01 ottobre 2008

IL MIO CANTO LIBERO

C'è un non so che di autoreferenziale a recarsi in edicola ed acquistare contemporaneamente Vanity Fair ed Internazionale. Chi lo fa è solo qualcuno che vuole ostentare al mondo la propria apertura mentale, il proprio essere duttile e malleabile in un mondo che poi tanto elastico non è. Non si scappa: o ti chiami Enrico Ghezzi, o certe cose non le puoi proprio fare. A volte io lo faccio ma non mi riesce mai bene, forse sbaglio qualcosa o non ci metto abbastanza impegno. Succede.
Tutto questo per arrivare a dire che Vanity Fair è assolutamente ganzo, ma Internazionale lo è molto di più – anche se la solita critica paleobolscevica dirà sempre il contrario perché è bastian contraria di default, ma basta non farci caso e passa tutto. Semplicemente, Internazionale ti fa sapere molto di più su come gira il mondo e ti fa sentire informato. È un settimanale davvero appagante, anche solo per il fatto che una volta all'anno viene organizzato Internazionale a Ferrara – un weekend con i giornalisti di tutto il mondo e dunque c'è la possibilità di toccare con mano tutto ciò che ruota attorno al prestigioso settimanale in questione, e per i più fortunati c'è la possibilità di toccarlo a due passo da casa.
E dunque dal 3 al 5 ottobre a Ferrara non ci sarà il Tg1 a.k.a. la nuova Pravda fedele alla linea diretta da Gianni Riotta, non ci saranno i capelli phonati di Emilio Fede, non ci sarà il buon Vittorio Feltri che ha faccia e capelli dello stesso identico colore, non ci sarà il Megadirettore Galattico Giuliano Ferrara, non ci saranno i baffetti da sparviero di Antonio Polito, non ci sarà nessun Beppe Grillo che urla dal balcone e non ci sarà nemmeno demagogia a buon mercato fatta tanto per impressionare la gggente, ma solo giornalisti, dibattiti e notizie – come in fondo è giusto che sia.
A questo punto aspetteremo il weekend - convinti che sarà il più bello dei weekend (cit.), e staremo a vedere cosa succederà di bello.



Tra l'altro, Lucio Battisti è uno dei più grandi di sempre. Anche quando canta in tedesco.
Non c'entra nulla ma è bello ribadirlo.

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