13 ottobre 2008

CONTENERE IL DISSENSO

Forse per uno scherzo del destino cinico e baro è saltato il concerto dei Fujiya & Miyagi di venerdì scorso al Covo. Le voci di corridoio (nel senso del corridoio che porta alle scale per salire al locale) dicevano annullato, anzi, rimandato a dicembre. Fujiya & Miyagi torneranno dunque a breve, però quando accadono cose del genere ci si rimane sempre molto male, soprattutto se apprendi del lieto evento quando sei già arrivato davanti ai cancelli del locale e ti sei scolato un paio di rigeneranti caffè all'Autogrill per riprendere i sensi dopo una lunga giornata lavorativa. Che beffa.
Il perché dell'annullamento è semplice: viviamo in uno Stato di Polizia ed il bassista ha avuto problemi di passaporto e quindi per evitare che Mario Borghezio venisse al Covo a cacciarlo a pedate lo spettacolo è stato rinviato. Sarebbe stato semplice ovviare all'inconveniente sostituendo il bassista con un cartonato come fecero i Blur con Graham Coxon a Sanremo nel 1996, ma non sarebbe stato lo stesso. In primis, uno stratagemma del genere avrebbe potuto urtare la sensibilità di Paolo Guzzanti (al quale va tutta la mia solidarietà – rendersi conto che nel Popolo della Libertà non c'è poi tanta libertà di dissentire con il Capo deve essere molto dura – Paolo, ricordati degli amici e vieni da noi, ti aspettiamo a braccia aperte!), e poi se avessi visto un concerto con un bassista cartonato sarebbe stato troppo, sarebbe stato come vedere Piero Pelù in balia delle micropunte, avrei riso troppo e di certo non avrei di certo potuto scoprire in giro questo effervescente post che spiega in maniera chiara e limpida cos'è davvero il fenomeno Beppe Grillo, l'uomo che da quando governa Silvio non ha più nulla da reclamare ed è sparito dalla televisione.
E sempre a proposito di oggetti smarriti, sono scomparsi pure i radicali mangiapreti che in campagna elettorale terrorizzavano la gente ma in compenso è rimasto Capezzone, radicale in salsa Pdl oggetto di scherno anche da parte dei suoi colleghi di coalizione manco fosse ancora nell'Unione. Gira e rigira, sono sempre le stesse cose che si dicono di lui, ma è sempre bello dirle ai quattro venti anche se non sono molto sicuro che il povero Daniele-pettinato-come-Big-Jim ne sia contento. Un uomo che ormai sembra rassegnato al ruolo che sta recitando, mi dispiace parecchio vederlo ridotto così.
Una cosa è certa: il primo Facebook Party della città di Ferrara del 18 ottobre è da boicottare con tutte le proprie forze perché è più reazionario del Resto del Carlino. “Dal virtuale al reale in una sola notte...”: ma vaffanculo, va'.

5 commenti:

20nd ha detto...

Ecco risolto il perche' di cosi' tante date straniere annullate!

Anonimo ha detto...

Beh, a Torino un buyer (trad. riccastro) indiano qui per la fiera del vino è finito in mezzo a una retata ed è stato arrestato e detenuto 24 ore insienme alla peggio gente. Belle figure, eh? Immagino che in India oggi bevano solo vini francesi ;)

accento svedese ha detto...

@ zonda: è chiaramente colpa del governo. salteranno altri concerti, ne sono sicuro. :D

@ lollodj: sono cose che se le racconti all'estero la gente non ci crede. Mi sa che in India non ci crederanno.

Anonimo ha detto...

Il Facebook party no, dai...

accento svedese ha detto...

Si svolgerà in uno dei peggio locali di ferrara. La peggio gente, la peggio Ferrara.
Da boicottare con cura.