12 febbraio 2009

RIDE ON TIME

Solo chi viaggia nel tempo può riuscire a vedere 90210, lo spin-off del gloriosissimo Beverly Hills 90210. Solo chi ha le palle lo guarda prima che lo trasmettano anche nel proprio paese in barba alle leggi sul copyright.
All'epoca non ne avrei visto una puntata di Beverly Hills nemmeno se mi avessero regalato tutto l'oro del mondo, ma ora che viaggio nel tempo rimpiango di non averlo seguito e mi consolo vivendo un domani migliore mentre guardo tutte le puntate di 90210 che andranno in onda il prossimo autunno sulla padanissima Raidue. Per giunta hanno i sottotitoli in italiano, quindi riesco ad apprezzare al meglio le sfumature dei profondissimi dialoghi di questi ragazzi che sono così uguali ma anche così diversi dai protagonisti della serie originale. Tutte le ragazze sono semi-anoressiche, una ha un blog, una si cala pasticche a spugnate mentre un'altra è viziata ma ha un vuoto interiore da colmare. Tutti i ragazzi sono iperpalestrati, uno di loro è indie, uno finge di esserlo ma è ricco ed ha un jet privato ed un altro addirittura è nero perché anche gli autori della serie hanno deciso di salire sul carro del vincitore prima ancora che Obama vincesse le presidenziali. Più o meno, il 2009 come veniva visto negli anni novanta, una figata che l'Italia nemmeno capirà bene. Già prevedo il flop e la sospensione dopo quattro o cinque puntate, e magari una sostituzione con un analogo telefilm ambientato a Gallarate o nella Val Brembana. Ed ovviamente Renzo Bossi farà la parte di un ipotetico Dylan McKay dedito alla polenta taragna invece che alla coca, come si compete ad un ragazzo del suo livello intellettuale.

Mi chiedo solo se ai bei tempi che furono Beverly Hills 90210 piacesse agli Uochi Toki, perché solo loro saprebbero trovare e descrivere con parole adeguate le analogie e le differenze tra i personaggi dell'originale e quelli dello spin-off, per poi magari costruirci intorno vecchie storie e leggende urbane. Ma non perdiamoci in cazzate, basta solo dire che Libro Audio è clamoroso, forse il loro migliore disco (anche perché è l'unico che ho sentito, ma mi fido del mio intuito), che è hip hop facendo finta di non esserlo ed è il riciclo di scarti sonori presi di peso da Kyuss, Queens Of The Stone Age, Secret Chiefs 3, Metallica, Meshuggah, Converge, Pig Destroyer, eurodance(!), Tre Allegri Ragazzi Morti eccetera eccetera, resi irriconoscibili ed usati per forgiare basi abrasive sulle quali si adagia un flusso ininterrotto di parole in libertà. Dodici autoritratti che ti fanno convincere che gli Uochi Toki non esistono davvero ma sono solo un frutto della nostra immaginazione perversa. Un gruppo vero non può far uscire un disco in data Venerdì 13, un gruppo del genere verrà capito solo in futuro perché ad oggi non abbiamo ancora i mezzi psico-fisici per comprendere la loro musica. Io che viaggio nel tempo lo so bene.
Libro Audio è la definitiva conferma che l'hip hop è un genere alto e le serie televisive anni novanta lo sono ancora di più perché hanno forgiato giovani menti che poi hanno partorito opere del genere, ed in casi come questo non si sbaglia di certo ad utilizzare il termine Arte (sia per gli Uochi Toki e le loro giovani menti che per le serie anni novanta) per descrivere il tutto. E poi in Beverly Hills 90210 tra gli attori protagonisti c'era pure Brian Austin Green, un giovane uomo che poi ha avuto una mirabolante esperienza musicale in ambito hip hop – una roba talmente perdente che secondo me in America lo stanno ancora cercando per menarlo – ed allora perché non prendere il coraggio a due mani e provare ad ascoltare gli Uochi Toki buttando via quella dannata malattia che risponde al nome di “puzza sotto al naso”, una patologia che affligge gran parte della scena italiana che si strappa le vesti di fronte ai Ministri e non vuol rendersi conto che l'unica plausibile forma di ribellione al sistema è quella proposta dagli Uochi Toki?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Libro Audio è bellissimo, concordo, ma la chiave del 20 era altrettanto degno.
E poi, ma 90210 ha i personaggi identici a quelli di OC?

Anonimo ha detto...

Io allora compravo le figurine...a cercare tra i diari impolverati, chissà...No, vivrò nel ricordo dei capelli supercotonati, dei rossetti bordeaux e delle scritte "I hate Brenda".
P.

Anonimo ha detto...

I vecchi protagonisti, nella loro bruttezza e nella loro banalità, sono irraggiungibili. Anch'io non capisco questa deriva posh ma va bè, da OC in poi li vogliono così...

Anonimo ha detto...

Ho sempre odiato Beverly Hills, e starò alla larga da questo cesso sonico termonucleare. Piuttosto, da un mesetto mi hanno dato il promo dei Ministri ma ancora non l'ho sentito. E' grave?

Dusty ha detto...

stavolta ci hai visto veramente giusto, con i Uochi Toki, complimentissimi.

accento svedese ha detto...

@ mr soft: a questo punto ascolterò anche la chiave del 20. Mi sa che ne valga davvero la pena.
90210 ha i personaggi molto Oc, però tutto ha una patina molto anni novanta. Davvero bello.

@ p: e non dimentichiamo i jeans a vita altissima, i giubbotti di colori assurdi ed il fatto che erano tutti trentenni che recitavano la parte dei sedicenni.
Ora Brenda è un vagone di circa 100 chili.

@ lollodj: non è poi così posh la deriva, veramente. Prova a dare uno sguardo, ne vale la pena. E non lo dico solo perchè Raidue mi paga per creare hype, ma lo dico perchè ne vale la pena.
Tra i vecchi protagoniosti il peggiore era Brandon, a partire dalla voce.

@ niccolò: non ascoltare quel promo. Non aprirlo nemmeno. Decrittalo e recensiscilo sul blog senza ascoltarlo, e al primo viaggio in autostrada lascialo nei bagni di un autogrill. Sicuramente renderà felice qualcuno che troverà un cd dei Ministri nascosto dietro la tazza del cesso.

@ dusty: disco stellare, sotto tutti i punti di vista.

deliri, desideri e distorsioni ha detto...

ancora meglio di La chiave del venti è Lazebiose. Ma adesso che sei uscito dalla casa che dirà E.?

accento svedese ha detto...

Che sono un venduto e mi han fatto diventare fascista.