I Trans Am io me li ricordavo diversi, più ostici e spigolosi. Parecchio bravi, ma troppo autoreferenziali e innamorati di se stessi. Ricordo che suonavano una sorta di krautrock che sembrava uscito da un incubo di Enrico Ghezzi. Roba ultra kitsch, per pochi eletti e comunque non leggera da digerire. Decisamente la loro non era musica da party.E invece la sorpresa. Il loro disco nuovo che risponde al titolo di Sex Change pur continuando ad essere kitsch, suona molto più pop e facile dei predecessori. Ci sono quasi rimasto male.
Deve essere successo loro qualcosa di strano perchè sembra di sentire una stoner band che suona cover di LCD Soundsystem. E lo dico senza ironia, ma con la consapevolezza che con un album del genere potrebbero anche farcela. A tratti il disco è geniale nella sua paraculaggine e non mi stupirei se finissero sul serio per suonarlo ai party. Mi aspetto di tutto.
Forse hanno deciso di provarci sul serio, o forse vogliono solamente salire sul carrozzone punk-funk e farsi un pochino di soldi. In fondo se lo meriterebbero. Una vita che vanno avanti a suonare, una vita che non se li fila (quasi) nessuno. Una botta di culo ci vorrebbe proprio.
Per la cronaca, Sex Change è un gran bel disco ed esce come al solito per la Thrill Jockey.
Trans Am - Conspiracy of the Gods
2 commenti:
La copertina sembra quasi un omaggio al logo delle cassettine cromo Basf©
E' vero! non avevo notato... conoscendo i tipi la somiglianza è voluta! ;)
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