Politica censura due facce schifose della stessa impostura, allora fanculo a chi dice giusto o sbagliato (cit.) ma soprattutto a chi dall'alto della sua decennale esperienza di soubrette-miracolo della chirurgia estetica vuole regolamentare Internet ed il diritto d'autore, non tralasciando magari di censurare voci scomode che osano esprimersi con qualunque mezzo che non sia quello televisivo.
A quanto par di capire, alla fine con la proposta della Carlucci niente più spezzoni di programmi Mediaset su YouTube, nemmeno di pochi secondi, e niente più video musicali su Youtube o musica da scaricare grazie ai prodigiosi sistemi peer-to-peer. L'ennesimo, malcelato marchettone a Mediaset, che sta cercando di far rimuovere i video contenenti parti delle sue bellissime trasmissioni spazzatura, ed il miliardesimo marchettone alla SIAE che vuole tutelare i bellissimi cd di musica sempre uguale a se stessa disponibili nei migliori musicali al modico prezzo di euro 22.
Mentre nel Regno Unito importanti musicisti firmano un manifesto pro-download, i soliti liberali e libertari de' noantri scelgono da che parte stare: dalla parte di chi paga meglio, in barba ad ogni forma anche minima di rispetto della diversità culturale. E poi magari si spaventano pure se qualcuno sfrutta i loro stessi mezzi di informazione preferiti (ad esempio riuscendo ad entrare con un video in heavy rotation si Mtv) per diventare famoso e sfruttare la propria fama per cercare di far riflettere la gente.
Tanto per dire, il video di Questo è il nuovo singolo di Fabri Fibra non passerà mai su Mediaset, e nemmeno su Mtv. Molto meglio Fabrizio Corona che sconta la pena al reality show La Fattoria, oppure l'ennesima gag all'acqua di rose di Francesco Giussani a.k.a. il Nongiovane di Mtv.
Fabri Fibra sembrava un cazzone bruciato dalle droghe sintetiche che è stato per miracolo baciato dalla fama e dal successo, ed invece i suoi neuroni funzionano ancora e non ci pensano due volte ad arrivare in cima per dire cose scomode e a concepire video dove si bruciano libri, dischi et altra oggettistica capace di scandalizzare i benpensanti e/o determinate cerchie sociali che poi alle elezioni controllano molti voti. Ed allora questo video lo vedi su Youtube o oppure di notte tra un pornoshow di Lea Di Leo e l'altro. O magari chiami un 899 e senti Fabri Fibra che non passa in radio ma è diventato un sottofondo che accompagna i gemiti e le frasi scurrili di Lea Di Leo, ed allora capisci tante cose sul sistema-Italia e sul suo funzionamento.
No, meglio di no. Meglio oscurare Fabri Fibra, altrimenti la gggente potrebbe iniziare a pensare e sarebbe troppo pericoloso, e dunque per continuare a garantire l'ordine pubblico, il decoro ed il buon costume è preferibile che la gggente continui a narcotizzarsi con Claudio Baglioni (ed il film tratto dalla sua megahit Questo Piccolo Grande Amore), Giusy Ferreri (che ormai plagia anche se stessa), Zucchero (che ha ormai finito le fonti da cui trarre i suoi plagi, ed infatti è un bel po' che non si vede in giro), Gigi D'Alessio, il Maestro Apicella e, per gli anglofoni, Marco Carta e la banda di Amici tutta. L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul controllo della mente.
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alcolemico d...
20 ore fa
4 commenti:
sempre impeccabile,
anche da queste lande FF è tenuto molto in considerazione, ma se fosse sano sarebbe schifato
Lo stimo molto, anche se su YouTube i suoi video sono bloccati e non possono essere messi in siti e blog vari.
Ciao Accento.
Sono d'accordo su tutto quello che scrivi e condivido con te rabbia e schifo. Solo riguardo a FF, la sua strofa "se compri una pistrola non tenerla nell'armadio" non m'é proprio piaciuta.
Poteva evitarsela e lo mette in una condizione difficlmente difendibile.
kofee
La strofa è parecchio pesante, ma mi sa che sia la classica cosa detta per il gusto di dirla, per scandalizzare un pochino ma nello stesso tempo far riflettere.
Io non mi preoccuperei più di tanto.
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