04 novembre 2008

PORTAME AR MARE, DOVE TE PARE, TANTO SPACCO UGUALE

La pizza con le patatine fritte è una forzatura, ma ciò non vuol dire che non sia uno delle forme di piacere più alte che possano capitare sulla strada di un uomo nel pieno del suo vigore giovanile. In teoria, una persona normale per evitare l'overdose di grassi&carboidrati dovrebbe mangiare o la pizza o le patatine (e mai tutte e due le cose contemporaneamente), però l'occasione fa l'uomo ladro, nessuno è in grado di resistere alle tentazioni e si finisce per esagerare ordinando tale prelibatezza. Si fatica ad arrivare in fondo, ma non si riesce a smettere e si finisce per terminarla, desiderando subito di ricominciare daccapo (ovviamente se non si stramazza al suolo prima). Tutto questo per dire che spesso le cose più eccessive e fuori dagli schemi richiedono maggior impegno fisico e mentale, però poi sanno sempre regalare le loro belle soddisfazioni.
Prendiamo un disco come Take Me To The Sea dei Jaguar Love, nuovo progetto di Johnny Whitney, l'ex Farinelli dei Blood Brothers che ha deciso di prendersi una vacanza definitiva dalla ormai disciolta ex band ed assieme ad un manipolo di reduci della scena post-hardcore statunitense si è lanciato in un'avventura a metà strada tra l'hard rock, i Roxy Music, degli ipotetici e meno onanisti Mars Volta, il down da morfina e i T-Rex di Marc Bolan. In poche parole, un mix di gocce nella cedrata, una mistura che potenzialmente stroncherebbe anche un ascoltatore con lo stomaco a prova di bomba, un'arma letale che invece si rivela un disco della madonna che vorresti non finisse mai. Mentre lo ascolti ti senti un tantino a disagio per te stesso che presti orecchio a roba del genere ma soprattutto stai male per Johnny Whitney che ha perso il senso del pudore, vorresti farlo smettere di rovinarsi così le corde vocali, ti chiedi come è possibile che un uomo ed il suo gruppo scelgano sempre la soluzione musicale più kitsch tra le tante disponibili, pensi di mandarli a cagare e spegnere tutto, però poi continui ad ascoltare con gusto e quando finisce il disco vorresti che ricominciasse senza nemmeno dover premere il tasto play. Un disco che come la pizza con le patatine fritte potrebbe piacere a tutti, perfino al mio opinion leader Nando Adornato.
Va da sé che se qualcuno non li porta a breve termine i Jaguar Love a suonare in Italia io mi trasformo nell'infiltrato di Blocco Studentesco.



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