04 novembre 2008

TORNA A CASA MARIO

Solidarietà a Paolo Guzzanti, un uomo talmente colto ed intelligente da capire solo ora che il Popolo della Libertà si chiama così perché lascia massima libertà di pensiero ed opinione a tutti gli aderenti, nessuno escluso. I soliti comunistelli che lo credevano un partito di ispirazione maoista possono stare tranquilli: in quel partito vige la meritocrazia e i/le migliori fanno strada per i loro meriti sul campo, mica per le conoscenze che contano. Ed anche lui come tutti ha la sua libertà: libertà di fare la parte della voce fuori dal coro, quello che dice le cose scomodo che tutti sanno ma non osano dire, il bastian contrario perseguitato da tutti che però se ne sta comodamente seduto in Senato su una poltrona targata PdL senza nemmeno lontanamente pensare alle dimissioni da quel partito che, a suo dire, lo osteggia in tutti i modi. La diatriba Paolo Guzzanti-Mara Carfagna ha ormai raggiunto toni da operetta. Lui l'ha definita “calendarista delle opportunità”, nominata con “nomina di scambio” nonostante la sua “intelligenza politica nulla”: parole pesanti come macigni, che gli sono ovviamente valse una querela per diffamazione da parte del Ministro Carfagna. Tutto grasso che cola per l'immarcescibile Senator Mitrokhin. Infatti, quasi sicuramente Guzzanti andrà a far compagnia a sua figlia Sabina, che forte dell'accusa di vilipendio ad un capo di stato estero sta girando l'Italia con uno spettacolo teatrale, ovviamente chiamato Vilipendio tanto per far cassa che più cassa non si può. Ovviamente scherzo, ma neanche troppo visti i personaggi che interpretano questo brutto film.
Ed in tutto questo bailamme di querele, vittimismi, ribellioni a buon mercato, chitarre distorte e basso che pompa, che fine ha fatto Mario Scaramella? È ancora moribondo in ospedale o ce lo siamo tutti solo immaginato? È sparito, comincio un po' a preoccuparmi.

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