Grazie a Cronaca Vera ho deciso di non nascondere nulla e di tirar fuori ogni scheletro dal mio sì capiente armadio (l'armadio si chiama così perché una volta ci tenevano le armi, ed io oltre alle armi ho anche scheletri a non finire che è doveroso rendere pubblici), e dunque la classifica 2008 è la seguente, fresca e sveglia come lo sguardo di Pastone Pionati:
CONCERTO DELL'ANNO
Direi nell'ordine:
The Notwist @ Ferrara Sotto Le Stelle
The Faint @ Covo
The Raconteurs @ Ferrara Sotto Le Stelle
Battles @ Estragon
Yacht @ Zuni Club
Null'altro da aggiungere.
SINGOLO PUTTANO DELL'ANNO
Il disco è parecchio noiosetto e si fatica ad arrivarne a capo, ma Divine di Sebastien Tellier è irresistibile. Così deve essere una canzone pop: strofa ruffiana ritornello killer che si stampa nella mente e non ne esce più, suoni poveri eppure curati. Potrebbe piacere indistintamente a Luca Sofri, Christian Zingales, Christian Vieri, alla redazione di Vanity Fair, alla redazione del Foglio e alla redazione di Spadrillas in da Mist. Sebastien Tellier è furbo e sa come si entra nel cervello delle persone al solo fine di influenzarle (e non parla nemmeno troppo sporco).
DISCO POVERINO (cit.) DELL'ANNO
Intimacy dei Bloc Party, che dovrebbe essere menzionato dalla Convenzione di Ginevra tra i crimini contro l'umanità. Inascoltabile, peggiora con il passare delle settimane. Qualcuno lo sopprima perché soffre troppo. Anzi, s'offre troppo ma nessuno se lo piglia. Ben gli sta.
DISCO DELL'ANNO
Da questa speciale classifica redatta tra autistico e artistico, tra Rain Man e Ray Man (ovvero, senza perdere troppo tempo) restano fuori dischi del calibro di Untrue di Burial (per ovvie ragioni: è uscito nel 2007 ed io ci sono arrivato fuori tempo massimo, però è un disco talmente bello da farti piangere di gioia), Alegranza di El Guincho (idem come sopra), LP degli Holy Fuck (non so se sia uscito a fine 2007 o ad inizio 2008, dannata ignoranza) Fasciinatiion dei Faint (è favoloso ma non è al livello di Danse Macabre e dunque resta fuori), Vendetta Privata di Metal Carter (è favoloso ma non è al livello di Cosa avete fatto a Metal Carter? e dunque resta fuori), l'omonimo di Santogold (è talmente bello che ho il sospetto che non sia farina del suo sacco, la aspetto al varco del secondo album e poi ne riparliamo), Donkey delle CSS (vedi il discorso Santogold, però il prossimo per loro è il terzo album e dunque sono più furbe perché nessuno le ha ancora scoperte), Canzoni da spiaggia deturpata di Le Luci della Centrale Elettrica (gran disco, però io sono salito sul carro di quelli che era meglio il demo e non ci posso più far nulla), Third dei Portishead (avrebbe potuto essere disco dell'anno dieci anni fa come potrà esserlo tra dieci anni: immortale) e The Devil, You + Me dei Notwist (avrebbe potuto essere disco dell'anno cinque anni fa come potrà esserlo tra cinque anni: quasi immortale), con tutto ciò che ne consegue.
Fatta questa doverosa premessa, la classifica è più o meno questa:
10) Hot Chip – Made in the Dark
Come degli ipotetici New Order in versione 2.0, facce da nerd e canzoni stilisticamente perfette che si lasciano cantare e ballare da chiunque possa/voglia ascoltarle. Che vuol dire? Boh, però loro sono grandi.
9) Crystal Castles – s/t
Roba da nerd che cercano di stare al passo con i tempi. Disco punk suonato dalla Sega Mega Drive Generation, direttamente dalla sala giochi sotto casa. Per gente che ne sa.
8) Bodi Bill – Next Time
Lo ascolti e non ci credi nemmeno, sono giovanissimi eppure sembrano già vecchi. Per la precisione sembrano i Junior Boys che suonano cover dei Notwist. Un miracolo.
