04 gennaio 2010

UNO CHE FACEVA UN CENSIMENTO UNA VOLTA TENTÒ DI INTERROGARMI: MI MANGIAI IL SUO FEGATO CON UN BEL PIATTO DI FAVE E UN BUON CHIANTI...


Meno male che Silvio si è ripreso e riesce ancora ad andare alle feste di compleanno delle sue deputate del cuore. L'amore vince sempre sull'odio e sulle fabbriche dell'odio, e lo si vede da certe torte di gran classe (con dito medio incorporato) che vengono servite a quelle feste di compleanno e contribuiscono a rendere più allegra e gioiosa l'atmosfera che si respira in questo nostro splendido paese.

Meno male che il 7 gennaio Silvio ritorna ufficialmente all'attività politica dopo la sosta del campionato di calcio in occasione delle feste natalizie. Il paese senza di lui è fermo, non funziona, non ha carisma, non ha personalità. Il prestigio internazionale dell'Italia è salvo.

Tra l'altro, così conciato Silvio sembra Hannibal Lecter. Speriamo solo che un giorno o l'altro non finisca per mangiarsi la Carfagna durante una cena a Villa Certosa oppure un Pubblico Ministero durante un processo. Sarebbe una brutta scena che potrebbe disturbare le menti più facilmente impressionabili (sia chiaro, la brutta scena ovviamente è Berlusconi che diventa cannibale e mangia un essere umano, non il fatto che Berlusconi decida finalmente di farsi giudicare in uno dei tanti processi che lo vedono come imputato) e potrebbe anche portare a conseguenze inimmaginabili per un paese civile & democratico come il nostro.
Ad esempio, una puntata di Porta a Porta con un plastico che riproduce in ogni dettaglio l'Ultima Cena di Silvio, Bruno Vespa vestito da cameriere e Gianfranco Vissani che commenta il tutto dal punto di vista tecnico. Che schifo.

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