“Allora cosa ci dice l’avvicendamento fra Sofri e Pastore? E’ più importante la “qualità” della musica o quella delle chiacchiere? Almeno per chi decide i palinsesti, non ci sono dubbi: una musica più targettizzata è comunque preferibile a chi fa un discorso appena intelligente. E non è vero che questa dittatura della stronzata, di fronte alla quale resistono ormai ben poche sacche di resistenza nel sistema radiotelevisivo, sia inoffensiva. Tutt’altro, e non perché si debba per forza parlare di politica o di cose serie: il problema è più in generale la scomparsa delle Idee, o meglio il fatto che nell’Italia dell’amore esse siano costrette a nascondersi peggio che un nigeriano in Calabria. E del resto è proprio grazie alla loro mancanza, che i sentimenti identitari della peggior specie stanno prosperando alla grande.”
Complotto e mezzo dice la sua riguardo a Carlo Pastore e al suo programma Traffic in onda su Radio Due Rai. Parole sante che vorrei aver scritto io, parole che vorrei talmente aver scritto io che mi sono permesso di copiaincollare almeno metà del pezzo di Complotto e mezzo (non me ne voglia il titolare del blog in questione ma non ho resistito alla tentazione, al limite se vi sarà l'occasione per scusarmi gli offrirò da bere – magari un chinotto, visto che io sono straight edge). Se continua così il programma di Pastore in poco tempo prenderà il posto dello Zoo di 105 nel cuore dei gggiovani italiani, e nulla sarà più come prima.
“Ma non basta: per descrivere chi è Carlo Pastore penso si possa dire che è un pierluigidiaco degli anni Zero”
Tanto per rimanere in tema: Anelli di Fumo parla del declino di Radio Due Rai (e incidentalmente anche di Carlo Pastore), Il paragone con Pierluigi Diaco è assolutamente azzeccato.
Democristiano! Con Jovanotti poi...
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