04 giugno 2007

CASSA DRITTA E PEDALARE

Il dato di fatto è che gli Hot Chip sanno come far muovere la gente, anche se dal punto di vista estetico sono letteralmente impresentabili. Essere nerd non è una colpa, però da gente così mai e poi mai ti aspetteresti un concerto come quello che ho visto sabato scorso. Li vedi in faccia e ti chiedi come possano tirare fuori roba del genere. Grandissimi.
Già prima del concerto all'interno dell'Estragon si respirava l'aria del grande evento, e l'impazienza di vederli entrare era palpabile. E poi sono arrivati, tra l'ilarità generale. Per rendere l'idea, uno di loro, per tratti somatici e stazza fisica, assomigliava in maniera inquietante al Barone Andrea Lo Cicero, il pilone della nazionale italiana di rugby, ma sfoderava una agghiacciante maglietta degli Iron Maiden. Quando l'ho visto neanche ci credevo. Un altro aveva addirittura una canotta Nike Air che nemmeno nel 1992, mentre quello che finiva per risultare il più decente del lotto sembrava Dj Jad degli Articolo 31 in versione pre-calvizie, ma aveva una camicia a fiori acquistata con ogni probabilità all'Uba Uba[*]. Complimenti per la scelta.
Considerazioni estetiche a parte, gli Hot Chip si sono presentati sul palco in cinque, armati di una chitarra, percussioni, drum machine e di un plotone di sintetizzatori e hanno dato vita ad un concerto estremamente fisico, che è sembrato un dj set per l'attitudine con cui hanno proposto i brani. Un unico flusso con rarissime pause per scambiarsi gli strumenti, strutturato con il chiaro intento di fare muovere il culo al pubblico, che ha prontamente risposto. Sembrava di essere in discoteca, la cassa incalzava e la gente ballava divertita. Io personalmente non riuscivo a stare fermo e ho sudato le proverbiali sette camicie, completamente assorbito dalla loro musica, per definire la quale potrebbe essere comodamente utilizzato il temine martellone, direttamente dal Deejay Time. Hanno proposto quasi per intero l'ultimo (e fantastico) The Warning, assieme ad alcuni brani del precedente Coming On Strong, all'inedita My Piano e ad una straniante cover di Temptation dei New Order, che è stata la vera chicca della serata ed ha fatto saltare definitivamente tutti gli schemi. E' stato molto bello per me sentirmi mentre la cantavo a squarciagola, come se fosse il 1996 e Trainspotting fosse uscito l'altro ieri. Probabilmente in quei frangenti avevo assunto sembianze mostruose, ma non importa. E' stato un bellissimo momento.
Il concerto è finito troppo presto, e ne avrei voluto ancora. Ma purtroppo non è stato possibile, e forse è stato meglio così, perché altrimenti il tutto avrebbe finito per perdere la sua carica di spontaneità. Il gioco è bello quando dura poco, tanto per usare la solita frase fatta.


Due salti in pista e poi a casa, giusto in tempo per affrontare la solita insonnia post concerto. Grande stanchezza ma orecchie che fischiano e non si riesce a dormire. Finisco per stazionare davanti alla tv in cerca di qualcosa che mi faccia addormentare. Ghezzi a Fuori Orario stavolta non offre nulla di particolarmente psicotropo, e allora faccio zapping e finisco su La 9, nota emittente del nord-est che una volta offriva esilaranti sexy show e ora ha ripiegato su Quiz Show, che come dice il nome è un quiz a premi con telefonate da casa. Estenuanti dirette che vanno avanti tutta la notte, in cui il pubblico da casa deve indovinare la parola giusta a partire da lettere sparse in disordine su uno schermo in studio. Un gioco in cui si vincono ricchi premi e per partecipare si deve telefonare e sperare di essere estratti, ma soprattutto si spendono 15 euro a chiamata e si acquisisce il diritto a ricevere loghi e suonerie sul cellulare. Le parole sono facili e banali ma la gente che telefona da casa non indovina mai, o al massimo indovina quando la posta in gioco è passata da 4000 euro ad una ricarica del cellulare. L'Italia è anche fatta di cose come questa.
Sono assai perplesso ma me la rido di gusto, e finalmente vado a letto soddisfatto. Ho appurato che Quiz Show è un programma chill out. Mai fare senza.

[*] Uba Uba: grande magazzino di abbigliamento in auge a Ferrara nella prima metà degli anni novanta, famoso per vendere a prezzi molto economici capi di dubbio gusto (e molto spesso di scarsa qualità), caratterizzati da colori sgargianti e dalle fantasie francamente improponibili. Finiti gli anni novanta, è finita anche l'epopea dell'Uba Uba, ed ora al suo posto sorge una sala Bingo. É il segno dei tempi.

13 commenti:

20nd ha detto...

Quiz Show My Drug

Firmato: Il cantante degli Hot Chip

(anche "Hot Chip Monday" sarebbe un gran nome x una band)

Anonimo ha detto...

L'Uba Uba c'era anche a Milano. Non so se esiste ancora. In realtà non ci sono mai andato ma vedevo sempre questo nome intrigante passando in tangenziale!

Anonimo ha detto...

