È favoloso entrare in una qualsiasi libreria ed accorgersi che nel reparto musica son spuntati come funghi libri che parlano di Amy Winehouse. Ormai si trova di tutto, dalle ristampe di vecchi libri opportunamente aggiornati a cadavere ancora caldo fino agli instant books scritti con i piedi per battere gli altri sul tempo e vendere qualche copia in più prima che la gente si scordi di Amy Winehouse (cosa che – ad occhio e croce – avverrà presto: son passati due anni dalla morte di Michael Jackson ed in occasione dell'anniversario nessuno in televisione se n'è ricordato, figuriamoci lei che era già scomparsa da un paio di anni e francamente in confronto al re del pop non era nessuno). È semplicemente scandaloso che gli editori ed i rivenditori si stiano comportando così, e meno male che qualcuno ha raschiato la parte buona del barile si è ricordato di recuperare il favoloso Su e giù con Amy Winehouse di Pete Fruit, altrimenti ci sarebbe stato veramente da impazzire di fronte a questa autentica operazione di necrofilia (tra l'altro, è già in programma un album tributo ad Amy Winehouse. Uscirà a Natale, ci sarà il fior fiore del pop femminile britannico e ci sarà pure la nostra Giusy Ferreri, opportunamente imbottita di pillole per riuscire ad emulare in tutto e per tutto le ardite performance vocali della scomparsa artista inglese. Non vedo proprio l'ora di scaricarlo).
E a proposito di necrofilia e profanazione tombe, favoloso l'editoriale di Francesco Alberoni[*] sulla droga nel mondo nella musica uscito un paio di giorni fa. Una intro che quando l'ho letta mi è venuta voglia di andare in farmacia a comprare del crack (“Dopo la morte di Amy Winehouse ho ricevuto molte telefonate di persone addolorate che mi chiedevano perché tanti cantanti muoiano così giovani di droga.” - 1, 2. 3, via: ahahahahahha hahahaha hahahahah hahahaha hahahahaha hahahahahhhhahahahahahahahahahaahah hahahahaha) e poi un elenco di grandi rockstar morte a causa della droga in cui compare addirittura Adam Goldstein, il dj dei Crazy Town che io credevo morto nell'incidente aereo in cui Travis Barker dei Blink 182 (pardon, dei Suicide Machines – per me rimarrà sempre il batterista dei Suicide Machines) ha rischiato di lasciarci le penne ed invece è morto per overdose qualche tempo fa. Che Alberoni sia un insospettabile fan dei Crazy Town (grande gruppo di merda, tra l'altro)? Che Alberoni sia una persona che vive in un altro mondo, quello in cui dalle canne si passa alle pillole e poi obbligatoriamente alle pere? Che Alberoni si droghi peso? Francamente non lo so, e non me ne importa nulla. Mi importa solo ridere tantissimo leggendo pezzi del genere e mi importa cercare di contattare Alberoni per chiedergli se per caso necessita di un ghost writer. Mi sacrificherei molto volentieri, magari dietro pagamento di un lauto compenso (certi vizi costano, e quando si tratta di vizi io non guardo in faccia a nessuno).
E a proposito di necrofilia e profanazione tombe (repetita juvant, Repetto juvant), Rihanna ha partecipato alle sfilate del Bajan Festival alle Barbados ed il Corriere della Sera e Repubblica hanno pubblicato in simultanea le foto dell'Evento. Rihanna (qui di seguito denominata “Ricagna”, in barba al politicamente corretto e alle probabili accuse di sessismo e maschilismo che mi arriveranno a breve dal MOIGE) nelle foto era palesemente cocata, e difatti le foto sono ai limiti del porno soft perché lei probabilmente non si rendeva nemmeno conto di ciò che stava facendo. Perché Alberoni non dice nulla a riguardo? Non è abbastanza rock Ricagna (che tra l'altro c'ha una discreta panza)? E il Vaticano? E Berlusconi? E perché i siti dei giornali pubblicano cose del genere mentre in tv non le vediamo mai? Boh.
E a proposito di necrofilia e profanazione tombe (e sono tre le volte che ho ripetuto la stessa frase. Sia lodato chi ha inventato la funzione copia&incolla), leggendo un favoloso libercolo che parla in maniera adeguata di censura nel mondo della musica (italiana e non) ho scoperto che nel Clear Channel Memorandum (l'elenco delle canzoni bannate dalle radio e tv americane dopo l'Undici Settembre 2001) compariva perfino 99 Luftballons di Nena. Sono rimasto parecchio scioccato perché non pensavo che una canzone del genere potesse essere così pericolosa (anche se verificando sulla pagina Wikipedia ho appreso che era addirittura un inno new wave antimilitarista), l'ho sempre collegata ad una specifica puntata di Scrubs e non mi ero mai accorto di cosa diceva il testo - anche perché non ho fatto il liceo linguistico e non so parlare il tedesco. Purtroppo ho sottovalutato Clear Channel e, più in generale, George W. Bush (sempre a proposito di necrofilia e profanazione tombe - e sono quattro! - Alberoni non ha mai scritto nulla su Clear Channel oppure su Bush che in gioventù si drogava come una scimmia?), ma la prossima volta vedrò di stare più attento onde evitare spiacevoli inconvenienti come questo.
[*] ma non era nel CdA della Rai Alberoni? O è un suo parente?
3 commenti:
I Crazy Town sono un gruppo di merda?
Sì, sono proprio un gruppo di merda.
ps: sono capitato qui via Tumblr, e questo post mi è piaciuto assai! :)
mi aspetterei quandomeno un approfondimento con anticipazioni dell'intervista red ronnie-vasco con uscite epocali sul liga
@ cat: un giorno arriverà, devo solo finire di ridere poi comincio. :D
@ Minkia Mouse: Crazy Town sempre più gruppo di merda. Passa ancora ;)
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