Vladimir Luxuria ha vinto L'Isola dei Famosi, e su questo non ci piove.
Come non ci piove sul fatto che Liberazione sia salita subito sul carro del vincitore mettendo una sua foto in prima pagina e sparando qualcosa del tipo “Vladimir Luxuria come Obama”, o giù di lì. La stessa Liberazione che all'inizio si scandalizzava per la partecipazione di Vladimir ad un reality ora trasforma lo stesso reality in una battaglia per i diritti civili e lancia addirittura una serie speciale di magliette in onore di Obama e Luxuria.
Ma in fondo le ultime vicende di Rifondazione Comunista sono esse stesse un reality show, e allora perché non provarci fino in fondo cercando di garantire al partito la sopravvivenza colonizzando i programmi tv più dozzinali? Già mi vedo Fausto Bertinotti opinionista al Processo del Lunedì (ma qui c'è già Capezzone, ed è molto dura conquistare la scena) oppure voce fuori campo a Lucignolo (più probabile, viste le tendenze modaiole del personaggio), Gennaro Migliore che canta ad X-Factor e Paolo Ferrero concorrente a L'Eredità. Basta solo crederci, basta solo provarci. Si può fare.
In fondo se Fausto Raciti è riuscito a vincere con percentuali bulgare le primarie dei Giovani Democratici - una strana competizione ove a Milano hanno votato solo 900 persone, a Catania (città natale di Raciti) 5000 persone e a Cosenza addirittura 10000 persone, tutte corse in massa a votare Raciti che a questo punto con numeri del genere avrebbe potuto direttamente candidarsi alle elezioni europee prossime venture – chiunque ce la può fare, anche Rifondazione.
In fondo, come dicevano i Pitboss 2000, Everyone's a Winner anche se quando senti dire che Raciti è il nuovo D'Alema ti vien voglia di scappare dall'Italia senza nemmeno chiederti cos'hai fatto di tanto male per meritare tutto ciò.
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