1) No, oltre a pochissimi brani dei due album non hanno fatto neanche My Piano (peccato)

2) io invece non ho notato la maglietta degli Iron Maiden sul palco. Ma chi era a indossarla, quello alto e smilzo a sx oppure il cicciobombodeglihotchip?
Comunque niente a che vedere col personaggio mitico nel pubblico che sfoggiava una t-shirt dei BURZUM e sembrava comunque perfettamente a suo agio (apprezzo sempre l'apertura ai generi diversi)
Il tizio con la maglietta Uba-Uba comunque sembrava uscito da un film tipo American Pie, e aveva l'aria da nerd schizzatissimo!

3) mannaggia, anche stavolta non c'è stato modo di beccarsi. purtroppo io ho fissato di andare solo sabato pomeriggio (per caso sei lì martedì per i Built To Spill?)

4) Quiz Show: effettivamente ti ipnotizza, per quanto è ripetitivo e inconcepibile. A me piaceva la versione di qualche tempo fa, "Chi canta...?" (e ogni volta cambiava il pezzo italiano famosisissimo da indovinare).
Ne scrissi qui l'estate scorsa:
http://outsiders.splinder.com/post/9009183/%22Pronto%3F+Ciao%2C+sono+la+Finanza%21%22

Dopo un po' ti rendi conto che è una vera e propria truffa - evidentemente legale, visto che dopo un periodo di sospensione sono tornati. Quelli che chiamano chiaramente non sono VERI concorrenti/acquirenti di suonerie, ma loro dipendenti che fanno le voci diverse e cannano le risposte apposta. Così qualche gonzo che chiama davvero e acquista le fantastiche suonerie (senza mai andare in onda) c'è davvero.
L'Italia dell'ignoranza e dell'idiozia se le merita, le Vannemarchi.

Anonimo ha detto...

(la *camicia* Uba Uba)

20nd ha detto...

@ Disoder: Quaaaaanto sono ingenuooooooo

ç_________ç

Anonimo ha detto...

UBA UBA ANCHE A COLOGNO MONZESE (mi)!!!!!!
QUANTI RICORDI

Anonimo ha detto...

A me il disco degli Hot Chip piace molto, ma li trovo assolutamente inguardabili.
Pensa che uno dei miei compagni di viaggio a Glasto ha già deciso che venerdì sera non avrà dubbi tra Hot Chip su John Peel Stage e Arctic Monkeys sul Pyramid Stage. Neppure io :)

accento svedese ha detto...

@ zonda: penso che nel corso della loro vita gli Hot Chip di droga ne abbiano consumata una notevole quantità. E magari hanno pure guardato Quiz Show, da veri nerds. :D Tra l'altro mi pare che ci fosse un film che si chiamava Quiz Show... :)

@ felson: penso che fosse una catena, e quello di Ferrara già vedendolo da fuori sembrava scarso. Però c'è stato un periodo in cui ci andavano tutti gli adolescenti.

@ disorder: a questo punto rispondo per punti, così non perdo il filo del discorso.
1) io addirittura ho sentito che annunciavano My Piano, ma forse me la sono immaginata data l'euforia. Sui brani sono rimasto sul vago perchè ho stentato a riconoscerli. Magari è perchè hannno fatto parecchi inediti. Mi salvo in corner con questa scusa. :D

2) quello con la maglietta dei Maiden (che non recava scritte ma solo Eddie) era il cicciobombodeglihotchip, il sosia di Lo Cicero. Purtroppo non ho visto quello con la maglia di Burzum, ma avrei tanto voluto vederlo. Coraggioso. In ogni caso garantisco che non ero io. :D
Uba Uba secondo me c'era rimasto, come si suol dire. ;)

3) per me niente Built To Spill martedì, volevo andare ma ho preferito i Modest Mouse stasera. In ogni caso, prima o poi riusciremo a beccarci, e allora sarà festa! :D

4)non sapevo che ce ne fosse una versione anche con le canzoni, deve essere ancora peggio! è potenzialmente una truffa, ma io mi chiedo come possa esistere gente che crede ancora a queste cose e che sta alzata la notte per telefonare ad un quiz. Le finte risposte sono favolose, ma si sente subito che sono finte. Come non rendersene conto? :)

@ crossoverboy: anche lì da voi c'era? il negozio era fantastico, un tripudio di cattivo gusto. Però allora sembrava bello. Erano gli anni novanta, e facevamo quel cazzo che ci pareva. :D

@ onanrecords: diciamo che anche io sceglierei gli Arctic Monkeys, adducendo come scusa il fatto che gli Hot Chip li ho appena visti. ;) Dal vivo comunque sono spettacolari, peccato per la concomitanza perchè sarebbero da vedere.

20nd ha detto...

io = fesso

accento svedese ha detto...

Ma no dai... è solo che non conoscevi il programma!
Tra l'altro la vera perla è che sostituisce un sexy show, ma le conduttrici sono le stesse, riciclate per l'occasione... :D

20nd ha detto...

Ma pensa... ecco perche' hanno un fare cosi' troiesco...

Anonimo ha detto...

c'ero anch'io sabato.
condivido in pieno la domanda "come possono dei nerds tirare fuori roba del genere". nel mio post ho addirittura scritto che il cantante sembrava un impiegato delle poste :p

accento svedese ha detto...

@ zonda: hanno cambiato funzione, ma alcune caratteristiche di fondo sono rimaste. In ogni caso, continuano a sbagliare i congiuntivi. :D

@ kay: bellissima la definizione "impiegato delle poste". ;) non ci avevo pensato, come non riesco ancora (a distanza di giorni) a spiegare come facciano a fare roba del genere.