Se c'è una cosa che mi fa ridere tantissimo (o a scelta mi mette addosso una tristezza infinita, tanto è uguale), questa è la gente che dopo una lunga giornata di lavoro sale sui mezzi pubblici (treno, autobus o tram, tanto è uguale – funzionano tutti da schifo e sono perennemente in ritardo) e si mette al telefono a parlare di lavoro a volumi stereofonici, molestando i presenti, gli assenti ma soprattutto il sottoscritto che vorrebbe tanto farsi i cazzi suoi in pace. Mi fanno quasi pena, o forse no. Hanno ragione loro perché in Italia c'è ancora libertà di espressione.
Ma come si fa a parlare ancora di lavoro dopo una lunga giornata di lavoro? Su, non è umano. Bisogna crederci sul serio, o ben più probabilmente bisogna aver trascorso una intera giornata a guardare gli altri che lavorano e/o a fingere di lavorare e/o a dare ordini a chi sta sgobbando sul serio. Mica puoi metterti a parlare di lavoro dopo una intera giornata trascorsa a cercare in rete notizie
- sui cinesi che non muoiono mai,
- sui cinesi che non fanno mai benzina,
- sui cellulari usati come telecomando per aprire l'auto,
- sui cellulari usati come strumento per sgamare gli autovelox,
- sulla possibilità di usare la riserva delle batterie dei cellulari digitando un codice nelle impostazioni,
- sulle scritte “Dio c'è” sui muri,
- sui segni degli zingari che vogliono rubare nelle case,
- sulle Sim clonate con un sms o una chiamata,
- sul feto che ha stretto la mano ad un chirurgo mentre questo operava sua madre per salvarlo,
- su Fozza Itaia prima campagna pubblicitaria subliminale per preparare la discesa in campo di Silvio Berlusconi
Un momento: e se invece questi soggetti da studiare facessero in realtà solamente finta di telefonare, tanto per darsi un po' di arie in pubblico dimostrandosi persone di polso che sanno dare ordini anche quando non sono in loco? O se magari le telefonate fossero tutte una copertura, ossia una serie di messaggi in codice all'indirizzo di un interlocutore che non è un collega/sottoposto ma un boss mafioso o magari un'amante? Non lo sapremo mai, perché su nessun sito internet è stato ancora pubblicato un codice da inserire nelle impostazioni di un cellulare Nokia per ascoltare le conversazioni altrui ed i potenti mezzi della tecnologia attuale non possono darci risposta. Limitiamoci allora a mandare affanculo chi ci disturba facendo telefonate di lavoro sui mezzi pubblici, preparandoci a cambiare di posto qualora le circostanze lo richiedano. Funziona sempre, l'ho letto su Internet.
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