04 agosto 2009

MUSIC FOR THE JILTED GENERATION


Un mio amico tossico che sta cercando disperatamente di smettere mi ha fatto un regalo: mi ha fatto avere una copia promo di Romborama, il primo full lenght degli italianissimi Bloody Beetroots. O meglio, per darmi tale prodigio della scienza e della tecnica ha sì voluto qualcosina in cambio, ma la contropartita che ha richiesto (per la cronaca: ha voluto un paio di vecchie copie di Rumore perché a suo dire gli articoli di Stefano Cerati sono meglio del metadone) è di valore economico talmente irrisorio rispetto alla valenza socio-politica dell'opera in questione che non ci ho rimesso più di tanto.

E com'è il nuovo disco dei Bloody Beetroots? Con una copertina che nel 2009 non ti saresti mai aspettato, è il mosh versione 2.0. È la musica che passano ad m2o suonata nella pit di un concerto degli One Life Crew. È Benny Benassi che suona la chitarra nei S.O.D. e riesce a piacere lo stesso al grande pubblico. È Stefano Cerati che si aggira ubriaco perso all'interno della Piramide del Cocoricò. É la musica ideale per fare le penne in scooter sulla tangenziale. È la prova provata che circa dieci anni fa Mr. Oizo in fondo aveva ragione, ma appunto erano circa dieci anni fa ed il mondo nel frattempo è cambiato in peggio. É un insostenibile tour de force para-metallico che sei alla traccia numero 4 ma credi/speri che il disco sia già in dirittura d'arrivo solo che non è così e ci resti molto male. È la ketamina che circa dieci anni fa la gente si preparava da sola in casa per poi pagarne le conseguenze circa dieci anni dopo. È bella musica se presa a piccole dosi, è una incredibile rottura di palle se ascoltata per lungo tempo. Fine della descrizione del disco.

Tre idee moltiplicate per venti fanno qualcosa che sembra sessanta idee diverse, ma in realtà son sempre le stesse tre idee utilizzate ad oltranza e sfruttate finché si può. Non è dato sapersi i Bloody Betroots ci credano veramente, riescano a fare solo quello o stiano meramente cercando di far cassa più che possono sfruttando l'onda, ma non è poi un dettaglio così importante. In fondo si tratta solo di musica, in fondo si tratta solo di un promo che per quanto mi riguarda potrebbe anche non corrispondere al disco che tra poco sarà in vendita nei migliori supermercati d'Italia.

3 commenti:

niccolo' ha detto...

Cerati rulez.

accento svedese ha detto...

L'uomo ne sa.

Anonimo ha detto...

scandolo la copertina citazionista di ranxerox, spero non sia di liberatore diocan