Un commovente Christian Zingales su Blow Up di questo mese consegna alla storia una altrettanto commovente speciale contenente una lista di 200 tracce house che hanno segnato il decennio appena trascorso. In quella lista c'è dentro tutto ciò che occorre ascoltare per essere felici, ma non è questo il punto. Il punto è che nell'articolo Zingales arriva a coniare la più bella definizione possibile e immaginabile per la fidget house, roba da strapparsi i capelli per non esserci arrivati prima ed averla scritta da qualche parte. Zingales ha infatti definito la fidget “neo shampismo adolescenziale da pogo cretino”, ed ho le lacrime agli occhi per la commozione.
È una definizione perfetta perfetta, la faccio mia in attesa del nuovo disco dei Crookers che a marzo spazzerà via la concorrenza facendo vedere chi vale veramente e chi invece si limita a ripetere all'infinito un suono o un'idea.
Per chiudere il cerchio un reperto archeologico che non c'entra un cazzo, buttato lì a caso tanto per darsi un tono: Sale sale e non fa male. Abbastanza trash ma efficace nella sua inutilità.
7 commenti:
"sale sale e non fa male" ----> WICKED!
Sì, Zingales è il migliore di tutti noi
Zingales c'è !
@ andrea: Sale sale e non fa male è un recupero ben più che doveroso. In un mondo che sembra sempre più affannato a cercare il moderno a tutti costi una ventata di old school è quello che ci vuole.
@ delrio e jmox: è il numero uno perché tratta con i guanti generi musicali ed artisti derisi e/o osteggiati dal resto della critica musicale, perché scrive da dio e perché ha quella necessaria dose di cattiveria che gli permette di mettere su carta stroncature memorabili.
Parole sante, caro Accento!
Zingales scrive talmente bene che in passato mi ha fatto comprare alcune cose poi inascoltabili...
Pure a me, lo confesso.
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