ogni anno a febbraio partono per i Caraibi e stanno due mesi al sole mentre i poveracci come noi stanno chini sulle loro scrivanie in attesa di un domani differente.

22 giugno 2011

DI NOTTE LA MIA INFANZIA TORNA A TORMENTARMI


La cosa che balzava maggiormente all'occhio guardando il discorso di Berlusconi alla Camera sulla verifica di governo era che nel momento in cui veniva pronunciato in aula c'erano due salme: Berlusconi e Bossi. Due salme dal punto di vista politico ovviamente (ma anche da tanti altri punti di vista), due uomini che son vent'anni che dicono sempre le stesse cose ma non le realizzano mai, ed intanto i problemi del paese son sempre tutti lì e Franca Frattini è sempre il Ministro degli Esteri di un paese che non conta nulla a livello internazionale. Tra poco saranno costretti a fuggire, e mi fermo qui, che mi son stancato di scrivere sempre le stesse cose ogni volta (Franca Frattini però era nuova) e poi ci sono tante cose più importanti (ed anche più drammatiche, se vogliamo dirla tutta), tipo la Canalis e Clooney che si lasciano dopo due anni e lo annunciano al mondo (a breve il buon George Clooney annuncerà che sta con Franca Frattini, me lo sento), John Galliano che viene processato e si presenta in tribunale vestito in una maniera incredibile (a breve annuncia anche lui che sta con Franca Frattini, me lo sento), un pinguino si perde e finisce in Nuova Zelanda, un bimbo piange disperato ma Papi Barack Obama lo calma (forse era il figlio di Franca Frattini che ha scoperto che il padre è il Ministro degli Esteri di un paese che non conta più nulla a livello internazionale e piangeva per quello), quei due culattoni raccomandati di Pippa ed Harry hanno incontri segreti, un sondaggio su quali saranno i tormentoni musicali estivi, cerbiatti che irrompono in una chiesa e la fuga diventa una comica (già il fatto di essere in chiesa dovrebbe essere considerato una comica, e poi dico Franca Frattini ed ogni altra parola diventa superflua) e - last but not least - tale Chicarito del Manchester United che vince una gara di precisione durante un allenamento della sua squadra (cos'ha vinto? Ovviamente un pupazzo di Franca Frattini a grandezza naturale). Non riesco a capire perché il correttore di Microsoft Word continui a scrivere Franca Frattini invece di Franco Frattini, ma l'importante è che ci sia Repubblica.it ad allietarci con notizie come quelle elencate qui sopra. Avanti così, che poi quando Berlusconi dice che tutte le cose che Repubblica scrive su di lui sono gossip qualcuno ci crede sul serio e non si scandalizza per la gravità dello stato delle cose.

21 giugno 2011

Dove si trovano gli occhiali fotocromatici che indossava Bobo Maroni domenica a Pontida? (cit. Yahoo! Answers)


Beh, tutto qua? Una settimana di attese & discussioni su quanto si sarebbe detto a Pontida, una settimana di ultimatum, ministeri spostati al nord, Maroni premier, richieste di fine guerra in Libia e altre cazzate buone per tenere a bada gonzi che frodano sulle quote latte o credono al dio Po, una settimana che son sembrate tre e tutto quello che si ottiene è l'ennesima pseudo-fiducia al governo Berlusconi? Ma allora è proprio vero che il simbolo della Lega è di Berlusconi e Bossi (o ciò che ne rimane dopo la malattia, personalmente quando l'ho sentito parlare a Pontida non ho capito un cazzo di ciò che ha detto. Poveraccio...) ha le mani legate, non può fare nulla e se va a picco Berlusconi va a picco anche lui.

L'avevo capito subito che sarebbe andata a finire così. Domenica sono andato al raduno di Pontida, mi son fatto quaranta minuti di strada a piedi perché il parcheggio auto era lontanissimo dal prato teatro del mega-rave padano però ne è valsa la pena, perché appunto ho capito che Berlusconi ce l'avrebbe fatta ancora una volta perché il capo è lui ed i leghisti sono i sudditi. Ho visto gente che non parla italiano credere alle parole di Bossi (ma come facevano a capire ciò che diceva? Probabilmente facevano finta per non offenderlo), ho visto tanta ignoranza e tanti buzzurri, ho visto Bobo Maroni ed i suoi occhiali a raggi x - una cosa talmente brutta dal punto di vista estetico che non la indosserei nemmeno se mi puntassero una pistola alla tempia - pronunciare frasi a caso tanto per tener buoni gonzi che l'unica cosa che hanno visto oltre al proprio paese è la Svizzera per andare a far benzina e spendere meno, ho visto Salvini e Calderoli in non perfette condizioni psicofisiche (in poche parole erano piuttosto ubriachi, ma cosa gira nel backstage?), non ho visto Borghezio e Gentilini ma va bene così. Ma perché fanno ancora il raduno di Pontida? Cosa serve? A farmi divertire quando ci vado per la prima volta in vita mia? E soprattutto, perché gli è stata data così tanta importanza (manco fosse il Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini)? Non si poteva parlare dei problemi reali dell'Italia, invece di parlare del nulla?

