Per quanto mi riguarda mi chiamo fuori – checché ne dica Napolitano, che ultimamente parla addirittura di italiani uniti dalla Costituzione (come se gli italiani sapessero che in Italia c'è una Costituzione). Visto che il ripescaggio di liste che andavano escluse è valso solo per Roma e provincia e soprattutto non è stato applicato alla Lista Bonino-Pannella, il mio voto è dentro al frigo. Devo solo scegliere se mettere nella scheda una fetta di prosciutto o una fetta di mortadella, ma credo che opterò per la mortadella che costa meno e sporca di più perché è più unta. E mentre porrò il prestigioso salume nella scheda e ripiegherò il tutto penserò alla faccia di Roberto Formigoni, uno che in un mondo più giusto sarebbe in Iraq a dirigere il traffico, e riderò tantissimo alla faccia di una classe dirigente che vede il momento del voto popolare solamente come momento di autocelebrazione nonché come una scusa per giustificare il proprio enorme potere.
Su Google sono “spariti” i siti ufficiali di migliaia di Comuni italiani
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Google è a conoscenza del problema della sparizione dei siti di centinaia
di comuni italiani, ma non ha fornito ancora una spiegazione ufficiale.
Sugli a...
1 ora fa
4 commenti:
Mettici dentro un bel McItaly e incartaglielo! Sarebbe sacrilegio sprecare la mortadella, che tra l'altro sporcherebbe meno di quella cagata. Ancora mi chiedo perchè uno nel BELPAESE si dovrebbe comprare delle cose di plastiche anzichè andare in salumeria. mha
free soul
ma non è vero che il PdL può presentarsi a Roma, il tar gli ha respinti la lista Polevrini. Hai detto il falso, sei come Travaglio
@ free soul: ho deciso che metto dentro le patatine del Mc Donald. Prima di andare al seggio passo da un McDrive e le acquisto, poi faccio il grande gesto.
@ anonimo: quelli come te sono il vero motivo per cui posto stronzate sul blog. Grazie per le belle parole e per l'italiano impeccabile, e comunque complimenti per le belle figure collezionate da Berlusconi nelle ultime conferenze stampa.
ASOLA IL BUCO DEL CIELO
di V.S. Gaudio
Ci sono almeno tre leggi che ci danno sostegno e conforto in questa difficile prova della comprensione: la prima è quella dettata dalla Regola aurea delle arti e delle scienze:”Chi ha l’oro fa le regole”, che, d’altra parte, in casi delicati, ha come scorta la famosa Legge della via d’uscita:”Lasciate sempre spazio per una spiegazione del perché non ha funzionato”; la seconda è quella prescritta dalla Seconda legge di Clarke:”L’unica maniera di scoprire i limiti del possibile è di oltrepassarli e finire nell’impossibile”; la terza, ma non per importanza, è la Legge di Cohen:”Ciò che davvero conta è il nome che si riesce a dare ai fatti; non i fatti in sé”.
Naturalmente, con questi principi fondamentali bisogna fare un decreto interpretativo della Nona Legge di Levy: “Solo Dio può scegliere a caso”. Dio, anche per gli atei, sarà sempre Lui, anche nei giorni festivi e nei giorni del digiuno del Calendario Ebraico e Musulmano; “può scegliere” equivarrà a “può fare quello che Gli aggrada”, anche “chiamare asola il buco del cielo”(e qui con un altro decreto si nominerà un interprete del “buco del cielo”); “a caso” sarà interpretato nel senso di “a cazzo”, così come cazzo Gli pare o come cazzo Lui vuole che gli sia consentito trattare il caso, fermo restando che vige sempre la Legge di Bucy:”Nessuna impresa è mai stata compiuta da un uomo ragionevole”.
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