16 giugno 2011

DAMMI UN FESTIVAL DOVE NON CI SIA IL CICCIONE PELATO DEI NEGRAMARO ED IO CI VADO


Una mattina mi son svegliato oh bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao, ho acceso la tv, mi sono sintonizzato su Repubblica Tv e sono incappato in un imbarazzante programma musicale condotto da Ernesto Assante e Gino Castaldo. Com'è stato? Imbarazzante, appunto - ma talmente imbarazzante che non son nemmeno riuscito a finire la colazione ed ho dovuto gettare tutto nel cestino della spazzatura (ovviamente differenziata) per la gioia dei bambini che in Africa muoiono di fame (se Michael Jackson fosse ancora vivo ci scriverebbe una canzone – per vincere la fame nel mondo, dico, non per adescare bambini).

Tanto per dire: Sigur Ros come sigla del programma, video del nuovo progetto di Eddie Vedder & il suo ukulele ed inviato speciale mandato al Primavera Festival a Barcellona solo per portare a casa un servizio sull'esibizione degli ultra-soporiferi Fleet Foxes, segno che Assante e Castaldo musicalmente sono fermi a cinque oppure a quarantacinque anni fa, quando erano più giovani ed avevano più capelli da sacrificare sull'altare della Buona Musica che trasmette Buoni Sentimenti & Buone Vibrazioni (rileggendomi non capisco bene il significato di quest'ultima frase, ma facciamo finta di nulla e proseguiamo). Tutto il resto è game over (cit.) e forse hanno pure iniziato a chiedersi il perché del flop dell'Heineken Jammin Festival, il perché del successo dei festival stranieri e soprattutto da dove salta fuori l'Exit Festival di Novi Sad ma a quel punto io ero già partito per la tangente e pensavo ad altro, tipo al Novara promosso in serie A nonostante Bossi e Cota a seguire in tribuna la partita decisiva, a Negro Borghezio menato a St. Moritz e al figlio di Bossi che è un bel po' che non lo vedo in giro ed un po' comincio anche a preoccuparmi.

Il Trota, che figata di personaggio, Quasi quasi lo chiamo o gli mando un messaggino e lo invito ad un qualche concerto in Italia, tipo a Ferrara. Dovrà esibire il passaporto per oltrepassare il Po, però intanto c'è Ferrara Sotto Le Stelle e mi sa tanto che lo farò felice (la solita stampa comunista talmente potente da far perdere le elezioni ad uno come Silvio Berlusconi che controlla almeno cinque emittenti tv non lo dice mai, però il Trota è un grande appassionato di musica rock ed i National sono tra i suoi gruppi preferiti. Non disdegna nemmeno Beirut e Vinicio Capossela, ma tutto questo non si può dire apertamente perché Capossela è un teròne e Beirut è in Libano e la Lega vuole il ritiro dei soldati italiani di stanza in Libano. Tende ancora a confondere John Grant con Eddie Grant, ma non si può pretendere tutto dalla vita e crescendo imparerà. Mi gira la testa ma è così). Il gioco vale la candela, soprattutto se ore di coda alla frontiera poi ti consentono di vederti concerti di un certo livello.

Il programma anche quest'anno infatti è parecchio buono, lo copiaincollo dal blog Il Negoziante così se è sbagliato è colpa sua e nessuno se la viene a prendere con me:

3 LUGLIO: Verdena + Dinosaur JR (performing bug) + Jennifer Gentle, Aucan, Iosonouncane, Sakee Seed

5 LUGLIO: The National + Beirut

6 LUGLIO: PJ Harvey

10 LUGLIO: Skunk Anansie

15 LUGLIO: Vinicio Capossela

21 LUGLIO: Subsonica

Bands Apart Festival
22 LUGLIO: Cocorosie + John Grant
27 LUGLIO: Joanna Newsom + Josh T. Pearson.

Vale davvero la pena di portarci il Trota, e magari pure Assante e Castaldo così si rendono conto che mandare un inviato al Primavera solo per i Fleet Foxes non ha senso quando su YouTube puoi benissimo recuperare il filmato dell'esibizione e far finta di esserci andato solo per documentare il fatto che hai visto tutta l'esibizione dei Fleet Foxes senza addormentarti. Si rendessero pure conto che un qualche festival che funziona lo abbiamo pure in Italia non sarebbe poi tanto male, ma forse pretendere cose del genere da gente come loro è pretendere troppo. Lasciamoli ai loro libri su Woodstock che è meglio e ricordiamoci sempre che quella cosa arancione che sta bene in testa agli hippies è una fiamma, come diceva il buon Steve Albini nei suoi momenti di forma migliore. Una massima di vita che davvero può essere utile anche nella vita di tutti i giorni.

2 commenti:

Thyo ha detto...

confermo :-)
il negoziante

accento svedese ha detto...

Meno male, temevo di aver fatto una gaffe. :D