Per quanto mi riguarda, Berlusconi può dire quello che vuole tanto resta sempre un vecchio di settantasei (o settantaquattro? Non ho nemmeno voglia di verificare in rete la sua vera età, e poi tanto alle signore l'età non si chiede mai e dunque non la cerco) anni che crede di essere un trentacinquenne ed è guidato da svariati complessi d'inferiorità (dovuti tra le altre cose a bassa altezza, invecchiamento, invidia del pene dei comunisti, figli neri di Franco Baresi, perdita dei capelli, ossessione da potere, ossessione per la figa, ossessione per la figura di Rosy Bindi, ossessione per il denaro, ossessione per la madre, lingue felpate, miraggi) che ne condizionano in maniera inequivocabile l'operato (sia nel campo politico che nella vita di tutti i giorni, sempre ammesso che nel suo caso sia possibile separare questi due aspetti) e che da parecchio tempo a questa parte mi portano a non prendere più in considerazione quanto lui va dicendo in giro. Rileggendo ciò che ho appena scritto non capisco nulla, ma probabilmente con una frase del genere ho voluto dire che non me ne frega un cazzo di quello che dice Berlusconi in tv. Vivo bene lo stesso anche senza ascoltarlo più quando dice certe cose, e probabilmente vive alla grande anche lui che alimenta la sua genialità con i vizi come Maradona e Michael Jackson (cit. il grandissimo Attila Csihar Sallusti, che in un intervista a Vanity Fair gli ha praticamente dato del cocainomane e del pedofilo. La sinistra che si indigna per le esternazioni fuori controllo di Berlusconi non avrebbe saputo fare di meglio, anche se ultimamente tra i lettori che commentano gli articoli di Repubblica qualche elettore di sinistra sta uscendo allo scoperto e lo definisce malato mentale. I vertici dei partiti di centrosinistra hanno tutto da imparare). Non lo voto che non mi rappresenta, ma non vado di certo in giro ad insultare quei minus habens che vivono la vita incollati allo schermo televisivo, credono ai suoi vaneggiamenti in favor di telecamera e lo votano regolarmente, salvo poi lamentarsi per come vanno le cose in Italia. È la democrazia, è la cosa più bella che ci sia ed è giusto che il mio voto conti come quello di un pezzente che vorrebbe una vita migliore e vota Berlusconi perché così diminuisce il carico fiscale, migliora la qualità della vita, i negri e gli zingari se ne tornano a casa loro ed il Milan compra quel gran pezzo di figo di Cristiano Ronaldo (che per me è pure ricchione anche se sta insieme ad una supermodella, ma non diciamolo a Giovanardi sennò si incazza e lo fa tornare al Real Madrid).
E comunque Berlusconi è simpatico. Quando parla di Milano islamica non si riferisce di certo ai baciamano che faceva Gheddafi, quando parla di comunisti e centri sociali non si riferisce di certo a Putin e a Lukashenko, quando parla di zingari non si riferisce di certo a Bossi e agli altri pezzi grossi della Lega che ai bei tempi volavano a Belgrado ad incontrare il criminale di guerra Milosevic. Berlusconi non parla mai a vanvera, ma nel dubbio io non lo ascolto più.
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