20 giugno 2011

LA GENTE È BELLA, LA GENTE SONO BRUTTI



Il video di Beautiful People di Chris Brown feat Benny Benassi è una roba di un'ignoranza talmente crassa che avrei tanto voluto che il brano in questione fosse una cover di The Beautiful People di Marilyn Manson. Purtroppo non lo è e me ne sono fatto una ragione, ma resta il fatto che le immagini di questo video parlano da sé: sembrano buttate lì assolutamente a casaccio e si vedono Chris Brown ed i suoi amici che fanno i ritardati andandosene in giro con un monopattino, persone che ballano in maniera buffa e scoordinatissima, Benny Benassi all'opera durante un suo dj set mentre migliaia di persone fanno all'unisono il gesto della legna, ragazze che ridono, Chris Brown che canta e balla spesso e volentieri fuori sincrono, la coca miglior attrice non protagonista. E poi la musica, degna dei Crookers di Tons Of Friends o giù di lì, roba per cui (cito un paio di nomi a caso, in maniera assolutamente gratuita ma del tutto funzionale al discorso che farò più avanti) Lady Gaga ucciderebbe o Rihanna si farebbe menare ancora una volta da Chris Brown come ai bei tempi in cui non andava ancora in giro a dire che le piace essere frustata e cose così. Agli inglesi questa roba di Chris Brown feat. Benny Benassi piace un sacco ed in Italia purtroppo passerà inosservata, però se a Camden campeggia una mastodontica gigantografia di Lady Gaga mentre al mercatino si vedono italiani che provano a rivolgersi agli esercenti in dialetto veneto e pretendono pure di essere serviti qualcosa vorrà pur dire, no? E se quando vai al museo delle cere ti rendi conto che la statua di cera di Silvio Berlusconi sembra meno di cera dell'originale qualcosa vorrà pur dire, no? E se al suddetto museo delle cere in realtà manca la statua di Berlusconi qualcosa vorrà pur dire, no? E se i divi televisivi del momento in Inghilterra sono un piccolo Justin Bieber-wannabe che risponde al nome di Ronan Parke ed un agghiacciante morphing tra Gerard Way dei My Chemical Romance e Valentino Rossi della Ducati che risponde al nome di James Hobley qualcosa vorrà pur dire, no? Con questi ultimi due divi televisivi ci sarebbero gli estremi per chiamare Chris Brown e fargli alzare le mani come faceva con Rihanna quando non andava ancora in giro a dire che le piace eccetera eccetera, ma poi ci si fa la figura dei maschilisti cazzocentrici e non è per niente una bella figura, soprattutto nel 2011 anno in cui nessuno si è ancora reso conto che Rihanna ha due cosce che sembrano quelle di Wayne Rooney post-trapianto di capelli e Lady Gaga esteticamente parlando sembra Loredana Bertè (la Loredana Berté di adesso dico, quella che si scorda i testi delle sue canzoni e deve farseli scrivere a caratteri cubitali) con indosso una parrucca bionda.
Passo e chiudo.

18 giugno 2011

RENATO RENATO RENATO COSÌ CARINO COSÌ EDUCATO / RENATO RENATO RENATO MI PORTI AL CINEMA E GUARDI IL FILM.



Renato Brunetta ne ha combinata un'altra delle sue. Non tanto sto ad entrare nei particolari di ciò che è accaduto qualche giorno fa a Roma perché una reazione del genere da parte sua è inqualificabile e non merita nemmeno che vengano spese ulteriori parole a commento, è solo che ho visto il filmato in cui cerca di difendersi mentendo spudoratamente ed ho immediatamente pensato che è assurdo che uno che pretende di passare per un grande modernizzatore non conosca le grandi opportunità offerte dalla rete e ne parli come di un covo di squadristi e sovversivi tutti pronti a minacciarlo, insultarlo e/o attaccarlo.

Vedendo quel filmato ho provato perfino compassione per lui (che, bada bene, probabilmente non sa nemmeno cosa sia la rete e ne parla come parlerebbe di un alieno o del mondo visto da un metro e ottanta di altezza), soprattutto quando fornisce una versione dei fatti assolutamente surreale - incredibilmente diversa da come sono andate le cose realmente - e pretende pure che la gente la prenda per buona (inconsapevole del fatto che se dici una balla al Tg1 la gente ci crede perché non ha la possibilità di avere la controprova, mentre se la dici in rete te la smontano in pochi istanti e fai una discreta figura di merda).

E poi le minacce nemmeno tanto velate di fare chissà quali rivelazioni su coloro che lo contestano, minacce tra l'altro fatte con un ghigno di un'arroganza che non ha pari – ad occhio e croce, direi che adesso che Bisignani è ko fare opera di linciaggio mediatico è diventato un pochino più difficile e sarebbe stato meglio evitare quel ghigno. Povero Brunetta, che voleva metterci una pezza ed ha peggiorato le cose.

E già che ci sono povero Stracquadanio, che con gran classe ha detto che gli statali non fanno un cazzo perché stanno tutto il giorno su Internet e così vince la sinistra. Ha ragione.






Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno. Grande Stracquadanio, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

E ora, tanto per mettere una cosa che non c'entra un cazzo ma che piace ai giovani (di quindici anni fa): Robbie Williams che rimane in mutande durante la data di Cardiff del tour dei Take That. Da paura.



E poi, per non farci mancare nulla: Berlusconi telefona ad un convegno in Calabria ma è troppo tardi (chissà perché Silvio era così in ritardo), il convegno è già finito e lui parla ad una sala vuota. Lui sì che sa padroneggiare bene la rete, la sa padroneggiare talmente tanto bene che nessuno ha avuto il coraggio di dirgli che stava facendo una figuraccia epica. Ufficialmente la cosa che fa più ridere del primo semestre 2011, le espressioni e la mimica dei tecnici audio con il microfono in mano parlano da sole. Lo stavano pigliando per il culo tutti e lui manco se ne rendeva conto.