7) Buraka Som Sistema – Black Diamond
Disco party dell'anno. Se i Datura fossero angolani e/o portoghesi, avessero ascoltato baile funk ed avessero deciso di divertirsi con frattaglie sonore di varia natura e specie oggi suonerebbero proprio così. Roba da ascolto compulsivo.
6) Tv on the Radio – Dear Science
Questa è gente che cresce ad ogni disco, questa è gente che ti chiedi come faccia a farlo e a rimanere con i piedi per terra. Geneticamente superiori.
5) Hercules and Love Affair – s/t
Il disco dance definitivo. Un bignami di tutta la musica da ballare che parte dallo Studio 54 ed arriva fino ai giorni nostri, dovrebbero farlo ascoltare ai bambini delle scuole elementari. Gelmini pensaci tu.
4) MGMT – Oracular Spectacular
Il disco che i Klaxons non riusciranno mai a fare (perché non sanno suonare). Come i Mercury Rev in down da ecstasy, maneggiare con cura.
3) Bugo – Contatti
La svolta dance di Bugo che sognavo da tempo. Impeccabile, con in sovrappiù un pezzo da novanta come Love Boat - che è la miglior canzone italiana degli ultimi dieci anni (e quindi la migliore dai tempi di Blue degli Eiffel 65). Ormai è pronto.
e per il primo posto un clamoroso ex equo:
Vancouver – Even My Winters are Summer
Dargen D'Amico – Di vizi di forma virtù
Due dischi talmente diversi da essere due facce della stessa medaglia. I Vancouver suonano roba che dieci anni fa sarebbe stata chiamata “emo” (senza per questo destare scandalo nella solita critica sinistroide che con la sua boria spinge la gente a votare Di Pietro) e riescono ad arrivarti al cuore con un disco superbo, perfetto dall'inizio alla fine, talmente perfetto che ti chiedi come facciano ad essere un gruppo italiano. Dargen D'Amico rappa strofe surreal popolari su basi electro Daft Punk meets Antipop Consortium, e ti chiedi come possa essere italiano uno del genere che l'Italia manco è in grado di capirlo, ché è ancora ferma a Mariano Apicella ospite fisso a Domenica In.
Se D'Amico e i Vancouver fossero nati in America sarebbero ricchissimi, ma sono nati in Italy e si devono accontentare di sentirsi dire “non riuscivo a decidere quale dei due dischi fosse il migliore ed allora ho optato per l'ex equo”. Pari e patta, dunque. Un applauso ad entrambi.
Baci & abbracci (ovviamente nel senso della linea d'abbigliamento di Bobo Vieri), che ora si va tutti in giro a far saltare le cassette della posta con gli zeus (e si torna sempre al discorso delle armi nell'armadio, così il cerchio si chiude).
Cosa c’entrano gli Stati Uniti con il futuro della web tax italiana?
-
Da tempo il governo americano sta chiedendo a quello italiano di
intervenire per modificare la Digital Service Tax
L'articolo Cosa c’entrano gli Stati Un...
20 ore fa
8 commenti:
Quanta sapientia!
buon Natale, swedish!
mi spiace ma per me il disco dei Bloc Party rimane tra i migliori dell'anno e loro e tra i più sottovalutati e bistrattati... e di ascolto in ascolto sa sempre dare ciò che si prefigge di dare: carica, emozioni e libertà. Per il resto: de gustibus e respect.
oh, ma sto bodi bill nn riesco a trovarlo! passamelo! ce l'hai solo tu!
Dargen D'amico? Sei malato! :D
@ brugo: Grazzzie grazzie! buon 31 dicembre, visto che sono in ritardo!
@ musica per drogati: mi sforzo di ascoltare Intimacy per trovare un motivo per salvarlo ma proprio non ce la faccio, è troppo. Per i Bodi Bill contattami via mail, vediam che si può fare.
@ felson: malatissimo! :)
QUando la classifica ha classe. Attendiamo la parte che viene dopo.
quello dei vancouver mi manca, avevo ascoltato un loro pezzo su myspace e non era male però...
Vai col disco intero, che merita!
Posta un commento