
Me ne sono reso conto dopo aver visto il loro ultimo video,
Desecration Smile,
un'esperienza a dir poco entusiasmante. I
Red Hot Chili Peppers hanno capito tutto dalla vita. Fanno bene a suonare quella roba, tanto ci sarà sempre gente che li ascolterà e sarà disposta a comprare i loro dischi (e ad andare ai loro concerti), nonostante facciano schifo.
I Red Hot Chili Peppers sono ufficialmente finiti con l'uscita di One Hot Minute (che per la verità non era poi malaccio) e da allora è stata solo una colossale e sistematica truffa ai danni degli ascoltatori. Californication è stato una breve illusione di resurrezione, poi il buio totale. Hanno deciso di vendere anche la loro dignità e di continuare ad oltranza, incuranti del fatto che si stiano riducendo ormai ad essere più una macchietta che un gruppo rock.
In America sono ormai entrati nell'immaginario collettivo. Sono un gruppo nazional-popolare, un po' come i Pooh qui in Italia. Un gruppo per famiglie, rassicurante, da ascoltare comodamente seduti in poltrona davanti alla Tv. Anche ai loro concerti generalmente le persone stanno sedute, mentre i più temerari saltano. Accendini per le ballads, e di pogare non se ne parla proprio. Ma è comprensibile. Come si fa a pogare con quella roba?
Nulla è fuori posto. Tutto è perfetto, leccato, calcolato nel minimo dettaglio. Freddo, senza la minima traccia di passione. Ecco, i Red Hot Chili Peppers suonano senza passione. Qui non si tratta solo di suonare di maniera, si va oltre. Si sente chiaramente che non ci credono più neppure loro. Sono dei freddi professionisti, vanno avanti fingendo convinzione. Lo fanno per i soldi, e fanno bene. Al loro posto lo farei anche io.
Sembrano passati quarant'anni dai tempi di Blood Sugar Sex Magik. Fu un disco geniale, a modo suo un disco storico, che ha segnato un'epoca. Sicuramente è stato un disco importantissimo per me. Bene, quei Red Hot Chili Peppers non esistono più. Sono finiti, sostituiti da un'enorme macchina da soldi. Dischi senza idee, con canzoni che ai bei tempi sarebbero state degli scarti. Anzi, che ai bei tempi non sarebbero state neppure lontanamente concepite da loro. A volte ho addirittura l'impressione che siano fatte con il copia e incolla, visto che strofa e ritornello proprio non legano. Messi lì a casaccio, tanto per prendere tutti per il culo e riderci sopra.
Anthony Kiedis ha la pancia ma rimane a torso nudo perche il personaggio che sta interpretando lo richiede.
Flea sembra una controfigura che sul palco salta e prova a non far rimpiangere il protagonista, finendo però per saltare sempre anche se il pezzo non lo richiede per niente.
Chad Smith rimane un signor batterista ma è sempre più un oggetto estraneo al gruppo, suona perchè a fine concerto deve timbrare il cartellino.
John Frusciante, semplicemente, non esiste più. Un po' di polemiche se la gente scarica il loro disco prima dell'uscita, un altro pochino di gossip su di un presunto plagio, e il gioco è fatto. Un altro successo è assicurato.
In fondo li capisco, fa parte del gioco. Fanno il loro mestiere, fanno esattamente quello che la gente si aspetta da loro. Non c'è nessuna differenza tra loro e una Avril Lavigne qualsiasi. Finchè ci sarà gente che non si rende conto di quello che suonano, di quanto siano improponibili e di cosa siano diventati, è giusto che continuino e ci guadagnino sopra il più possibile. Certa gente in fondo se li merita proprio.
Tanto in ogni caso io resto sempre libero di non ascoltarli o di spegnere la tv quando passano un loro video. Di certo i Red Hot Chili Peppers non se la prenderebbero. Anzi, forse mi darebbero pure ragione.