18 giugno 2011

RENATO RENATO RENATO COSÌ CARINO COSÌ EDUCATO / RENATO RENATO RENATO MI PORTI AL CINEMA E GUARDI IL FILM.



Renato Brunetta ne ha combinata un'altra delle sue. Non tanto sto ad entrare nei particolari di ciò che è accaduto qualche giorno fa a Roma perché una reazione del genere da parte sua è inqualificabile e non merita nemmeno che vengano spese ulteriori parole a commento, è solo che ho visto il filmato in cui cerca di difendersi mentendo spudoratamente ed ho immediatamente pensato che è assurdo che uno che pretende di passare per un grande modernizzatore non conosca le grandi opportunità offerte dalla rete e ne parli come di un covo di squadristi e sovversivi tutti pronti a minacciarlo, insultarlo e/o attaccarlo.

Vedendo quel filmato ho provato perfino compassione per lui (che, bada bene, probabilmente non sa nemmeno cosa sia la rete e ne parla come parlerebbe di un alieno o del mondo visto da un metro e ottanta di altezza), soprattutto quando fornisce una versione dei fatti assolutamente surreale - incredibilmente diversa da come sono andate le cose realmente - e pretende pure che la gente la prenda per buona (inconsapevole del fatto che se dici una balla al Tg1 la gente ci crede perché non ha la possibilità di avere la controprova, mentre se la dici in rete te la smontano in pochi istanti e fai una discreta figura di merda).

E poi le minacce nemmeno tanto velate di fare chissà quali rivelazioni su coloro che lo contestano, minacce tra l'altro fatte con un ghigno di un'arroganza che non ha pari – ad occhio e croce, direi che adesso che Bisignani è ko fare opera di linciaggio mediatico è diventato un pochino più difficile e sarebbe stato meglio evitare quel ghigno. Povero Brunetta, che voleva metterci una pezza ed ha peggiorato le cose.

E già che ci sono povero Stracquadanio, che con gran classe ha detto che gli statali non fanno un cazzo perché stanno tutto il giorno su Internet e così vince la sinistra. Ha ragione.






Finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno. Grande Stracquadanio, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

E ora, tanto per mettere una cosa che non c'entra un cazzo ma che piace ai giovani (di quindici anni fa): Robbie Williams che rimane in mutande durante la data di Cardiff del tour dei Take That. Da paura.



E poi, per non farci mancare nulla: Berlusconi telefona ad un convegno in Calabria ma è troppo tardi (chissà perché Silvio era così in ritardo), il convegno è già finito e lui parla ad una sala vuota. Lui sì che sa padroneggiare bene la rete, la sa padroneggiare talmente tanto bene che nessuno ha avuto il coraggio di dirgli che stava facendo una figuraccia epica. Ufficialmente la cosa che fa più ridere del primo semestre 2011, le espressioni e la mimica dei tecnici audio con il microfono in mano parlano da sole. Lo stavano pigliando per il culo tutti e lui manco se ne rendeva conto.

2 commenti:

Cat ha detto...

la sensazione è che lo stiano facendo di proposito per metterci alla prova

accento svedese ha detto...

lo stanno facendo apposta per farci ridere, altroché