15 settembre 2010

SIAMO NELLA CASA DELLA LIBERTÀ, FACCIAMO UN PO' COME CAZZO CI PARE



La figata è che a Bologna fino a poco tempo fa c'era la Festa della Libertà e gli organizzatori avevano transennato un'intera piazza, impedendo alla gente di passare e negando dunque a chicchessia il sacrosanto diritto di transito a piedi in una pubblica piazza. E poi Polizia e Carabinieri ad ogni angolo – con tanto di camionette – ed un servizio di sicurezza che ad una qualsiasi Festa de L'Unità non si è visto mai e mai si vedrà in futuro (perché, volente o nolente, le Feste de L'Unità scompariranno quando i vecchi militanti passeranno a miglior vita). Non riesco a spiegarmene il motivo ma mi adeguo, come mi sono adeguato all'idea di un direttore del Tg1 pelato e con la pelle molto unta che ogni tanto se ne esce con degli editoriali che in realtà sono dei veri e propri comizi filogovernativi, ovviamente pagati dal contribuente mediante quella odiosa ed illiberale gabella chiamata “canone tv”.

Vedendo cose del genere ti rendi conto che nel tuo piccolo sei fortunato ad essere un progressista, ma poi ti capita di passare per Via Righi ad orario aperitivo e ti senti molto a disagio perché ti sembra di essere al Festival della Pizzica e della Taranta a.k.a. Il Regno del Male – data l'altissima concentrazione di zaini Invicta, dreadlocks, Birkenstock, canotte, pantaloni a righe, puzza di sudore, cagnacci al guinzaglio, giocolieri e fannulloni mantenuti da papà e mammà – ed allora inizia a venirti il dubbio di essere un reazionario come quelli che transennerebbero qualsiasi piazza e metterebbero la security ad ogni angolo. Il dubbio & il disagio durano comunque lo spazio di un attimo, giusto il tempo di vedere che esiste ancora qualcuno che nel 2010 beve Vino Tavernello per stordirsi e si incazza perché non hai da accendere visto che non fumi.

Ecco, io la gente che si comporta così la manderei alla Festa della Libertà nella piazza transennata. Probabilmente sarebbe una sorta di ritorno al futuro e potrebbe anche venirne fuori qualcosa di importante, visto che più della metà delle persone che se ne vanno in giro così conciate e la menano con il loro essere alternativi ed equo-solidali tra dieci anni circa saranno fedeli elettori del Popolo della Libertà (e presumo anche di Silvio, visto che è immortale ed indistruttibile) e crederanno ciecamente nella sacra triade Dio-Patria-Famiglia. I veri reazionari sono loro, i veri reazionari li riconosci dalle ascelle. E dai pantaloni a righe. E soprattutto dal fedele cartone da un litro di Tavernello, un vero crimine contro l'umanità.

Piuttosto che bere Tavernello come fanno loro berrei olio di ricino, almeno avrebbe un senso. Tra dieci anni gli alternativi ed equo-solidali apprezzeranno, come apprezzerebbero oggi coloro che vorrebbero transennare il mondo intero e mettere guardie ad ogni angolo di strada.



5 commenti:

Alessandro ha detto...

Mi è successo una volta di farmi offrire del vino da uno di questi alternativi, era il cugino di una mia amica, mi disse con fare libertino: "bevi è un balsamo". Io annui ma lo buttai appena si girò per fare un effetto magico di giocoleria. Sono educato, ma per come sono fatto il vino alla mattina presto non fa per me.

lll ha detto...

ribadisco l'appoggio morale a questo blog. questa volta ancora piu sentito in quanto ex-fuorisede. Righi-falegnami-moline era una delle mie traiettorie preferite logisticamente, ma tolto quello, disagio altissimo.

emi ha detto...

concordo! :)

Brè ha detto...

amen fratello

accento svedese ha detto...

La situazione migliorerà non appena la Lega vincerà le elezioni a Bologna. Allora ci saranno tutti replicanti del Trota in quella via.