“Who Killed Harry Houdini?” si chiedono gli I'm From Barcelona, ed io non so proprio cosa rispondere, ma so che il loro nuovo disco è piuttosto moscio e noiosetto, roba che al primo ascolto in macchina ti vien voglia di lanciarlo fuori dal finestrino - ma non essendo ancora disponibile su supporto fisico non è possibile farlo decollare e dunque ti devi costringere a sopportarlo. Poi successivamente provi e riprovi ad ad ascoltarlo ma la sensazione è la stessa, ti resta un certo amaro in bocca e ti chiedi come è possibile che facciano ancora concerti-party anche se le loro canzoni sono diventate così inaspettatamente tristi e scure. Se la copia che circola ultimamente in giro non è un fake Who Killed Harry Houdini? pare un disco di una clone dei Polyphonic Spree, che a loro volta nell'ultimo disco avevano scoperto il cazzeggio e parevano una band clone degli I'm From Barcelona – ed il cerchio si chiude e siamo tutti più felici e contenti. Forse richiede più ascolti e più pazienza per essere digerito, ma ho voglia e tempo perché sono troppo impegnato a leggere Vanity Fair che intervista Antonio Polito, un uomo che è sempre in grado di regalare sensazioni superiori e per questo potrebbe essere considerato come la versione umana del monolito di 2001 Odissea nello spazio.
“Who killed la sinistra italiana?” si chiede il buon Polito nella superintervista, ma non riuscendo a darsi una risposta non trova niente di meglio da fare che ricordare al pubblico pagante il grande evento che cambierà per sempre la storia dell'umanità: da lunedì 20 esce in tutte le edicole Il Riformista nella sua nuova versione 32-pagine-full-color-ed-ancora-maggiore-approfondimento. E poi via di spottoni alla sua nuova, mostruosa creatura, un crescendo di superlativi assoluti, eleganti giri di parole che nascondono il vuoto siderale ed un alone di autoreferenzialità che spesso e volentieri raggiunge livelli a dir poco imbarazzanti:
- “un quotidiano opinionato” (sospetto che il termine opinionato nemmeno esista nella lingua italiana, ma fa nulla);
-“noi non ci posizioniamo, noi prendiamo posizione” (sembra una citazione da un film porno, invece è tutto vero);
- “la nuova sede di Via Botteghe Oscure” (immagino che migliaia e migliaia di vecchi militanti siano felicissimi di sapere che la sede del vecchio PCI è di proprietà degli editori di Libero e de Il Riformista);
- “il grande colpo è Giampaolo Pansa” (un uomo bollito ormai da un sacco di tempo);
“mi piace il libertinaggio intellettuale” (l'ho sempre sospettato, ed ora finalmente Polito ha confermato che gli piace vendersi al miglior offerente),
-“ho litigato con Veltroni perché non voleva riconoscere che il Pd ha perso” (scemo io che ho sempre creduto che il litigio fosse avvenuto perché Polito Monolito alle ultime elezioni non è stato ricandidato al Senato);
- “Rutelli? Una grande promessa mancata, per colpa più della storia che sua. Sempre candidato al momento sbagliato” (putroppo invece dopo ogni sconfitta Fruttelli ha avuto sempre più peso all'interno del proprio schieramento, però speriamo che questa sia la volta buona);
- “Berlusconi ha perso le elezioni del 2001 e del 2006 perchè non aveva processi in corso” (ho sempre creduto di aver perso nel 2001, ma Polito mi ha fatto cambiare idea. La sinistra ha governato dal 2001 al 2006 grazie alle Toghe Rosse che finalmente hanno dato tregua al nostro povero paese, ponendo dunque termine ad un assedio giudiziario che durava fin dai tempi del dopoguerra);
- “Perché intercettano Sottile e la Gregoraci? Qual'è il reato?” (nessun reato, però pagare le meretrici con i soldi del contribuente italiano non è mai bello).
Psichedelia pura, roba che se la leggi i neuroni ti volano manco ti facessi di crack, roba che ti fa venir voglia di correre in edicola a comprare Il Riformista subito, senza nemmeno passare dal via o più semplicemente aspettare domani mattina. Polito Monolito ha colpito ancora, il suo giornale è la sinistra che gioca a fare la destra per compiacerla, è la destra che si finge di sinistra perché così è ancora più visibile, è la vera rivincita dopo anni di dominio culturale di una certa sinistra che si crede intellettualmente superiore ma è noiosa, non capisce il Popolo e dunque perde sempre le elezioni. Il Riformista non esiste nel mondo reale, esiste solo nei salotti che contano e nelle rassegne stampa notturne sui canali Mediaset, ma non fa niente, l'importante è credere che la sua nuova versione possa essere un grande successo di massa. Domani tutte le edicole saranno transennate dalle Forze dell'Ordine per evitare incidenti, ci saranno code chilometriche di persone sfinite dall'attesa di impossessarsi delle poche copie rimaste manco fossimo alla prima di Albakiara ma io lo acquisterò a tutti i costi, lo sfoglierò con avidità sognando di diventare colto ed intelligente come Polito Monolito e magari mi sentirò una persona migliore. Poi magari lo lascerò in treno a vagare in giro per l'Italia, ma l'importante è crederci e sentirsi almeno per un attimo un vincente come Polito.
“Who killed la sinistra italiana?” Quelli come Polito, direi. Ma comunque poche storie: Antonio Albanese che fa il Ministro della Paura è il più grande di tutti. Quasi quasi lo voto.
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10 ore fa
3 commenti:
Mi sa che adorerò questo blog, ora che Moltitudini e ElfoBruno hanno cessato le loro pubblicazioni...
BRAVO Accento Svedese, io quasi settantenne, allattato dal Pci, ma ora transfugo,già dalla svolta della bolognina, svolta che ha sempre in continuazione svoltato, fino a svoltare leggermente a destra.Mi duole dover dire tutto ciò, ma lo constatiamo tutti quanti , giorno dopo giorno. Tornando a te, Accento Svedese, ti leggo volentieri, poichè mi fai tornare in mente il mitico Fortebraccio, tra l'altro mio corregionale.Auguri per Waltere e per Polito, l'uomo di tutte le "battglie.Naturalmente a te i migliori saluti
Caplaz
@ anelli di fumo: onorato di averli sostituiti tra le tue letture. ;)
@ caplazzo: sono quasi commosso per il paragone! Fortebraccio è storia, grazie per i complimenti, mi sono solo limitato a scrivere il mio punto di vista su un paio di fatti accaduti di recente.
Saluti anche a te!
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