26 luglio 2007

IT'S MURDER ON THE DANCEFLOOR / BUT YOU BETTER NOT KILL THE GROOVE



Dopo un concerto del genere si esce stremati. Personalmente mi ha prosciugato a livello emotivo. Troppe sensazioni contrastanti, e troppe da vivere tutte in un colpo. Ma gli Xiu Xiu sono così, non si scappa.
Io li ho sentiti sempre e solo su disco, e mi sono sempre chiesto come avrebbero fatto a riproporre la loro cosa dal vivo. Bene, ieri sera ho avuto la prova che è possibile riuscirci ed è possibile renderla addirittura meglio che su disco. E senza usare plotoni di laptop, ma solo ed esclusivamente strumentazione analogica. Un concerto assolutamente perfetto, completo, in cui c'è stato tutto: gioia, dolore, rabbia, amore, ilarità, caos, tranquillità. E anche silenzio, che nelle canzoni degli Xiu Xiu è un elemento basilare. Riescono infatti ad utilizzare il silenzio come strumento per creare ancora più tensione, ed ascoltarli diventa come spiare qualcosa di proibito attraverso una porta socchiusa. C'è la paura di essere scoperti, ma la tentazione è forte e non si riesce a stare senza.
Sul palco erano in tre ma sembravano in trenta. Strumentazione minimal per un'esibizione potentissima, della perfetta durata di un'ora. Di più non si poteva fare. O forse non valeva la pena di fare, si correva il rischio di rovinare tutto. Jamie Stewart ha dato tutto, Carelee McElroy barcollava ed era vestita come neanche al campeggio d'estate, Ches Smith è un percussionista eccezionale. Gli Xiu Xiu sono un segreto ben custodito.
C'era tanta gente, ma quasi tutti venivano da fuori Ferrara. I ferraresi come ogni mercoledì sera erano in piazza a passeggiare. L'importante è rispettare la tradizione.

6 commenti:

20nd ha detto...

A te l'inverno 2001/2002 ti ha fatto male la radio XD

Anonimo ha detto...

Non li conoscevo, li ho trovati molto... "cerebrali". Direi che a Ferrarasottolestelle, un pò di ferraresi si sono visti per i Negramaro, già meno per i Verdena. Poi il vuoto. Quasi "rassicurante", il pubblico ferrarese, nel rispettare le previsioni.

putrescente adolescente ha detto...

Sono d'accordo con te... io li ho visti a Pordenone un tre anni fa e ricordo che rimasi molto impressionato dalla "sofferenza" di Stewart. Sembrava dover "esplodere" da un momento all'altro... e in effetti a metà concerto rivolse un agghiacciante insultò ad uno yankee presente tra il pubblico, reo di aver gridato qualcosa del tipo: "Hey guys, I wanna hear some rock music!". Che aggiungere?
Bravi!

accento svedese ha detto...

@ zonda: mi ha fatto molto male! I risultati sono questi... :D

@ attimo: cerebrali è una definizione ottima, vorrei averla usata io nel post! ;) Il pubblico ferrarese è rassicurante, e ama essere rassicurato andando a vedere solo quello che conosce già. Tipo Verdena e Negramaro.
Poi il vuoto.

@ alessandro: Stewart è uno che soffre perchè ci crede tantissimo. Ho temuto che svenisse, sudava un sacco e ogni tanto beveva un qualcosa di molto strano. Non oso immaginare cosa fosse. :D
Bello l'aneddoto dello yankee. :D
Un grande gruppo.

20nd ha detto...

E' stato un inverno magico. Ho conosciuto ragazze incredibili a cui ho associato indelebilmente quelle canzoni. (tipo UNA)

accento svedese ha detto...

Grande annata, anche a livello musicale. Pop compreso. ;)