19 novembre 2007

REPETITA IUVANT

5 commenti:

Anonimo ha detto...

quante volte, quante volte li rimpiangeremo...

accento svedese ha detto...

In un momento come questo Montanelli e Biagi servirebbero. Eccome se servirebbero...

Toffo ha detto...

Negli ultimi anni mi sono chiesto tante di quelle volte quali sarebbero state le parole di Montanelli di fronte a questo o a quell'avvenimento politico. Sapere che non potrò leggere o sentire più nemmeno il grande Enzo Biagi, mi rattrista un po'.
Dove sono finite le grandi firme del giornalismo, e in chi riconosceremo gli eredi? Forse in Gian Antonio Stella? O sarà forse Marco Travaglio? O Giovanni Sartori? A queste persone, che riconosco onestà intellettuale, grande preparazione e ottima oratoria, manca però quella capacità di sintesi estrema che faceva "bucare il video" ai grandi vecchi del giornalismo italiano.

deliri, desideri e distorsioni ha detto...

Profetico! Sapevano quello che sarebbe successo perchè avevano le conoscenze per capirlo! A noi i fatti non li dicono o, peggio ancora, vengono del tutto nascosti!

accento svedese ha detto...

@ toffo: non esistono più giornalisti del genere. Il loro vero grande punto di forza era quello di parlare un linguaggio semplice che permetteva loro di entrare nel cuore della gente.
Un Travaglio qualsiasi (che tra l'altro mi piace molto per l'ironia e il rigore nel raccontare i fatti, ma decisamente meno per la tendenza a costruire una sua verità a partire dagli avvenimenti) non riesce ad entrare nel cuore della gente. E' troppo di nicchia. Idem per Sartori e Stella.
O forse è semplicemente perchè al giorno d'oggi a giornalisti del genere non viene dato grande spazio?

@ deliri, desideri e distorsioni: il punto è che certi fatti oggi non vengono detti. La cronaca politica la detta uno solo e si parla di tutto ciò che vuole lui. E quindi vengono tralasciati i particolari più scottanti.
Prendi la nuova uscita sul Popolo della Libertà. In un altro paese una cosa del genere avrebbe suscitato solo ilarità. Da noi se ne discute come l'ennesimo colpo di genio di un grande politico.
Tutti criticano il PD (definito fusione a freddo di due partiti, chiuso alla gente, calato dall'alto). Lui fonda un parito in quel modo e nessuno dice nulla. Ti rendi conto che c'è qualcosina che non va.