16 giugno 2011

DAMMI UN FESTIVAL DOVE NON CI SIA IL CICCIONE PELATO DEI NEGRAMARO ED IO CI VADO


Una mattina mi son svegliato oh bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao, ho acceso la tv, mi sono sintonizzato su Repubblica Tv e sono incappato in un imbarazzante programma musicale condotto da Ernesto Assante e Gino Castaldo. Com'è stato? Imbarazzante, appunto - ma talmente imbarazzante che non son nemmeno riuscito a finire la colazione ed ho dovuto gettare tutto nel cestino della spazzatura (ovviamente differenziata) per la gioia dei bambini che in Africa muoiono di fame (se Michael Jackson fosse ancora vivo ci scriverebbe una canzone – per vincere la fame nel mondo, dico, non per adescare bambini).

Tanto per dire: Sigur Ros come sigla del programma, video del nuovo progetto di Eddie Vedder & il suo ukulele ed inviato speciale mandato al Primavera Festival a Barcellona solo per portare a casa un servizio sull'esibizione degli ultra-soporiferi Fleet Foxes, segno che Assante e Castaldo musicalmente sono fermi a cinque oppure a quarantacinque anni fa, quando erano più giovani ed avevano più capelli da sacrificare sull'altare della Buona Musica che trasmette Buoni Sentimenti & Buone Vibrazioni (rileggendomi non capisco bene il significato di quest'ultima frase, ma facciamo finta di nulla e proseguiamo). Tutto il resto è game over (cit.) e forse hanno pure iniziato a chiedersi il perché del flop dell'Heineken Jammin Festival, il perché del successo dei festival stranieri e soprattutto da dove salta fuori l'Exit Festival di Novi Sad ma a quel punto io ero già partito per la tangente e pensavo ad altro, tipo al Novara promosso in serie A nonostante Bossi e Cota a seguire in tribuna la partita decisiva, a Negro Borghezio menato a St. Moritz e al figlio di Bossi che è un bel po' che non lo vedo in giro ed un po' comincio anche a preoccuparmi.

Il Trota, che figata di personaggio, Quasi quasi lo chiamo o gli mando un messaggino e lo invito ad un qualche concerto in Italia, tipo a Ferrara. Dovrà esibire il passaporto per oltrepassare il Po, però intanto c'è Ferrara Sotto Le Stelle e mi sa tanto che lo farò felice (la solita stampa comunista talmente potente da far perdere le elezioni ad uno come Silvio Berlusconi che controlla almeno cinque emittenti tv non lo dice mai, però il Trota è un grande appassionato di musica rock ed i National sono tra i suoi gruppi preferiti. Non disdegna nemmeno Beirut e Vinicio Capossela, ma tutto questo non si può dire apertamente perché Capossela è un teròne e Beirut è in Libano e la Lega vuole il ritiro dei soldati italiani di stanza in Libano. Tende ancora a confondere John Grant con Eddie Grant, ma non si può pretendere tutto dalla vita e crescendo imparerà. Mi gira la testa ma è così). Il gioco vale la candela, soprattutto se ore di coda alla frontiera poi ti consentono di vederti concerti di un certo livello.

Il programma anche quest'anno infatti è parecchio buono, lo copiaincollo dal blog Il Negoziante così se è sbagliato è colpa sua e nessuno se la viene a prendere con me:

3 LUGLIO: Verdena + Dinosaur JR (performing bug) + Jennifer Gentle, Aucan, Iosonouncane, Sakee Seed

5 LUGLIO: The National + Beirut

6 LUGLIO: PJ Harvey

10 LUGLIO: Skunk Anansie

15 LUGLIO: Vinicio Capossela

21 LUGLIO: Subsonica

Bands Apart Festival
22 LUGLIO: Cocorosie + John Grant
27 LUGLIO: Joanna Newsom + Josh T. Pearson.

Vale davvero la pena di portarci il Trota, e magari pure Assante e Castaldo così si rendono conto che mandare un inviato al Primavera solo per i Fleet Foxes non ha senso quando su YouTube puoi benissimo recuperare il filmato dell'esibizione e far finta di esserci andato solo per documentare il fatto che hai visto tutta l'esibizione dei Fleet Foxes senza addormentarti. Si rendessero pure conto che un qualche festival che funziona lo abbiamo pure in Italia non sarebbe poi tanto male, ma forse pretendere cose del genere da gente come loro è pretendere troppo. Lasciamoli ai loro libri su Woodstock che è meglio e ricordiamoci sempre che quella cosa arancione che sta bene in testa agli hippies è una fiamma, come diceva il buon Steve Albini nei suoi momenti di forma migliore. Una massima di vita che davvero può essere utile anche nella vita di tutti i giorni.

15 giugno 2011

L'ACQUA FA MALE IL VINO FA CANTARE

Il lunedì sera dei festeggiamenti referendari in tv non si è parlato altro che della vittoria dei sì ai referendum. Cosa logica (ma non scontata, vista la situazione dell'informazione in Italia), cosa che da qualunque parte la si veda mi ha permesso di imbattermi nella diretta di Raitre e di conseguenza poter assaporare uno dei momenti di tv più belli di tutti i tempi.

La situazione è questa: in studio Quagliariello e Bersani, conduce Bianca Berlinguer che ad un certo punto passa la linea alla piazza per intervistare qualcuno del Comitato Promotore dei referendum sull'acqua. Prende la parola uno dei portavoce del suddetto comitato. Il portavoce è un ragazzo che, visibilmente ubriaco, inizia ad inveire e urlare. Si percepiscono solo brandelli di frasi a caso, un qualcosa che suona come “Abbiamo vinto noi, non voi. Noi, non voi. Volete capirlo? Noi, non voi in studio” pronunciato col tono biascicatissimo solito giovane avvinazzato con gli occhi a fessura ed i dread che puoi incontrare alla stazione dei treni, l'imbarazzo si taglia con il coltello, Bianca Berlinguer si incazza e ad un certo punto, visto che il ragazzo continua a comportarsi così, tronca il collegamento ed annuncia la pubblicità. Da antologia, ho riso tantissimo. Più che acqua per tutti si può parlare di Tavernello per tutti, se non l'hai visto non ci credi nemmeno.

