01 settembre 2010

GRAZIE PER L'AMORE AL GASOLINE, NON L'AVEVO MAI CONSIDERATO



Gli ombrelloni ripiegati e le sdraie, un'altra estate che se ne va e io qui che mi ritrovo da solo a pensare all'aborto. Alla laicità dello Stato. A Gheddafi che vuole convertire l'Europa all'Islam e a Marione Borghezio che definisce Gheddafi “venditore di tappeti”, facendomi ridere più dei vestiti indossati da Gheddafi (ma soprattutto facendomi più ridere dei suoi occhiali neri anche di notte). Alla Sacra Romana Chiesa che si scandalizza ma in realtà ha più o meno la stessa apertura mentale di Gheddafi, è tutta una questione di primato degli adepti e di primato nella gestione di tutta la ricchezza che gli adepti più adepti fanno girare. A Gheddafi che ci inonderà di petrolio ma a me come al solito non ne toccherà nulla. All'amore al gasoline tra Gheddafi e Berlusconi. All'estate che sta finendo e ci toccherà aspettare un anno prima di averne un'altra nuova di zecca.

Ho visto su RaiNews24 praticamente tutta la cerimonia in onore del dittatore libico ed è stato uno spettacolo davvero esilarante (un po' meno esilarante pensare che è stata pagata con le trattenute Irpef della mia busta paga, ma sono quisquilie e pinzillacchere, per dirla alla Totò), molto più esilarante – chessò io – dei falsi quiz che vanno in onda su Canale Italia ad orari random. In quei falsi quiz il pubblico da casa deve telefonare ad un 899 per indovinare il titolo di una canzone facilissima (o magari per comporre la parola più lunga possibile utilizzando solo determinate lettere), ma nessuno riesce mai a parlare in diretta perché in realtà la chiamata serve solo per acquistare a peso d'oro loghi e suonerie mentre le telefonate che vengono mandate in diretta sono palesemente finte e confezionate ad arte per spingere i minus habens a tentare la sorte provando a partecipare al concorso. In quei falsi quiz non vedi Berlusconi e Gheddafi in piedi su una jeep come due statue di cera in carne ed ossa, non vedi la jeep sgommare e sgasare come fanno le jeep truccate alle gare di macchine truccate, non vedi i cavalli e i carabinieri annoiati più che mai, non vedi il pubblico delle grandi occasioni, non vedi le hostess (che non erano lì ma era come se ci fossero, date le polemiche che hanno suscitato) pagate per sorbirsi i discorsi del Rais di Tripoli. Che figata.

E tra poco comincia il periodo più bello dell'anno, ossia quello che va da metà settembre a fine novembre. Il tempo di finire con la Festa Tricolore (il mio agente Lele Mora mi ha trovato un ingaggio come cameriere alla kermesse di Futuro e Libertà, sarà favoloso servire i maccheroni al sugo a Gianfranco Fini) e si comincia. Ci sarà da divertirsi, peccato solo che tutti i concerti più belli quest'anno siano a Milano e si tengano infrasettimanalmente. A noi in Italia son rimaste soltanto le briciole, si son pappati tutto i culattoni raccomandati milanesi (sia nella musica che nella gestione della cosa pubblica).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi interrogo sul tipo di contratto attraverso cui percepisce un compenso la ragazza che dice: "Sono Laura, è Zucchero?" Vorrei farlo io. O lo fa gratis' O paga per farlo.

accento svedese ha detto...

Per me è qualche assostente di studio che camuffa la voce, sempre lo stesso che fa tante voci diverse.