14 agosto 2011

TRENITALIA SOLO MUSICA ITALIANA



La figata di Trenitalia è che quando sali su un qualsiasi treno d'estate non sai mai se rischierai la liquefazione perché l'aria condizionata non funziona ed il vagone è rimasto fermo al sole per una giornata oppure rischierai il congelamento perché l'aria condizionata è sparata a manetta tipo Polo Nord (Polo Sud no, perché dire Polo Sud sarebbe esagerato e poi siamo in Padania e dunque la parola Sud non si può dire) e non è possibile alzarla di qualche grado perché ci sono solo due settaggi possibili: acceso e spento.

Sali sul treno e l'unica cosa che sai è che sfidi la sorte. Se poi ci metti la possibilità che di fronte a te si sieda qualcuno che puzza di sudore, o che prova a scambiare due chiacchiere su argomenti a caso, o che è parecchio corpulento (non dico ciccione perché sono sempre per il politicamente corretto, io) e ti toglie lo spazio vitale perché occupa anche il tuo spazio o magari tutte queste cose messe insieme ne vien fuori un quadretto talmente idilliaco che vien voglia di scappare dall'Italia o al limite smettere di pagare le tasse per finanziare un servizio che funziona malissimo nonostante (o forse per) le solite privatizzazioni all'italiana (cioè, finte privatizzazioni alle cozze e vongole).

Ma rimaniamo qui a lottare, perché il nostro posto è qua e poi andare in giro dicendo che bisogna fuggire dall'Italia è per persone con i pantaloni a righe, i dread, la canotta, le ciabatte Birkenstock ai piedi, Il Fatto Quotidiano brandito come un'ascia per colpire un immaginario nemico che in realtà non ti sente anche se finge benissimo di farlo.

2 commenti:

Marta ha detto...

Un pò più di punteggiatura renderebbero la comprensione decisamente migliore.

accento svedese ha detto...

Pò scritto correttamente (e cioè po', con apostrofo e senza accento) renderebbe la comprensione decisamente migliore. ;)