Ora, il ragazzo aveva pienamente ragione perché i soliti burocrati di partito hanno cercato di prendersi i meriti della vittoria (ci ha provato addirittura Casini. Casini!)(a dire il vero senza i burocrati di partito il quorum sarebbe stato un miraggio, ma tant'è), è stato il modo in cui si è posto che non andava bene. Dai, devi cercare di argomentare, non sbroccare così e fare una figuraccia che – agli occhi dello spettatore comodamente seduto in poltrona – può finire per gettare un velo sulla grande vittoria del movimento. Ti comporti così sul blog di Beppe Grillo, non in diretta tv di fronte a Bersani e Quagliarielloohoohohohhoh hahahaohaohoahohh ohoahahahaha hahahaah, povero Quagliariello che tra poco si deve trovare un lavoro veroohohohhhohoh. Quagliariello lavoro verohahahahahah. Qual'è il problema colonnello Quagliariello? Cacarella? Quagliariellohahahahahha Cacarellahahahahahhaah. Quagliariello.

Ecco, il portavoce del movimento avrebbe dovuto urlare anche questo a Quagliariello. Non solo rivendicare la vittoria, ma anche un lavoro vero per Quagliarielloahahahha ahahhah hahahah ahah hhahahahaha.

E su YouTube ad oggi non c'è nemmeno il filmato, qualcuno lo posti. L'hanno passato a Blob, ma con tutto il rispetto non è stato come vederlo in diretta.

13 giugno 2011

IL VERDETTO DELLE URNE È IMPIETOSO, MA PROBABILMENTE È COLPA DEI BROGLI

Le prime avvisaglie della tragedia si erano avute nei giorni scorsi, quando in discoteca Bobo Vieri ha preso a pugni Fabrizio Faber Corona facendogli parecchio male e successivamente sono uscite le foto dell'evento, tutte da ridere tantissimo. Poi Gigi Buffon che dichiara che quella che mette i calciatori alla gogna per presunto calcioscommesse è l'Italia di Piazzale Loreto, Silvio Berlusconi che annuncia che non va a votare e successivamente dice che il referendum non è un giudizio sull'operato del governo, le intercettazioni di Briatore e della Santanché date in pasto alla stampa, il Tg1 e il Tg2 che taroccano i servizi sulla consultazione elettorale sbagliando le date, Umberto Bossi che dichiara che i referendum sono una truffa ed il Ministro dell'Inferno Bobo Maroni che ad urne ancora aperte incredibilmente annuncia il superamento del quorum, ma mai nessuno si sarebbe aspettato un'affluenza così alta e percentuali così alte a favore del sì.

Silvio Berlusconi ha preso quattro colossali schiaffoni sul retro della nuca (nel posto esatto dove ha quella specie di armatura marrone che tutti chiamano “i capelli che coprono la nuca di Berlusconi, ossia capelli inamovibili perché fissati con il lucido da scarpe marrone) - quegli schiaffoni volgarmente detti “coppini” che poi quando quello che li prende si volta tu ed i tuoi amici siete lì a sbertucciarlo facendo roteare in senso antiorario l'indice – e sta ancora cercando di capire cosa è successo oggi in Italia. Qualcuno glielo spieghi, qualcuno gli regali una bambola gonfiabile così la smette di stare in pena.

Visto come stanno le cose e visto come è andato questo referendum abrogativo Romano Prodi si dovrebbe dimettere. Non ha più la maggioranza in Senato, lo hanno abbandonato anche i suoi ed in paese è fischiato ovunque (persino al Motoshow durante esibizioni di Gianluca Grignani presentate da Red Ronnie, impresa non da poco), i giovani non hanno lavoro, le tasse sono troppo alte, c'è troppa evasione fiscale, Napoli è sommersa dai rifiuti, l'Italia ha perso tutto il suo grande prestigio internazionale ed in generale la gente se la passa malissimo per colpa dell'Euro che ha voluto a tutti i costi quando ha governato dal '96 al '98. È ora di mandare a casa Romano Prodi e far tornare al governo Silvio Berlusconi, l'unico in grado di far rialzare l'Italia. È tempo di nuove elezioni per ridare smalto a questo nostro malandato paese, è tempo di pensione e di una bambola per quei coglioni comunisti che hanno ridotto questo paese allo zimbello d'Europa.

Ah ah ah.

12 giugno 2011

IL MUSEO DELLE CERE (Ricordiamoli così) #1: «Brava, il problema è che poi la gente comincia veramente a tirar le monete»

Che ridere le intercettazioni di Briatore che parla di Berlusconi al telefono con Daniela Santanché, la Lady Gaga italiana. Copiaincolliamole pari pari prendendole dal sempre-valido compagno Non leggerlo e ridiamo di persone che dopo che sono uscite queste frasi hanno perso il loro posto al sole e faranno la fine di Emilio Fede, che ormai nella corte di Berlusconi non se lo fila quasi più nessuno. Flavio Briatore e Daniela Santanché sono due uomini finiti, ma personalmente non me ne frega nulla.

SILVIO E' MALATO.

