22 dicembre 2010

TU ERI NERO ORA SEI PIÙ BIANCO DI ME: il bilancio di questo 2010

Sta per finire anche questo 2010 – un anno che pareva interminabile – e come ogni anno è tempo di bilanci. Tanto per dire, Michael Jackson è morto da un anno e mezzo e sembrano passati quarant'anni, però intanto se ne è uscito di recente con un disco nuovo, una specie di Frankenstein (o di Frankenchrist) creato in laboratorio prelevando campioni da suoi vecchi brani ed adattandoli a basi musicali che vogliono disperatamente suonare attuali ma probabilmente non ce la fanno perché sono morte anch'esse. Non ho nemmeno voluto fare la fatica di scaricarlo, mi basta sapere che c'è quell'altro morto vivente di 50 Cent tra gli ospiti, mi basta leggere recensioni con commenti del tipo “un disco fantastico, sì fantastico come avere il buco del culo sotto al mento” e ridere tantissimo, mi basta vedere una copertina che è la più brutta di sempre (gli occhi di Maicol Gecson come quelli della Gioconda che seguono il malcapitato si trova a guardare quella terribile accozzaglia di immagini photoshoppate a caso). La notte fatico ad addormentarmi perché ho il terrore di sognarla.

Poveraccio Jackson, se non fosse già morto si suiciderebbe al solo pensiero di essere diventato protagonista di copertine del genere e di schifose operazioni commerciali del genere. Oltretutto ad un certo punto della sua vita credeva di essere Cristo (anzi no cristo, scriviamolo con la minuscola che tanto non siamo certi che sia esistito davvero)(in compenso è esistito Frankenchrist, ed era pure un gran disco dei Dead Kennedys) e si è pure beccato una clamorosa invasione di palco da parte di quel fuoriclasse di Jarvis Cocker dei Pulp ai Brit Awards del 1996. Copiaincollo alla rinfusa da Wikipedia: “Ai Brit Awards del 1996 Jackson eseguì il brano Earth Song vestito di bianco e circondato da suoi giovani ammiratori e da un finto rabbino. Il cantante si ispirò ad alcune movenze di Cristo, sollevato nell'aria da una gru e con i capelli mossi da un ventilatore. Jarvis Cocker dei Pulp e il suo amico Peter Mansell invasero però il luogo dell'esibizione: Cocker saltò per la sala, tentò di esporre il suo fondoschiena, ballò e assediò il palco. In risposta ai media che ripresero i suoi gesti, Cocker disse: «Ho voluto fare tutto ciò per protestare contro Michael Jackson, per come si ritenga una figura simile a Cristo, addirittura con poteri guaritori… ho corso per il concerto e mi sono messo in mostra… molti altri avrebbero avuto il coraggio di fare la stessa cosa, al mio posto.»” Che figata. Roba da ridere tantissimo, roba per cui vale la pena andare l'anno prossimo al Primavera solo per rivedere la reunion dei Pulp. Il filmato dell'invasione di palco ovviamente è presente su YouTube, e da quando Mediaset ha intimato di rimuovere il filmato di Gianluca Grignani al Festivalbar 1995 è diventato di diritto il più bello di sempre. Almeno fino a quando Maicol Gecson in un modo o nell'altro lo farà rimuovere.



Via con la consueta classifica di fine anno, che tanto la fanno tutti ed allora la faccio anch'io.

In panchina (ma di poco, perché son disconi che per un soffio restano fuori):

Les Savy Fav – Root For Ruin

Chemical Brothers - Further

Arcade Fire – The Suburbs

MGMT – Congratulations

!!! - Strange Weather, Isn't It?


La classifica è questa (è stata dura scegliere, ma alla fine ci son riuscito):

#10 Far – At Night We Live un ritorno commovente. Suonano emo come si suonava dieci, dodici anni fa (quando eravamo molto giovani e ci credevamo davvero). La voce di Jonah Matranga commuove ora come allora.

#9 Hot Chip – One Life Stand hanno raggiunto livelli di eccellenza pop. Questo disco sta a loro più o meno come Technique sta ai New Order, ed è un disco di canzoni – il che non è poco.

#8 Klaxons – Surfing The Void un disco che verrà capito fra qualche anno. Nessuno si sarebbe aspettato un passo del genere da loro, nemmeno i più ottimisti. Orecchiabile e nello stesso tempo sperimentale, è lo stato dell'arte di tre ragazzi che hanno parecchie idee ed hanno imparato a metterle nero su bianco in maniera personale e concreta.

