15 aprile 2011

ASCOLTARE TROPPA MUSICA PROVOCA LE EMORRODI, USA PREPARAZIONE H PER CURARLE.

Il dato di fatto è che comprare dischi ormai è preistoria. Ormai tutto si scarica perché la musica è diventata una questione talmente usa e getta che non vale nemmeno la pena di spendere soldi inutilmente e/o occupare spazio prezioso in casa per poterla ascoltarla, ed allora tanto vale scaricare una cartella di file, concederle un paio di opportunità e poi cestinarla qualora non superi l'esame dell'ascolto distratto mentre si sta di fronte allo schermo del pc a farsi le pippe cercando filmati interessanti su YouPorn. Ognuno fa quel che può.

Viviamo in un mondo in cui questo modo assurdo di fruire la musica è talmente estremizzato che le generazioni under 16 ormai ascoltano solamente musica con il telefonino e comunque ascoltano singoli mp3 e non dischi interi (o, ancora meglio, ascoltano solo il i primi trenta secondi e poi cambiano brano – giusto il tempo di spararsi in vena il ritornello che ha reso celebre il brano in questione e poi passano ad altra musica spazzatura). Gli under 16 come al solito hanno capito tutto e non fanno nemmeno la fatica di ascoltare musica al pc mentre prendono virus su YouPorn, preferiscono scaricarla a pagamento da siti assurdi oppure gratis mediante il solito file sharing opportunamente calibrato per la fruizione tramite cellulare (leggasi: di solito collegano il cellulare al pc con un cavo e poi trasferiscono i file, ma i più scaltri saltano questi laboriosi passaggi trasferendo tutto mediante connessione bluetooth. Chiamali scemi).

Erano belli i tempi in cui ero piccolo io ed i cd si noleggiavano. Non c'erano nemmeno i masterizzatori (anzi no c'erano ma costavano cifre esorbitanti, e poi tanto il pc in casa non ce l'aveva praticamente nessuno, figuriamoci il masterizzatore – l'unico che io ricordi fortunato possessore di un masterizzatore era un mio amico che noleggiava i cd, li masterizzava e poi rivendeva le copie, ma ha dovuto smettere dopo che gli hanno bucato le gomme della macchina) e si passava tutto su musicassetta, resa sonora incerta ma almeno potevi continuare ad ascoltare anche dopo aver restituito il cd ed andava più che bene. All'epoca i noleggi spuntavano come funghi (io nella mia carriera di noleggiatore credo di averne cambiati all'incirca circa otto, e ricordo addirittura di aver visto il titolare del primo noleggio a cui sono andato fare il figurante a Forum alcuni anni dopo la fine del boom. È tutto vero) e chiudevano abbastanza in fretta, non era del tutto legale ma almeno finché la Guardia di Finanza non se ne è accorta è stata festa grande (soprattutto quando il titolare era uno che sapeva andare oltre ai dischi da top ten ed osava tenere anche cose poco commerciali). Purtroppo, multa dopo multa il fenomeno è svanito e siam rimasti da soli, a comprare cd ai concerti, sul celeberrimo Negative Mailorder o comunque in negozi ben forniti (che avevano un lieve difetto: non erano nella mia città e si doveva come minimo prendere un treno per poterli raggiungere), ma l'aver vissuto l'epopea dei noleggi cd è una di quelle cose che ti segnano dentro. Chissa se esiste ancora un qualche noleggio cd in giro per l'Italia, sarei curioso di saperlo (e magari di vedere il catalogo dei dischi che mette a disposizione, secondo me c'è da ridere).

Va da sé che quando è arrivato Napster tutto è diventato più facile, e poi le cose in dieci anni si sono ulteriormente semplificate fino ad arrivare alle esagerazioni odierne che tutti conoscono ma che nessuno dice visto che attualmente scaricare musica senza il consenso dell'autore e/o della casa discografica è illegale ed allora meglio tacere per non rischiare guai seri. Io ovviamente non scarico musica perché ho amici altolocati come il Trota, Oscar Giannino e Daniele Capezzone che mi passano i dischi in anteprima esclusiva Rockit, ma quando un disco mi piace sul serio lo compro – perché in fondo è davvero bello odorare la copertina di un album appena aperto e poi mettere il cd nel lettore per la prima volta è sempre una bella sensazione. E se devo comprarlo preferisco recarmi da Semm Store a Bologna perché hanno tutto, i prezzi sono ragionevoli e poi nei cestoni con i dischi ad un euro ci trovo perle che suono quelle rare volte in cui posso fingere di fare il dj. Ma questo è un discorso che non sto qui ad approfondire, perché domani è il Record Store Day e non il Fake Dj Day. Festeggiamo comprando tutto ciò che possiamo.

4 commenti:

elena mariani ha detto...

"Io ovviamente non scarico musica perché ho amici altolocati come il Trota, Oscar Giannino e Daniele Capezzone che mi passano i dischi in anteprima esclusiva Rockit"

hahah, quello che si dice "il giro giusto"

Frankie ha detto...

Spassoso, anche se io ero troppo piccolo per vivere dal vivo questo fenomeno ricordo bene che mio padre noleggiava e poi metteva tutto su cassetta. Fra cui "Decenni" di Amedeo Minghi e la discografia dei Latte e i suoi derivati, dei dischi "di formazione" a dir poco invidiabili.

Unknown ha detto...

La Phonoteca a Bologna dove ai tempi noleggiai in una volta sola tutti gli strategies against architecture degli Einsturzende Neubauten senza averne un'idea e mi dissi che non ero ancora pronto..

accento svedese ha detto...

@ infetta: sono ottimi amici e persone di grande cultura:

@ frankie: io ero all'inizio dell'adolescenza e ci sono rimasto sotto alla grande. Che figata il noleggio cd.

@ gabriele: io ho noleggiato un sacco di cose che poi non ho copiato su cassetta perché non mi ritenevo pronto, ed ancora mi mangio le mani.