S: «Ma sei sicuro che lui (Berlusconi) ha ripreso?».
B: «Al 100%».
S: «Io sono senza parole ... ma perché insiste (con il bunga bunga)?».
B: «É malato, Dani! Il suo piacere è vedere queste qui, stanche, che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste qui ormai lo sanno! Dopo “due botte” cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate».

E' CAMBIATA LOCATION.

B: «Mora mi ha detto che “Tutto continua come se nulla fosse”».
S: «Roba da pazzi!».
B: «Non più lì (ad Arcore), ma nell’altra villa (...) Tutto come prima, non è cambiato un cazzo. Stessi attori (...) stesso film, proiettato in un cinema diverso (...). Come prima, più di prima. Stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è uguale, il nocciolo duro, “Cento vetrine”».
S: «Ma ti rendi conto? E che cosa si può fare?».
B: «Lele è stato da me due ore, mi fa pena. Dice. “Fla', mi hanno messo in mezzo. E sono talmente nella merda che l’unico che mi può aiutare è lui (Berlusconi), sia con la televisione, sia con tutto. Faccio quello che mi dicono, faccio quello che mi chiedono”. E poi quella roba di Fede! È indecente».

EMILIO FEDE.

B: «(Fede) non ha più parlato con il Presidente e sembra che abbia comprato delle case alla Zardo, con tutti ‘sti soldi. Ma pensa che deficiente».
S: «Madonna mia!»
B: «E poi (Fede) è andato a dire al presidente: “Erano i soldi che gli ho prestato”. Invece non è vero, figlio di puttana”».
S: «Che gentaglia».

IN RAI UNA MIA CARISSIMA AMICA.

S: «E Berlusconi ha fatto fare a me l’accordo. Ho fatto l’accordo con Masi, e quindi tra il 7 e il 9 aprile viene nominata Lei, perché sai, una mia carissima amica...».
B: «Bene, meglio avere qualche amico in più».
S: «In un mondo... ».
B: «Di merda, guarda!».

QUI CROLLA TUTTO.

B: « ... ieri sera, l’altra sera, ho saputo che c’era stata un’altra grande festa lì, eh?».
S: «Ma tu pensa!? E che cazzo dobbiamo fare!?».
B: «Ha ragione Veronica, è malato. Perché uno normale non fa ‘ste robe qui. Adesso Lele, che gli continua a portare, a organizzare questo, è persino in imbarazzo lui! E dice: “Ma io che cazzo devo fare?”».
S: «Va beh, ma allora qua crolla tutto».
B: «Daniela, qui parliamo di problemi veramente seri di un Paese che deve essere riformato. Se io fossi al suo posto non dormirei di notte. Ma non per le troie. Non dormirei per la situazione che c’è in Italia».
S: «E con il clima che c’è, uno lo prende di qua, l’altro che scappa di lì».
B: «Brava, il problema è che poi la gente comincia veramente a tirar le monete».
S: «Stanno già tirando».

Avrei voluto vedere la faccia di Berlusconi quando ha letto queste belle frasi e la sua successiva reazione. Ad occhio e croce ha sfasciato la stanza in cui si trovava in quel momento esatto, o molto più probabilmente nessuno gli ha detto nulla per non disturbarlo mentre guardava l'esibizione di Lady Gaga all'Europride. E per Lady Gaga si intende quella vera, non quella finta affetta da omofobia che risponde al nome di Daniela Santanché. Grande Silvio, meno male che ci siete tu e la tua corte a farci ridere veramente.

09 giugno 2011

Un disco pazzo, prezzi pazzi: Lady Gaga - Born This Way

Facciamo un gioco: proviamo a parlare senza preconcetti di Lady Gaga e del suo nuovo disco. È possibile farlo? Io dico di sì, anche perché questo appena uscito – al netto di tonnellate di pubblicità ovunque, infiniti passaggi radio e video, interviste imbarazzanti, sopravvalutazione dell’importanza socio-politica del personaggio, copertine su settimanali in cui Miss Germanotta sfoggia un look che curiosamente la fa sembrare una salma – è un disco che vale (e parecchio) ed il personaggio non inventa nulla di nuovo ma è tutt’altro che banale, ed in tempi difficili come quelli che nostro malgrado stiamo vivendo il non essere banali è una dote da non sottovalutare.

“Born This Way” è pop da classifica, ma di qualità. È talmente temerario che va a recuperare dalla pattumiera della storia musicale quella eurodance (volgarmente detta musica da autoscontri) che andava per la maggiore in Europa nella prima metà degli anni novanta e la riveste di una opportuna patina glamour, rendendo finalmente giustizia ad un suono troppo a lungo bistrattato perché considerato grottesco, eccessivo e privo di dignità artistica. Un disco sì temerario, ma anche un bel po’ paraculo: in fondo la eurodance non è mai arrivata veramente in America (i vari Haddaway, la Bouche, Outhere Brothers e compagnia maranza erano americani di stanza in Europa e negli Stati Uniti non hanno mai avuto un vero mercato) mentre in Europa è appannaggio degli over 26 che si commuovono ricordando i bei tempi che furono e di conseguenza è un fenomeno nuovo per il/la giovanissimo/a potenziale fan di Lady Gaga, ed allora recuperare una cosa così vecchia e marginale facendola sembrare assolutamente nuova diventa una mossa di mercato geniale. Sembra quasi di sentire una puntata a caso del Deejay Time di Albertino dal ‘92 al ‘95 opportunamente riveduta e corretta secondo le moderne tecniche di produzione (“Government Hooker”, “Highway Unicorn”, “Hair”, “Marry The Night”) con in sovrappiù dosi di 4 Non Blondes (in parecchie cose ci deve essere il generoso zampino della songwriter per dive di successo Linda Perry, ne sono sicuro), Roxette (“The Edge Of Glory”), Def Leppard / Poison (“Yoü and I”) e certo metal / hard rock cafone tanto per fare contenti i bifolchi americani. Tutto suona già sentito e rassicurante per chi già sa, nuovo e destabilizzante per chi non sa, ed il bello è proprio quello. Assemblare cose già sentite per fare una cosa che funzioni dannatamente bene a livello di suono, associandola ad un immagine forte che sia in grado di colpire e piacere al grande pubblico. Questo è il pop da classifica, bellezza – ed io non posso farci nulla.