#7 Take That – Progress che ritorno quello di Robbie Williams! Sembrano gli Zoot Woman (ed infatti il produttore è Stuart Price degli Zoot Woman) solo che i soliti snob che impazziscono per band pseudo-indie vestite tutte uguali non li apprezzeranno perché sono i Take That. Un grande disco pop – di quelli che è un piacere ascoltarli.

#6 Janelle Monàe – ArchAndroid un disco pop che sembra venire dal 2030, invece è il 2010 ed è terribilmente reale questa Beyoncé che piace anche agli indie snob.

#5 Ok Go – Of The Blue Colour Of The Sky sembravano solo dei coglioni che girano video virali sul tapis roulant, ma a dispetto di tutto e tutti hanno dimostrato che si può unire Prince alla psichedelia.

#4 Crookers – Tons Of Friends perfetto disco da party. Sono due, sono italiani ma non sembra, fanno muovere il culo e fanno ballare con roba che sembra ignorante ma non lo è. Cosa volere di più dalla vita?

#3 Buzz Aldrin – s/t un magma sonoro che ti avvolge e ti porta lontano. Lo ascolti e quando finisce vorresti subito ricominciare. Tipo i Velvet Underground in chiave post punk, una cosa che sembra un miracolo invece è realtà.

#2 Dargen D'Amico – D' pt. 1 & 2 un poeta più che un rapper, uno che ha tante cose da dire e le dice in maniera unica. Il Maurizio Milani dell'electro hip hop? Io dico di sì.

#1 Caribou – Swim prendi i Primal Scream di Screamadelica, rendili un tantino più sperimentali, aggiungi una delicatissima voce post-folk ed il gioco è fatto. Disco dell'anno anche solo per il fatto che Caribou porta avanti questo discorso da una decina di anni e solo adesso stanno iniziando a considerarlo.


È tempo di andare a vivere.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Questo articolo, per restare in tema con l'autore, fà veramente cagare.

Cannibal Kid ha detto...

io il disco di maicol gecson ahimé l'ho ascoltato.. davvero atroce, hai fatto bene a risparmiartelo

quanto alla classifica, arcade fire scandalosamente fuori dalla top 10?!

caribou mi piace musicalmente, ma la vocina alla hot chip alla lunga è un po' monotona. ok go per me ko. take that ritorno valido ma non eccelso, tutto il resto buono con preferenza personale per janelle!

Anonimo ha detto...

intanto è meglio la mia di classifica e poi come cazzo sei messo?!? metti in panchina gli Arcade e in classifica i Take That?!? sono d'accordo con l'altro "anonimo" il tuo articolo e la tua classifica fan veramente cagare. e se ti incontro al concerto dei Subsonica spero che Boosta riesca ancora a ballare e magari ti dia un calcio in culo!!!

accento svedese ha detto...

@ anonimo1: ti ringrazio. Lo prendo come un complimento, davvero.

@ cannibal kid: arcade fire fuori perché il disco è inferiore agli altri due e perché è fatto di canzoni che suonano meglio dal vivo. ;) Il disco di Maicol non lo ascolterei nemmeno sotto tortura, per il resto è solo questione di gusti ed emozioni.

@ anonimo2: lo spero anche io. Sarebbe un onore esser presi a calci in culo da Boosta. Anche nel tuo caso il far cagare lo prendo come un complimento.

Anonimo ha detto...

6 un poveraccio perché sfotti Mickail Jeckson ke è morto.. come ti permetti???? fatti una sega invece di scrivere queste cazzate

accento svedese ha detto...

Non sapevo che Michael Jackson fosse russo e si chiamasse Mickail Jeckson. Ti ringrazio per avermelo insegnato.

Anonimo ha detto...

bene allora visto che per te sono tutti complimenti spero davvero di incontrarti al concerto dei Subsonica, così ti dico dal vivo che di musica non capisci una mazza, dirò a Babbo Natale di portarti qualche cd furbo!

Anonimo ha detto...

sei un fascista, ecco cosa sei

Anonimo ha detto...

sei un'anguria,ecco cosa sei

Giacomo

accento svedese ha detto...

Non capisco nulla di musica, mi piacciono molto le angurie e non sono fascista.

Anonimo ha detto...

no, dai qualcosa di musica capisci, sei anche simpatico eh, rimane il fatto che 2 calci in culo te li darei volentieri però è anche vero che mi piacerebbe conoscerti per approfondire il discorso musica e darti i 2 calci!!!! p.s. siamo 2 anonimi diversi! ciao!