15 settembre 2011

BACK FROM THE GRAVE Special Edition: il ventennale dell'uscita di Nevermind dei Nirvana

Dunque, dove eravamo rimasti? A Kurt Cobain che si spara e alle miriadi di dischi postumi che sono usciti per celebrare il nome Nirvana. A Courtney Love che ha goduto di un effimero boom sul finire dei 90’s salvo poi trasformarsi in una mummia al botox e a Dave Grohl che si è rilanciato alla grande con i ganzissimi Foo Fighters ed è ancora sulla cresta dell’onda dopo quindici anni. A Krist Novoselic che tenta l’avventura Sweet 75 ma non replica il colpo riuscito a Grohl ed allora prova di buttarsi in politica con i Democratici. Ai tanti gruppi-clone che per un attimo ce l’hanno fatta (uno su tutti? I Bush) senza particolari meriti se non quello di una “somiglianza” ai limiti del plagio con il terzetto di Seattle e alle decine di dischi (e, più in generale, di gruppi musicali) che senza “Nevermind” non sarebbero mai nati o comunque non avrebbero mai goduto della stessa esposizione mediatica. All’impatto che questo disco ha avuto, continua ad avere ed avrà in futuro.

Ecco, visto che tutto è già scritto su “Nevermind” e non ho voglia di copiarlo solo perché è il ventennale della pubblicazione ed esce una super-ristampa megadeluxe, non spreco battute invano dicendo che l’album in questione è la summa perfetta di certo alternative rock (Pixies, Melvins, Flipper, Vaselines, l’eroina) e cristallina sensibilità pop ma proseguo indicendo seduta stante un concorso (anzi due) in cui non si vince nulla ma almeno si pensa: quale sarebbe stato il corso della musica moderna se “Nevermind” non fosse mai uscito? E quale sarebbe stato il corso della musica moderna se Kurt Cobain non si fosse mai ucciso? La prima domanda ha risposte troppo scontate e dunque non la prendiamo neanche in considerazione (anche perché vent’anni di gruppi tipo Guns n’Roses, Poison ed Ugly Kid Joe non riesco a reggerli neanche se provo ad immaginarli), procediamo allora con la seconda. Se Cobain non avesse premuto il grilletto i Nirvana sarebbero diventati una specie di R.E.M. con più dolore dentro, avrebbero fatto un altro paio di album senza mai cadere nel banale poi stop.

Dopo lo scioglimento Kurt Cobain non si sarebbe rivelato un Chris Cornell qualunque ma avrebbe intrapreso una non scontata carriera solista e sarebbe stato elevato al rango di grande cantautore, mentre i Foo Fighters avrebbero goduto di molta meno visibilità, avrebbero fatto alcuni buoni album senza essere troppo considerati e si sarebbero fermati lì. Krist Novoselic sarebbe diventato una sorta di icona liberal e sarebbe arrivato ad essere vice di Obama al posto di Biden, mentre non ci sarebbe stata nessuna reunion dei Nirvana, nessuna invasione ciclica di gruppi-clone dei Nirvana e nemmeno nessuna reunion ai limiti della necrofilia come quelle di (pesco a caso dal mazzo) Soundgarden, Smashing Pumpkins e Stone Temple Pilots. Probabilmente il mondo sarebbe anche un posto migliore dove vivere, ma quest’ultima affermazione purtroppo non sarei disposto a ripeterla sotto giuramento.

(IFB)

5 commenti:

manq ha detto...

Io sono convinto che se Cobain non si fosse sparato, oggi i nirvana sarebbero una cosa più a cavallo tra ciò che sono gli offspring o i green day, rispetto a ciò che sono i REM.
Secondo me sarebbero caduti nel banale (non sono uno di quelli che trova particolarmente varia la loro discografia, quindi amplificare tutto per ulteriori 20 anni mi fa quasi paura). Forse si sarebbero sciolti, forse no. Grohol sarebbe stato sicuramente meno libero di dare il suo contributo alla musica, mentre Novoselic avrebbe almeno qualcuno in grado di riconoscerlo per strada. Ah, Pat Smear forse ce l'avrebbe fatta.
La cosa peggiore è che avremmo potuto valutare se davvero nessuno dei milioni di cloni dei Nirvana sarebbe stato meglio. PErchè capita...

casadivetro ha detto...

Non credo proprio sarebbero diventati simili agli Offspring o ai Green Day, per niente.
Sono d'accordo con accento svedese: sì, si sarebbero avvicinati al pop dei Rem, che poi era uno dei gruppi preferiti di Cobain - si sente tanto nella struttura delle canzoni dei Nirvana.
Bello il tuo contributo a IFB, come sempre originale il punto di vista. Complimenti.

Anonimo ha detto...

Mi sarebbe piaciuto un'evoluzione a mo' dei Radiohead, un'album come Ok computer ma meno elettronico ma piu noise, poi come direzione spiazzante, una volta mollato il gruhllo, qualcosa tra il folk e la no wave.

manq ha detto...

grazie a dio s'è sparato, a sto punto. :)

accento svedese ha detto...

dico solo che nel pezzo ho scritto così, ma pensandoci meglio forse ha fatto bene a spararsi. Cobain si è consegnato alla storia ed ha evitato di fare la fine di Chris Cornell o di Billy Corgan, due veri dead men walking che provano ancora a fare musica in ricordo dei bei tempi che furono.