Chiaramente il nume tutelare resta sempre Madonna del periodo “Like A Prayer” (il singolo “Born This Way” riecheggia in maniera inquietante “Express Yourself” e davvero è ciò che avrebbe potuto essere “Music” se nel 1999 i Daft Punk avessero accettato di produrre Miss Veronica Ciccone), ma Lady Gaga sembra volersi affrancare definitivamente da questo ingombrante termine di paragone visto che in questo disco è riuscita a rendere trendy suoni & momenti che cinque anni fa si sentivano provenire a tutto volume solamente dai finestrini delle auto degli immigrati dell’est ferme ai semafori (“Judas”, “Americano”, “Scheiße”), e comunque bisogna sempre ricordare che Lady Gaga ha impiegato solamente tre anni per fare quello che (a livello di musica ed immagine) Madonna ha costruito in più di vent’anni quindi ormai è Lady Gaga ad essere il nume tutelare di Madonna e non il contrario. Deve solo stare attenta a non farsi spremere troppo e a non bruciarsi, perché la gente fa in fretta a stancarsi di certi fenomeni. Ma ad occhio e croce Lady Gaga ha sufficiente pelo sullo stomaco per riuscire a gestirsi in maniera adeguata.

Esagerazioni a parte, resta il fatto che un’artista che si impone in maniera così netta (e così veloce) e costringe Britney Spears, Christina Aguilera, Rihanna e financo la ex-castissima Katy Perry a scendere a patti e ad alzarsi/abbassandosi sfidandola sul suo terreno (con risultati francamente imbarazzanti, vedi gli ultimi flop della Spears e della Aguilera o la Rihanna versione S&M che dichiara che le piace essere frustata – l’ex fidanzato che la menava a sangue ringrazia sentitamente per l’apprezzamento) un qualche valore ce l’ha. È chiaro, non tutto questo “Born This Way” appare ben a fuoco (la prima metà è davvero clamorosa, poi si abbassano i toni, rallentano i ritmi e comincia a sopraggiungere un certo effetto noia – ma tanto nei prossimi mesi arriveranno sicuramente nuovi singoli non contenuti nell’album e di conseguenza nuove special edition che sconfiggeranno questo maledetto effetto noia), ma se lo si paragona a quanto passa attualmente sulle televisioni e sulle radio di regime è tutto grasso che cola.

Se poi aggiungiamo il fatto che da qualunque lato la si voglia vedere quella di Lady Gaga è suo modo roba parecchio più coraggiosa di certo (ma non tutto) indie pop incensatissimo dalla critica e dal pubblico più snob ci si rende conto che ci si trova di fronte ad un autentico fenomeno con il quale – volente o nolente – prima o poi si dovranno fare i conti, e saranno dolori. Lady Gaga riesce a far divertire la gente, a farla distrarre dai problemi della vita reale, a farla sognare, a farla identificare col suo personaggio e lo fa con musica, video e show di qualità. Forse è per questo l’unica vera icona pop rimasta, e ti pare poco?

(Indie For Bunnies)

06 giugno 2011

L'URLO DI RED TERRORIZZA ANCHE L'OCCIDENTE

Oggi sono entrato in una libreria che vende anche cd usati ed ho notato che nel cestone di quelli in vendita a tre euro c'era un promo degli Stars. Capisco dichiarare di avere una fanzine, farsi mandare cd promo della Fat Wreck o della Burning Heart e poi rivenderli come se fossimo ancora nel '97, ma rivendersi una copia promo di un disco degli Stars (con tanto di minacciosa dicitura “Promo copy – Not for sale” ben stampigliata sul retro di copertina) che escono per la Arts & Craft è un gesto strano, di difficile interpretazione. Devo ancora decidere se apprezzarlo oppure no, ma resta il fatto che il commesso che ha curato l'acquisto da un privato del cd in questione ha preso un granchio. Lo hanno un pochino fregato, ma forse non è colpa sua: viviamo in un mondo in cui i cinesi stanno acquistando tutti i bar et un sacco di altri esercizi commerciali (addirittura parrucchieri low-cost!) perché sono gli unici ad avere moneta sonante spendibile subito (il mercato é sacro e chi ha i soldi deve poter condurre una propria attività indipendentemente dal colore della sua pelle, qualcuno lo spieghi a Giulio Casale Tremonti che vorrebbe mettere i dazi doganali anche sulle mutande che indossiamo), non si può di certo pretendere che un povero commesso che sta solo facendo il suo lavoro sappia chi sono gli Stars e cosa è una copia promo di un disco degli Stars rivenduta da un addetto ai lavori. Anche perché non è che gli Stars non siano mai tutto 'sto granché (a questo punto probabilmente ho deciso che l'addetto ai lavori ha fatto un gran gesto a rivendere il promo, quasi un affronto agli indie snob che due anni fa impazzivano per questo gruppo canadese ed ora non se lo filano più manco di striscio).

