10 marzo 2010

UNTI DALLA COSTITUZIONE

Ora siamo tutti (un po') più tranquilli: a Roma e provincia il PdL è stato riammesso alle elezioni grazie ad un decreto presentato in piena notte (o in pieno giorno, tanto è uguale visto che l'italiano medio non lo sa perché la tv non glielo ha raccontato) ed i minus habens potranno ancora una volta recarsi in massa al seggio a votare a Berlusconi. Il loro sacrosanto diritto di voto è salvo (sarebbe stato pericoloso per l'ordine pubblico se i minus habens avessero disertato le urne perché il Gran Partito non era sulla scheda), così come è salvo il diritto dell'opposizione di avere ancora una volta un Berlusconi da sbandierare per ottenere i voti di chi in una situazione normale, in un paese normale non voterebbe questa opposizione manco per il cazzo.

Per quanto mi riguarda mi chiamo fuori – checché ne dica Napolitano, che ultimamente parla addirittura di italiani uniti dalla Costituzione (come se gli italiani sapessero che in Italia c'è una Costituzione). Visto che il ripescaggio di liste che andavano escluse è valso solo per Roma e provincia e soprattutto non è stato applicato alla Lista Bonino-Pannella, il mio voto è dentro al frigo. Devo solo scegliere se mettere nella scheda una fetta di prosciutto o una fetta di mortadella, ma credo che opterò per la mortadella che costa meno e sporca di più perché è più unta. E mentre porrò il prestigioso salume nella scheda e ripiegherò il tutto penserò alla faccia di Roberto Formigoni, uno che in un mondo più giusto sarebbe in Iraq a dirigere il traffico, e riderò tantissimo alla faccia di una classe dirigente che vede il momento del voto popolare solamente come momento di autocelebrazione nonché come una scusa per giustificare il proprio enorme potere.



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mettici dentro un bel McItaly e incartaglielo! Sarebbe sacrilegio sprecare la mortadella, che tra l'altro sporcherebbe meno di quella cagata. Ancora mi chiedo perchè uno nel BELPAESE si dovrebbe comprare delle cose di plastiche anzichè andare in salumeria. mha

free soul

Anonimo ha detto...

ma non è vero che il PdL può presentarsi a Roma, il tar gli ha respinti la lista Polevrini. Hai detto il falso, sei come Travaglio

accento svedese ha detto...

@ free soul: ho deciso che metto dentro le patatine del Mc Donald. Prima di andare al seggio passo da un McDrive e le acquisto, poi faccio il grande gesto.

@ anonimo: quelli come te sono il vero motivo per cui posto stronzate sul blog. Grazie per le belle parole e per l'italiano impeccabile, e comunque complimenti per le belle figure collezionate da Berlusconi nelle ultime conferenze stampa.

Anonimo ha detto...

ASOLA IL BUCO DEL CIELO
di V.S. Gaudio

Ci sono almeno tre leggi che ci danno sostegno e conforto in questa difficile prova della comprensione: la prima è quella dettata dalla Regola aurea delle arti e delle scienze:”Chi ha l’oro fa le regole”, che, d’altra parte, in casi delicati, ha come scorta la famosa Legge della via d’uscita:”Lasciate sempre spazio per una spiegazione del perché non ha funzionato”; la seconda è quella prescritta dalla Seconda legge di Clarke:”L’unica maniera di scoprire i limiti del possibile è di oltrepassarli e finire nell’impossibile”; la terza, ma non per importanza, è la Legge di Cohen:”Ciò che davvero conta è il nome che si riesce a dare ai fatti; non i fatti in sé”.
Naturalmente, con questi principi fondamentali bisogna fare un decreto interpretativo della Nona Legge di Levy: “Solo Dio può scegliere a caso”. Dio, anche per gli atei, sarà sempre Lui, anche nei giorni festivi e nei giorni del digiuno del Calendario Ebraico e Musulmano; “può scegliere” equivarrà a “può fare quello che Gli aggrada”, anche “chiamare asola il buco del cielo”(e qui con un altro decreto si nominerà un interprete del “buco del cielo”); “a caso” sarà interpretato nel senso di “a cazzo”, così come cazzo Gli pare o come cazzo Lui vuole che gli sia consentito trattare il caso, fermo restando che vige sempre la Legge di Bucy:”Nessuna impresa è mai stata compiuta da un uomo ragionevole”.