Sufjan Stevens era alla prima volta assoluta in Italia, e probabilmente è sbarcato con un'astronave.
Lo show è stato di gran classe, ed un giorno o l'altro verrà utilizzato come termine di paragone quando si tratterà di spiegare alla gente cosa sono il divertimento e la grande musica pop di qualità.
Lo show introduttivo di DM Stith è stato adeguato.
Sufjan dal vivo ha un suono che una volta uscito dalle casse a tratti diventa palpabile e pare quasi volerti avvolgere in tutta la sua barocca maestosità.
Trovate sceniche da Carnevale di Rio, visuals pazzeschi, grandi canzoni, fanciullesca innocenza: se solo lo volesse potrebbe trasformarsi in un divo pop, ma teniamocelo così che è pure meglio.
Peter Gabriel.
Riesce a far suonare incredibilmente bene un album (a mio parere) non sempre del tutto a fuoco come The Age Of Adz fino a renderlo un'opera assolutamente coinvolgente ed imprescindibile, e fa i recuperi giusti dagli album precedenti. Bravo.
La sua tenuta scenica è di quelle che potenzialmente potrebbero rendere ridicolo qualsiasi essere umano, ed il gruppo che lo accompagna è adeguato alla portata della sua proposta musicale.
C'è caldo, c'è il tutto esaurito, c'è chi troverà qualcosa da ridire ma alla fine si esce col sorriso sulle labbra. Grazie ai ragazzi di Ferrara Sotto Le Stelle che sono riusciti a donarci un live del genere.
Attendiamo fiduciosi le prossime puntate. Mi sa che ci sarà da divertirsi.
(foto a cura di Luca Gavagna - Le Immagini)
3 commenti:
genio
Pelle d'oca rileggendo queste cose. Al primavera è stato qualcosa di grandioso: corpo incollato alla poltrona, bocca aperta ed occhi increduli. Immenso spettacolo quello di Sufjan!!!
C'ero anch'io a quel concerto! Sufjan è stato grandissimo! sono d'accordo con tutto quello che hai scritto! ;)
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