Dicevo, la Cina. I cinesi sanno solo fabbricare gli iPhone taroccati che scoppiano quando vai in spiaggia così come scoppiano gli accendini Bic quando sei in spiaggia. I cinesi quando muoiono non si sa dove vadano a finire, probabilmente diventano pollo fritto ed i loro documenti vengono utilizzati per far entrare in Italia altri cinesi. I cinesi arrivano con un sacco pieno di banconote e ti comprano il bar, senza nemmeno andare dal notaio per ratificare la cessione dell'attività. I cinesi a Napoli erano stati pagati da quelli di D'Alema per votare un particolare candidato alle primarie del PD. I cinesi a Prato hanno fatto eleggere il sindaco di centro-destra per fermare l'arrivo di altri cinesi che avrebbero minacciato il loro impiego nelle industrie tessili locali. I cinesi in treno parlano sempre a voce altissima ed a volte sembra perfino di stare in una puntata a caso di Mai Dire Banzai (anche se i giochi si svolgevano in Giappone le urla che facevano i concorrenti erano le stesse dei cinesi in treno). I cinesi vendono il Viagra taroccato. I cinesi ci rubano il lavoro, dovremmo essere noi italiani a vendere loro il Viagra taroccato. I cinesi vendono le Marlboro di contrabbando radioattive che se le fumi poi vedi attraverso i vestiti delle donne più e meno come succedeva con gli occhiali a raggi-x che venivano pubblicizzati sulle pagine dei magazine anni ottanta.

Dopo questo elenco di luoghi comuni sulla Cina (e tanto per rimanere in tema di occhiali a raggi-x per spiare le nudità femminili), gli Happy Mondays che con mio sommo dispiacere hanno annullato la loro data italiana di Bologna adducendo come scusa ufficiale quella di problemi familiari di uno dei componenti del gruppo (vien quasi da pensare che abbiano deciso di chiamare problemi familiari i postumi da abusi giovanili di ecstasy, ma non pensiamolo e rispettiamo i loro problemi). Peccato, ci avrei tenuto tanto a vederli e ci son rimasto male per l'annullamento, ma spero prima o poi che tornino perché Bez che balla a caso sul palco deve essere uno spettacolo indimenticabile. Ma non è questa la sede per parlare degli Happy Mondays annullati, lasciamo che siano Letizia Moratti e Red Ronnie a parlarne. Vista la loro vicinanza alla Comunità di San Patrignano sono molto più competenti in materia del sottoscritto, che modestamente parlando non ha mai colto la prima pera e mai la coglierà.

04 giugno 2011

MISSING AGAIN (Ridateci Daniele Capezzone)

Ogni volta che vedo in tv Maurizio Lupi (futuro Ministro della Giustizia) difendere l'indifendibile mi rendo conto che dio non esiste, perché se dio esistesse davvero non lo lascerebbe andare in giro a sparare sentenze con indosso quei capelli da omino Lego e quella faccia da Mr. Spock con i capelli da omino Lego. O almeno non lo lascerebbe andare in giro a far finta di parlare in suo nome, dai.

E Carlo Giovanardi allora? Perché continua a blaterare di famiglia fondata sul matrimonio quando c'ha la faccia di uno che in gioventù ha ecceduto in termini di onanismo (ho detto che ha la faccia di uno che si è fatto troppe seghe, mica che si è fatto troppe seghe)? Perché deve decidere anche per me quando parla solo per compiacere una determinata parte politica (perché la Chiesa è una determinata parte politica, diciamolo)? Perché ogni volta che lo vedo ospite in una qualche trasmissione spero che faccia irruzione in studio uno di quei Grandi Bestemmiatori Veneti ed inizi a recitare un intero rosario di bestemmie in slang, soprattutto ora che i Grandi Bestemmiatori Veneti sono incazzati perché oramai tutti i loro bar sono gestiti da cinesi? Perché sono invidioso di Giovanardi, del suo prestigio e della sua pettinatura da omino Lego che si è fatto uomo invecchiato (male).

Ma la domanda fondamentale è una sola: che fine ha fatto Daniele Capezzone? Non lo si vede più in giro da troppo tempo ed inizio ad essere preoccupato perché mi mancano le sue dichiarazioni sagaci, la sua mimica facciale, i suoi capelli da omino Playmobil (ripetere omino Lego un'altra volta sarebbe stato troppo), il suo sguardo parlante (che vuol dire sguardo parlante? Non lo so ma mi faceva ridere scriverlo) e tante altre cose che non sto qui ad elencare perché si è fatto tardi e sta per scadere il tempo. Vale la pena di riesumare i cartoni di latte con la sua immagine che circa tre anni fa Callisto Tanzi mise in giro per cercare di ritrovarlo, sperando che portino la stessa fortuna che hanno portato tre anni fa e gli facciano fare un altro salto di qualità come quello che lo ha portato a trasformarsi da radicale mangiapreti a berlusconiano convinto (ma mai convincente) senza nemmeno dover espiare i propri peccati.


