12 giugno 2011

IL MUSEO DELLE CERE (Ricordiamoli così) #1: «Brava, il problema è che poi la gente comincia veramente a tirar le monete»

Che ridere le intercettazioni di Briatore che parla di Berlusconi al telefono con Daniela Santanché, la Lady Gaga italiana. Copiaincolliamole pari pari prendendole dal sempre-valido compagno Non leggerlo e ridiamo di persone che dopo che sono uscite queste frasi hanno perso il loro posto al sole e faranno la fine di Emilio Fede, che ormai nella corte di Berlusconi non se lo fila quasi più nessuno. Flavio Briatore e Daniela Santanché sono due uomini finiti, ma personalmente non me ne frega nulla.

SILVIO E' MALATO.

S: «Ma sei sicuro che lui (Berlusconi) ha ripreso?».
B: «Al 100%».
S: «Io sono senza parole ... ma perché insiste (con il bunga bunga)?».
B: «É malato, Dani! Il suo piacere è vedere queste qui, stanche, che vanno via da lui. Stanche, dicono. Oh, che poi queste qui ormai lo sanno! Dopo “due botte” cominciano a dire che sono stanche, che le ha rovinate».

E' CAMBIATA LOCATION.

B: «Mora mi ha detto che “Tutto continua come se nulla fosse”».
S: «Roba da pazzi!».
B: «Non più lì (ad Arcore), ma nell’altra villa (...) Tutto come prima, non è cambiato un cazzo. Stessi attori (...) stesso film, proiettato in un cinema diverso (...). Come prima, più di prima. Stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è uguale, il nocciolo duro, “Cento vetrine”».
S: «Ma ti rendi conto? E che cosa si può fare?».
B: «Lele è stato da me due ore, mi fa pena. Dice. “Fla', mi hanno messo in mezzo. E sono talmente nella merda che l’unico che mi può aiutare è lui (Berlusconi), sia con la televisione, sia con tutto. Faccio quello che mi dicono, faccio quello che mi chiedono”. E poi quella roba di Fede! È indecente».

EMILIO FEDE.

B: «(Fede) non ha più parlato con il Presidente e sembra che abbia comprato delle case alla Zardo, con tutti ‘sti soldi. Ma pensa che deficiente».
S: «Madonna mia!»
B: «E poi (Fede) è andato a dire al presidente: “Erano i soldi che gli ho prestato”. Invece non è vero, figlio di puttana”».
S: «Che gentaglia».

IN RAI UNA MIA CARISSIMA AMICA.

S: «E Berlusconi ha fatto fare a me l’accordo. Ho fatto l’accordo con Masi, e quindi tra il 7 e il 9 aprile viene nominata Lei, perché sai, una mia carissima amica...».
B: «Bene, meglio avere qualche amico in più».
S: «In un mondo... ».
B: «Di merda, guarda!».

QUI CROLLA TUTTO.

B: « ... ieri sera, l’altra sera, ho saputo che c’era stata un’altra grande festa lì, eh?».
S: «Ma tu pensa!? E che cazzo dobbiamo fare!?».
B: «Ha ragione Veronica, è malato. Perché uno normale non fa ‘ste robe qui. Adesso Lele, che gli continua a portare, a organizzare questo, è persino in imbarazzo lui! E dice: “Ma io che cazzo devo fare?”».
S: «Va beh, ma allora qua crolla tutto».
B: «Daniela, qui parliamo di problemi veramente seri di un Paese che deve essere riformato. Se io fossi al suo posto non dormirei di notte. Ma non per le troie. Non dormirei per la situazione che c’è in Italia».
S: «E con il clima che c’è, uno lo prende di qua, l’altro che scappa di lì».
B: «Brava, il problema è che poi la gente comincia veramente a tirar le monete».
S: «Stanno già tirando».

Avrei voluto vedere la faccia di Berlusconi quando ha letto queste belle frasi e la sua successiva reazione. Ad occhio e croce ha sfasciato la stanza in cui si trovava in quel momento esatto, o molto più probabilmente nessuno gli ha detto nulla per non disturbarlo mentre guardava l'esibizione di Lady Gaga all'Europride. E per Lady Gaga si intende quella vera, non quella finta affetta da omofobia che risponde al nome di Daniela Santanché. Grande Silvio, meno male che ci siete tu e la tua corte a farci ridere veramente.

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