13 gennaio 2010

PLEASE REMAIN SEDATE


Ieri mattina sono andato al Lidl a fare la spesa. C'era il pienone causa saldi ed è stato estenuante, ho pensato più volte di fuggire senza comprare nulla ma quando ho visto in un cesto delle offerte il libro dedicato ad Alessandra Amoroso a 3,99 € non ho resistito e l'ho acquistato senza nessun senso di colpa. Come resistere ad un libro che racconta (copiaeincollo a caso da una delle migliaia di pagine che in rete parlano di questa monumentale opera che cambierà il corso della storia) “i sogni e le speranze, i desideri e i nuovi progetti di una giovane artista protagonista di una favola moderna”?

Durante il viaggio di ritorno in macchina l'ho letto tutto (è un libro talmente poco impegnativo che lo puoi benissimo leggere mentre stai guidando, oltretutto senza nemmeno bisogno di togliere le mani dal volante – quindi non rischi il ritiro della patente e probabilmente nemmeno l'arresto) e posso dire con assoluta onestà intellettuale che è una cagata pazzesca.

Impossibile ignorare un talento e una potenza vocale così trascinanti, impossibile ignorare il fatto che il libro è scritto con una prosa da terza media (all'interno c'è pure un poster della Amoroso che ho già provveduto ad appendere nel mio ufficio, cioè nel bagno di casa mia) Angelo Gregoris e Alessandra Celentano devono essersi impegnati parecchio per partorire queste 120 pagine (scritte oltretutto con caratteri ben visibili anche a chi ha meno di 4/10 di vista stabili) nelle quali si racconta senza giri di parole tutta-ma-proprio-tutta la vita professionale della Amoroso: i duri inizi, la vittoria ad Amici di Marione De Filippi, l'esordio con Immobile, il grande successo, l'uscita nell'estate 2009 del primo album Senza Nuvole, la memorabile intervista a Vanity Fair, la prima pera, il pentimento dopo aver scoperto che dopo la prima pera si sta malissimo e si vomita sangue, il programma di cucina con GG Morandi, la somiglianza con Edgar Davids, il primo posto in classifica. Un libro che praticamene più che un libro è la nuova Bibbia.

Pagina dopo pagina, parola dopo parola si ride tantissimo, si rischia di soffocare salvo poi iniziare a porsi domande inquietanti come “perché fenomeni da baraccone del genere vengono definiti artisti?”, “perché i teenagers si riconoscono in lei?”, “perché i suoi dischi vengono pubblicizzati anche sugli scontrini degli Autogrill?”, “perché lei sì e invece tanti altri musicisti di talento no?”. Da quando l'ho letto non riesco più a darmi pace.

A questo punto andare il 16 gennaio al suo concerto di Padova diventa un dovere morale. Per capire, per ritrovarsi, per ridere ancora una volta di lei.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti dimentichi "la prima figa slinguata"

accento svedese ha detto...

Quella di Marione De Filippi, il marito di Costanzo.

Paolo ha detto...

In ogni modo (senza ruffianeria) il tuo blog mi allevia le sofferenze di questo mondo. Il problema però è che quando ripenso ai tuoi articoli (e ai tag), spesso mi trovo a ridacchiare da solo come un coglione per strada ;-)

accento svedese ha detto...

Spesso ti ritrovi a ridacchiare per strada? Sto riuscendo nella mia missione, segno che il duro il duro lavoro paga. :)
Scherzi a parte, sono onorato da quello che hai detto. Davvero.