30 settembre 2011

I CAN’T REMEMBER, GIVE ME A REMINDER / I COLLECT, I REJECT MEMORABILIA... MEMORABILIA


Viviamo in tempi che fingono di essere moderni ma guardano al passato in maniera inquietante, talmente inquietante che in questi giorni i negozi di dischi sono invasi dalle ennesime ristampe dell'intera discografia dei Pink Floyd (sarà la quindicesima ristampa, è ora di finirla di spennare quei poveri riccardoni che ci credono ancora e continuano a comprarle ignorando il fatto che ne possiedono già parecchie altre copie) mentre Tv Sorrisi e Canzoni regala a dieci euro i dischi più recenti dei Pooh (le edicole sono invase da un cartonato in cui sembrano imbalsamati e soprattutto sono in tre. Stefano D'Orazio è stato cancellato con Photoshop perché è un fratello che ha tradito, comunisti di merda). Si sono i riformati Blink 182 escono con un disco nuovo di zecca che è sublime in maniera imbarazzante oppure a scelta imbarazzante in maniera sublime, i Linea 77 ristampano Ketchup Suicide in occasione del suo decennale (e Rockit lo mette in anteprima esclusiva streaming sulle sue pagine – come cazzo fanno a dire di avere l'esclusiva di un disco uscito dieci anni fa? Io all'epoca l'ho messo in download anteprima esclusiva su Audiogalaxy, eppure non sono mai andato a dirlo in giro per avere successo con le ragazze) con relativo tour celebrativo al quale io presenzierò sicuro come è sicura l'esistenza di dio (con la d minuscola perché non sto parlando di Ronnie James Dio), Pete Doherty suona in dicembre a Bologna (non si sa se sul palco ci sarà lui, la sua salma oppure un cartonato a dimensioni naturali) in un ipotetico tributo alla sua figura di rocker che se vuole ha ancora tanto da dire e Vasco Vaffanculo Rossi non canta più ma ha scelto Facebook per farci conoscere la sua opinione(!) sui grandi problemi del mondo(!!). Tutto molto bello, dunque. Tutto molto moderno – come dicono quei culattoni raccomandati che vanno ai concerti solo per scattare foto o girare filmati che poi non guarderanno mai perché una giornata dura solo ventiquattro ore ed almeno sette/otto devi passarle a dormire, cazzo. La vita vera è altro.

In compenso, in America si sta svolgendo il processo al medico di Michael Jackson e sono state finalmente mostrate le foto del suo cadavere (di Jacko, non del medico che comunque i fan accaniti della superstar americana vorrebbero morto). Repubblica le ha prontamente pubblicate ovviamente apponendo un disclaimer riguardante la loro presunta capacità di urtare la sensibilità del lettore, eppure io osservandole non ho provato alcun fastidio (non posso dire che ho riso, perché direi una bugia di quelle che hanno le gambe corte) ma sono diventato maggiormente consapevole di una fatto che in passato avevo solo potuto ipotizzare perché non esistevano prove scientifiche: Michael Jackson sembrava più vivo nelle foto in cui era morto che in quelle in cui era ancora vivo e vegeto. O, meglio, sembrava più vivo in quelle che in tutte le altre foto degli ultimi suoi dieci/dodici anni di vita – e da lì è facile arrivare a concludere che Michael Jackson è l'unico artista che è riuscito a fare dischi postumi anche quando era ancora in vita, un vero e proprio record difficile da battere. Certo, magari Michael Jackson sarà stato anche la persona più buona del mondo (non lo metto in dubbio), però nel giudicare la sua figura, la figura del suo management e la sua musica degli ultimi dieci/dodici anni bisogna tenere conto anche di questo piccolo ma importante particolare. La potenza è nulla senza il controllo, diceva Tronchetti Provera – ed aveva ragione.

Concludiamo alla grande con Silvio Berlusconi che compie 78 anni (o 76? 77? 75? 82? Blink 182? 69? 90°? Il Viagra?) e li ha festeggiati alla grande dicendo che lui come i miti non ha età. Non male per uno che con tutti i problemi che affliggono l'Italia attualmente trova il tempo di dedicare un'ora e mezza del proprio prezioso tempo ad incontrare Sabina Began. Non male per le foto che sono recentemente uscite recentemente in cui Berlusconi è ritratto insieme a Sabina Began e a George Clooney in occasione di una cena elegante nella quale sicuramente si parlava del Darfur, immagini che hanno la stessa potenza mediatica delle foto del cadavere del povero Michael Jackson perché in un colpo solo demoliscono l'ottima reputazione goduta dal superliberal George Clooney agli occhi di certa sinistra salottiera italiana che perde sempre le elezioni (anche quelle di condominio, anche quando gareggia da sola) e mostrano un Silvio Berlusconi che sembra più vivo adesso di quando venti e passa anni fa il suo Milan batteva il comunismo vincendo la Coppa dei Campioni in finale contro la Steaua Bucarest.


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