02 giugno 2011

BEPPE SIGNORI E VENGO DA LONTANO (Dietro le sbarre è più facile mangiare un Buondì in trenta passi)

Un altro pezzo della mia adolescenza se ne va con una tirata di sciacquone: hanno arrestato Beppe Signori per calcioscommesse. Il grande Beppe Signori, colonna portante delle mie squadre di Fantacalcio, colui che con i suoi gol mi faceva vincere i supercampionati del bar del mio paese e di conseguenza mi pagava le vacanze al mare (tra l'altro non ho mai capito un cazzo di calcio, ed adesso non faccio più nemmeno la fatica di interessarmene se non quando ci sono i Mondiali, gli Europei o Antonio Cassano), quel fuoriclasse che riusciva a mangiare un Buondì in trenta passi (ho provato decine di volte anche io, ma non ce l'ho mai fatta. Probabilmente non riuscivo a coordinare i passi con la masticazione) e faceva un sacco di gol, ora è in galera perché - a quanto si dice, ma restiamo sempre garantisti – era a capo di una vera e propria organizzazione criminale che gestiva scommesse clandestine legate ai risultati delle partite di calcio. Una vera storia di merda, con tanto di banda di zingari usata per minacciare chi non addomesticava le partite (tra l'altro Beppe Signori è una delle colonne portanti della nazionale della Padania – gli zingari no, però quando servono per il calcioscommesse e le minacce sì), di sonniferi somministrati di nascosto ai calciatori negli spogliatoi prima delle partite per narcotizzarli e farli sbagliare (i sonniferi e gli zingari sono un chiaro sintomo dell'effetto Pisapia, non c'è dubbio) e campionato falsato alla faccia di chi spende centinaia e centinaia di euro per seguire le partite in tv e/o allo stadio.

Il risultato è che Signori chiede pietà in un'intervista telefonica e vien addirittura fuori che in tutto ciò è coinvolto anche Stefano Bettarini, il quale probabilmente (non lo so con certezza, perché queste son frasi che si stanno pubblicando da sole visto che io sono altrove) a quest'ora sarà già stato arrestato e condotto in carcere per la gioia di tutti gli altri carcerati che ad occhio e croce lo trasformeranno nel loro divertimento. Attendiamo fiduciosi di vedere le foto.

OH ANGELO MIO (IL SEGRETARIO DI UN PARTITO LOGORA CHI NON CE L'HA)

Che ridere l'idea di vedere Angelino Alfano segretario del Pdl ma soprattutto che ridere l'idea di vedere un segretario in un partito di proprietà di Berlusconi.

In sedici anni i partiti di Berlusconi non hanno mai avuto una vera e propria forma-partito tradizionale perché tanto il capo era lui e decideva tutto, ed ora che siamo di fronte ad una sconfitta di dimensioni epiche (perché perdere Milano è una sconfitta di dimensioni epiche) salta fuori improvvisamente l'idea di avere un segretario ma soprattutto di avere un segretario come Alfano (e con una faccia come quella di Alfano). Non riesco a spiegarmelo, deve per forza esserci qualcosa sotto.

Ma poi, il segretario come viene eletto? Con le primarie? A sorteggio? Nominano direttamente Massimo D'Alema (che saluto)? Facendo a gara a chi ce l'ha più lungo? A caso? Per volontà divina? Non vedo l'ora di scoprirlo, fermo restando il fatto che le decisioni le prenderà sempre Berlusconi.

E poi tanto tutto verrà smentito domani, o forse è già stato smentito ed io non posso più farci nulla perché verba volant e scripta manent (soprattutto quando sei in esilio temporaneo e stai pubblicando cose a caso che corrispondevano a realtà qualche ora fa ma non è detto che corrispondano ancora). O hanno nominato Alfano sul serio? Ma soprattutto, quanti anni ha Alfano? Lo definiscono giovane, ma ad occhio e croce ha tra i quaranta e i sessant'anni e tanto giovane non sembra. Soprattutto dentro.

01 giugno 2011

L'ordinanza del Sindaco Letizia Moratti per proibire la vendita di alcol a minorenni sta suscitando un coro di plausi (cit.)



Il vero dramma di questi ultimi ballottaggi-rovina per il centrodestra è che ora Red Ronnie è rimasto senza lavoro. Cosa farà ora che Letizia Moratti ha perso e lui non è più suo dipendente? Ad occhio e croce, finirà a sbarcare il lunario scrivendo di musica per Rockit. Ma è solo un'impressione, anzi no, ne sono praticamente certo e non vedo l'ora di leggere il suo report sul Mi Ami e – perché no – sul Mi Odi. In fondo Red di musica ne sa parecchio, è al passo con i tempi, conosce bene l'uso di Internet ed è rimasto giovane dentro anche se l'anagrafe segna ormai quasi sessanta (o cinquanta portati male, non ho nemmeno voglia di consultare Wikipedia per scoprire la sua età e quale tintura per capelli usa). Grande Red, che col tuo Roxy Bar hai fatto più danni della grandine ed ora continui a farne anche su YouTube, facendoci ridere tantissimo.

E Bondi allora, che si è dimesso un secondo dopo l'inizio dello spoglio delle schede? Rockit anche per lui, e report del Mi Ami ma soprattutto del Mi Odi (Sandro Bondi è notoriamente un grande appassionato di musica metal).

Ma chi se ne frega poi di Bondi, quando hai Red Ronnie che dopo aver fatto il bullo ed aver parlato di effetto Pisapia e stanza del buco, aver mandato avanti la figlia con filmati in sua difesa, aver presentato la kermesse conclusiva della campagna elettorale di Letizia Morandi (pardon, Letizia Moratti) ed aver difeso l'indifendibile ha preso una di quelle tranvate che una persona normale (ad esempio una di quelle che si alzano tutte le mattine presto per andare al lavoro, hanno un misero stipendio e rientrano a casa tardi) si sarebbe vergognata più o meno per sei o sette mesi, isolandosi di conseguenza dal resto dell'umanità?

Scherzo, io a Red voglio bene e mi dispiace vederlo così. Goditi la pensione Red, tu che presto o tardi ce l'avrai e non fai parte di quella generazione di giovani che lavoreranno una vita intera e non riusciranno mai ad andare in pensione perché hanno studiato e/o subito il precariato.

Chi se ne frega poi di Red Ronnie quando ci sono John Grant+CocoRosie e Joanna Newsom+Josh T. Pearson?