Tutti hanno pensato ad un tentativo di fuga dal terribile fisco italiano, invece è una potenziale via di fuga in caso di chiusura del blog per un qualsivoglia motivo. Se salta il blog in Italia Grillo è già pronto a riaprire in Svizzera, come ogni esule politico che si rispetti.
Beppe Strillo infatti è uno che non ha peli sulla lingua (momentaneamente), uno che dice cose scomode ed organizza V-Day solo quando non è al governo Zio Silvio e pertanto paga questo suo grande coraggio con l'ostracismo di una certa sinistra che poi scrive le leggi per colpirlo anche quando non sta al governo (la sinistra, non Grillo).
E la legge in questione, da lui pomposamente ribattezzata Levi-Veltroni, è una legge che sulla carta è una ammazzablogger - nel senso che a quanto dice lui porterà alla chiusura di ogni blog che non si iscrive ad un particolare registro degli operatori di comunicazione - ma che in realtà è indirizzata solo ai blog che hanno un proprio dominio (e quindi i vari blogspot, splinder ecc. ecc. non verranno toccati) e che utilizzano le proprie pagine per fare pubblicità o vendere prodotti.
E chi utilizza le proprie pagine per vendere dvd, libri o pubblicizzare i propri spettacoli? Beppegrillo.it (o Beppe Grillo, tanto si tratta di uno human blog, ovvero di una persona che è diventata il suo stesso blog e vive solo tramite questo prodigioso mezzo di comunicazione). E chi ha da temere se passasse una legge del genere? Beppe Grillo, che ora parla di leggi che neanche la Cina avrebbe il coraggio di approvare pur sapendo benissimo che nessuno in Cina aprirebbe un blog per vendere suoi dvd (anche perché il regime non ha mai apprezzato le sue gags sulla Cina e i socialisti né tantomeno le giacche da lui indossate mentre inscenava tali gags).
Chiaro che un blog come il suo non è più un sito personale ma è un vero e proprio prodotto editoriale, chiaro che come tale dovrà essere soggetto alle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa qualora passasse una legge del genere. Non tutti i blog saranno soggetti a questa responsabilità, ma solo quelli come il blog di Beppe Grillo, delle vere e proprie macchine editoriali che hanno milioni di seguaci.
Che poi la legge faccia schifo e non debba passare perchè fortemente illiberale è tutto un altro discorso. Conta il principio, conta il fatto che Grillo non è ciò che sembra ai più. Ma tanto ora ci pensa Zio Silvio a regolamentare Internet, e dunque possiamo stare tranquilli. Lui si che sa prendere provvedimenti liberali e libertari. Lui ne sa, a prescindere.
8 commenti:
Attenzione: bisogna regolamentare Internet "in tutto il mondo", proprio così perchè "è un forum aperto a tutto il mondo". Ma poveri noi...
e' meglio che non mi pronunci sul beppe nazionale...
Berlusconi che definisce internet un forum aperto a tutto il mondo è da brivido. Sto già ridendo al pensiero di quale cazzata sparerà sul tema a breve.
Penso di amarti.
per regolamentare internet bisognerebbe che avvesse un craxi o un licio gelli "mondiali" che gli diano mano. mica penserà che sia cosi facile com'è stato facile "regolamentare" la tv in italia?
su grillo stendiamo un velo pietoso
Scus , ma quali sarebbero i torti di Grillo?
Indignarsi per una sinistra vergognosa venduta a Berlusconi?
@ Luigbzdfyabcdefgspruzz1!.biz: :o
@ demopazzia: non sarà facile soprattutto perchè nel resto del mondo non ci sono gli italiani che credono ad ogni sua panzana.
@ fra: indignarsi per la sinistra non indignandosi con altrettanta veemenza per la destra più vergognosa d'europa. La sinistra avrà mille e mille difetti, ma non sarà mai come la destra. Alcuni esponenti della sinistra sono totalmente asserviti alla destra per questioni di potere personale, ma non tutti sono il male. Aspetto fiducioso un'altro Vaffanculo Day dedicato a Silvio.
Ma si sbrigasse ad andare in Svizzera, questo marchettaro da quattro soldi travestito (male) da savonarola!
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