
Mi piace molto andare in giro per concerti. E mi piace non solo perché in quei luoghi di perdizione posso vedere i miei gruppi musicali preferiti (e volendo posso anche scoprirne di nuovi), ma anche perché ivi si incontra gente di tutti i tipi. In sostanza, andando a sentire musica dal vivo ho anche la possibilità di farmi un'idea su un microcosmo molto interessante e monitorare le sue evoluzioni nel tempo. Potrei limitarmi a farmi i cazzi miei e badare solo alla musica ma sarebbe troppo facile e non ci sarebbe gusto, ed allora osservo con attenzione chi mi sta attorno.
Da quando avevo sedici anni ad oggi è passata molta acqua sotto i ponti e sono cambiate tante cose: ho visto diventare mainstream cose nate per combatterlo, ho visto arrivare al successo gruppi partiti suonando in autentiche topaie, ho visto il pubblico andare in delirio per gruppi che si sono poi rivelati autentiche bufale, ho visto i Subsonica diventare una caricatura. Solo una cosa è rimasta costante e non è mai cambiata: quell'interessante e bizzarro esemplare di appassionato di musica che risponde al nome di neoalternativo. Sono cambiate le mode di riferimento, sono cambiati i personaggi, è cambiato il pubblico ma la specie dei neoalternativi non si è mai estinta.
Ma scendiamo più nel dettaglio. Il neoalternativo é colui che mette l'appartenenza a questa specie sopra a tutto e ne fa un vanto, un motivo di distinzione dalla massa. Non si rende assolutamente conto di essere in realtà totalmente omogeneo alla massa. Ha solitamente un'età compresa tra 16 e 21 anni (ma sono stati riscontrati sporadici casi al di fuori di questa fascia di età) ed affronta ogni situazione concertistica con l'attitudine del qui ed ora, come se il gruppo che si appresta a vedere fosse il migliore in assoluto sulla faccia della Terra. Talvolta addirittura passa tutto il tempo a pogare senza sentire nemmeno una nota di quello che viene suonato, ma tanto per lui basta esserci e poter dire che il gruppo ha spaccato. Concerti mediocri sono da lui percepiti come fossero i migliori concerti della storia, in quanto al solo pensiero di poter vedere i propri beniamini il neoalternativo va letteralmente in delirio e perde ogni barlume di spirito critico. E' un animale che sembra crederci parecchio, vive giorno per giorno il trend in ogni suo aspetto salvo poi saltare sul carro del vincitore appena il trend non é più tale.
Bisogna ammettere poi che anche la tecnologia é dalla sua parte. Internet gli ha fornito la possibilità di fare nuove scoperte musicali e di accodarsi ad altrettanto nuovi trend, ed inoltre da quando tra gli internauti ha iniziato a diffondersi l'usanza di aprire blog in cui si parla (anche) di musica, il neoalternativo ha imparato a fare ampio uso dello strumento del commento anonimo come arma per difendere i propri idoli da post più o meno critici. Non tollera l'ironia e ha l'offesa facile, tanto è nascosto dietro una tastiera e non rischia di prendersi un sacrosanto ceffone.
Quando ho iniziato a vederli in giro, i neoalternativi avevano tutti i capelli in stile Oasis ed ascoltavano britpop, poi da un giorno all'altro tutti hanno tagliato i capelli, li hanno tinti ed hanno iniziato a vestire skate, aggiornando i loro ascolti al punk californiano che allora sembrava la cosa più bella del mondo. Hanno ascoltato ska e mille gruppi tutti uguali, e poi hanno fatto crescere i capelli, hanno fatto un passaggio dal parrucchiere per fare i dread, si sono vestiti Adidas come Jonathan Davis dei Korn ed è venuta l'epoca del nu metal (che allora si chiamava ancora crossover, tanti gruppi mediocri che facevano ombra a pochi gruppi veramente validi). Hanno messo il cappellino di Fred Durst ed hanno ballato Nookie, hanno fatto crescere i capelli ed hanno iniziato ad ascoltare gli Iron Maiden che già esistevano quando loro non erano ancora nati, sono diventati depressi con frangetta ed eyeliner perché l'emo era la loro nuova filosofia di vita. Ad oggi hanno capito che tra la discoteca e il rock non c'è poi così tanta distanza e portare impresentabili felpe fluo non è peccato, ed allora è subito new rave. E' dura da accettare, ma così va la vita e non ci si può fare nulla.
Quale sarà il prossimo trend al quale per ovvie ragioni di età io non parteciperò? Forse condurre la finale del Festivalbar indossando la maglietta della Corona's, ma non è ancora detta l'ultima parola. Si accettano scommesse.