17 luglio 2007

SIGNORA CAMBIEREBBE IL SUO FUSTINO CON DUE DI QUESTI?

A me piace parecchio ad andare ai concerti a scatola chiusa proprio perchè alla fine sono quelli che riservano le soprese migliori. Non c'è niente di meglio che non conoscere per nulla un gruppo, sentirlo, e alla fine rimanerne piacevolmente stupiti. E' appagante.

Prendiamo i Tinariwen. Non li avevo mai ascoltati e li conoscevo solo per sentito dire. Li ho visti ieri sera in concerto e mi hanno lasciato praticamente a bocca aperta. Un gruppo di tuareg del Mali che decide di darsi al rock, con risultati impeccabili. Roba assolutamente narcotizzante ma con parecchio groove, che suona come una versione arab folk dei Primus. Ma forse è solo un'impressione data dalla mia totale mancanza di conoscenza del genere da loro praticato.

Ma tant'è che il concerto non ha avuto una sbavatura. Due ore di durata che sono trascorse in un attimo, e alla fine ce ne sarebbe voluto ancora. Perfetto dall'inizio alla fine, e molto coinvolgente. Pensavo fosse roba da radical chic o, al contrario, roba da lettori XL, ma sono uscito totalmente soddisfatto. Approfondirò con molto piacere.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo, vedendo i cartelloni a Ferrara volevo consigliarteli, poi mi è scappato.

Sono una bomba i Tinariwen. E lo dice uno che con la World Music ha un rapporto impossibile.

I lettori di XL? Esistono?

20nd ha detto...

Stavo per chiederti cos'era il "Darsi Rock". Ok. Ora ci sono.

Manq ha detto...

"una versione arab folk dei Primus"
Dio mio.

Anonimo ha detto...

Da domani a Italia Wave potrò finalmente fare come i blogger fighi, cioè esser costretto a scegliere tra più palchi di un festival. Questi Tinariwen mi incuriosiscono: giovedì suoanno sul Global Stage e si sovrappongono per la prima parte alle CSS e per la seconda a Mika. Quindi almeno la seconda parte la vedrò di sicuro :)

Anonimo ha detto...

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo!! Dovevo fare il tris nella piazza coi ciottoli... Acc..dannaz..malediz...

accento svedese ha detto...

@ onanrecords: hai detto bene, sono veramente una bomba. Non me li sono persi, ed ho scoperto un grandissimo gruppo. Roba per cui Damon Albarn è impazzito.
Credo che non esistano lettori di XL. Penso che tutti lo sfoglino e basta. Ma poi XL è roba da radical chic? :D

@ zonda: prova ad ascoltarli, ne vale la pena. Il darsi rock poteva essere uno stupendo errore di battitura. ;)

@ manq: l'andamento sincopato era lo stesso, e a volte pure le chitarre. Mi sembrava di vedere il fantasma di Larry Lalonde sul palco. :D

@ disorder: ti invidio parecchio. Avrei voluto venire solo per i !!! ma non riesco causa lavoro. Non perderti i Tinariwen per nulla al mondo. Tra CSS e Tinariwen scegli i Tinariwen. Vedi di perderti Mika, invece.
Mi aspetto un grande report sull'evento. ;)

@ c. : ne sarebbe valsa la pena, anche se poi i piedi ne avrebbero risentito. ;)

Anonimo ha detto...

a proposito di concerti sul mio blog c'e' una data (settembre) che sicuramente ti interessa ;-)

quanto ai tinariwen non li conosco, ma mi hai messo curiosita'! approfondiro'

accento svedese ha detto...

Approfondisci, mi raccomando. ;)
La data che hai segnalato mi ha provocato intensa commozione. Anni interi di adolescenza che si materializzano di nuovo, come se nulla fosse.

giac ha detto...

si è vero, anch'io son rimasto piacevolmente stupito. c'ero andato incuriosito da gente che ha messo su il gruppo in un campo di ribelli organizzato da Gheddafi e invece alla fine anche la resa era notevolissima.
Voglio dire, la e mi con sempre lo stesso ritmo (solo un po' piu' o un po' meno veloce) ma in realtà funzionavano tantissimo!
Solo una cosa: penso che se gli dici che cantano in arabo si offendano parecchio, soprattutto in questo periodo di rinascita berbera.

accento svedese ha detto...

Stesso ritmo e stesse cose, ma la forza era quella. Forse se avessero variato l'effetto non sarebbe stato lo stesso. Non è facile fare roba del genere e coinvolgere così la gente.
Sulla definizione arab folk mi sapevo di aver fatto una semplificazione (nonchè una generalizzazione) tipica di chi non è ben preparato, ma mi piaceva e l'ho scritta. Spero che non se la prendano. Eventualmente mi scuso con i Tinariwen. :D

giac ha detto...

non c'è bisogno di scusarsi, anzi ad essere precisi penso che ormai sia considerato offensivo anche dire berbero, come ho fatto io. in pratica non se ne esce piu' se ci si infila nel politically correct.

comunque hai ragione, era interessante perchè sembrava piacessero ad un pubblico veramente ampio, non solo a frikkettoni e africanisti vari.
L'unica critica l'ho sentita da un amico bluesman che li ha trovati troppo Eric Clapton per venire dal deserto, ma non concordo.
In definitiva avevano proprio un bell'impatto, l'unica assurdità credo sia stato riempire la piazza di sedie (tra l'altro sarebbe ora di cambiarle perchè lo schienale non regge piu' e ti senti in sdraio) invece di lasciare muovere e ballare.

accento svedese ha detto...

Quelle sedie sono distrutte, sono le stesse da anni e oltretutto trovo che favoriscano il sonno, non so perchè. :D Era un concerto da seguire in piedi, così seduti ci si gustava meno l'atmosfera. Poi c'erano i soliti fenomeni in piedi che ballavano fuori tempo e si perdeva la visuale ottimale. :D
Troppo Clapton mi mancava, ma io ci ho sentito i Primus e tutto è possibile. :D