09 marzo 2009

SUI GIOVANI D'OGGI CI SCATARRO SOPRA

Sono in giro già da un pochino (il loro esordio risale ai tempi delle vittoriose elezioni politiche del 2008) ma questa volta mi sa proprio che hanno fatto il botto, visto che Mtv ed Allmusic programmano i loro video a manetta ed gggiovani d'oggi paiono ipnotizzati ed arrivano perfino ad adottare il loro stesso look. Peccato solo che i Metro Station siano il nulla fatto a gruppo musicale, perché dietro ai tatuaggi, ai piercing, alle magliette con un disegno terribilmente somigliante alla sagoma di Carlo Pastore in versione bandito, ai pantaloni fashion, all'obesità di uno dei tre, alle pettinature improponibili ci sta tutto un sensazione di finta ribellione, come se il sistema avesse deciso di prendere punk, emo, elettronica eighties ed Udeur verrà per creare una grande coalizione in grado di far venire la gastrite ad ogni persona che abbia anche solo un minimo di senso critico. E per questo vincono.

I Metro Station hanno una storia strappalacrime alle spalle (copiaeincollo a caso da Wikipedia: Nel 2006 le madri di Trace Cyrus e Mason Musso fecero conoscere i due ragazzi sul set di "Hannah Montana". Condividendo gli stessi interessi musicali decisero di creare un gruppo; poco dopo Trace Cyrus ingaggiò Black Healy dai Sinthetic Joy per farlo diventare il loro pianista, esperto di musica elettronica e bassista. Cyrus diventò chitarrista solista e cantante; Musso il primo cantante e chitarrista ritmico), segno che hanno fatto la gavetta e sanno cos'è il DIY e sono pronti a conquistare definitivamente l'Italia dopo aver già conquistato il resto del mondo (in Italia, si sa, tutto arriva con un pochino di ritardo, ed anche i miti e le mode del rock non possono di certo arrivare in tempo reale). Sono la musica del Demonio, sono l'equivalente musicale dello stramonio.

In poche parole, i Metro Station sono il mio nuovo gruppo preferito nonostante siano roba che se hai un minimo di sale in zucca ti fa rimpiangere di non essere più minorenne per poter lanciare senza eventuali conseguenze giuridiche il televisore dalla finestra ogni volta che le tv di regime passano un loro video. Il segno del declino socio-politico dell'Italia sta anche in piccole cose come questa, ma ben vengano supergruppi come i Metro Station a tirarci su di morale in queste tristi giornate di inizio primavera.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

te lo dissi.
io sono quello in basso a sinistra.
il meno mona.

Dusty ha detto...

io non ho capito qual'è quello obeso

Anonimo ha detto...

Devi smetterla con questa roba, ti fa male :D

Anonimo ha detto...

Certo che ne ascolti di merda... :D
E io che pensavo di essere strano perchè apprezzo i finley... vabbè che Don Jiussani Francesco li ha definiti il miglior gruppo HC italiano in diretta TV, quindi forse posso anche smetterla di vergognarmi...

Anonimo ha detto...

Ma soprattutto stupendo il tag del post "loro sanno suonare i klaxons no"... che ti hanno fatto di male!?!? :-)

accento svedese ha detto...

Questi qua per me spaccano. Se li imbottiscono delle droghe giuste conquisteranno il mondo. L'obeso è quello con la panza che suona la chitarra (che non si sente) e che menerà quel ciellino di Dj Francesco non appena i Metro Station saranno ospiti a Scalo 76, dove suoneranno dal vivo e dimostraranno che san suonare bene (a differenza di quei buffoni dei Klaxons che su disco spaccano ma dal vivo quando li ho visti facevano ridere).

Anonimo ha detto...

Ah, i Klaxons, quelli che hanno candidamente dichiarato in una intervista "a metà del tour ci siamo resi conto che dovevamo imparare a suonare davvero bene perchè così non potevamo andare avanti..."
:)

Phaleg ha detto...

oddio quello in basso a sinistra mi assomiglia terribilmente ç_ç

p.s. conosciuti sul set di HANNAH MONTANA? questo spiega tutto :V

accento svedese ha detto...

Vorrei tanto somigliare a quello in alto a destra, brutto e con la panza.

ghettoculturale ha detto...

Secondo me sono il simbolo di questa futile epoca.
Finti e qualunquisti fino al midollo osseo, ed è proprio questa la loro carta vincente.
Pensa che hanno suonato al Plastic qualche tempo fa, tra l'altro.
Ora il Plastic ha chiuso.