Essenzialmente “Rockriminal” è un libro che racconta storie.
Storie di persone che sono cadute nella polvere ma che miracolosamente sono riuscite a rialzarsi. Storie di persone che non si sono mai più rialzate o che non sono mai più tornate indietro a causa di faccende di pillole, strisce bianche, siringhe, cucchiaini. Storie di persone che si sono bruciate per colpa delle loro debolezze ed hanno perso fama, successo e vita. Storie di persone che sono rinate grazie alla religione ma non sono mai più state le stesse di un tempo. Storie di persone che non riuscivano più ad essere sé stesse ed hanno scelto di premere un grilletto e risolvere così i loro travagli interiori. Storie di persone che non erano famose e che non lo sono mai diventate perché un attimo prima che passasse il treno giusto si sono giocate definitivamente la loro grande occasione. Storie di persone che giorno dopo giorno sono diventate sempre più famose ma poi è successo qualcosa che li ha condannati all'oblio eterno. Storie di persone che sopravvivono nonostante ogni tipo di eccesso fisico o mentale e vanno avanti alla grande. Storie di esseri umani che come tali vanno rispettati perché ogni essere umano ha i propri vizi e le proprie virtù, specialmente se è una rockstar e vive la propria vita essenzialmente su un palco o in uno studio di registrazione dandosi totalmente in pasto al proprio pubblico, alle proprie ossessioni, ai propri sogni, al proprio modo di intepretare l'Arte.
Il bello di “Rockriminal” è che ti ci immergi totalmente e pagina dopo pagina lo divori continuando incessantemente a chiederti cosa è finzione e cosa è realtà, cosa è avvenuto realmente e cosa invece è frutto di mere congetture dell'autore Sergio Gilles Lacavalla, che con grande abilità narrativa arriva a costruire vere e proprie murder ballads in onore di rockstar (famose e non, ma tutte accomunate da un'esistenza più o meno tormentata) e riesce nell'impresa di far bruciare di passione il fortunato lettore che si trova ad affrontare la sua opera. Lacavalla passa dai Rolling Stones a Michael Jackson, dai Pennywise a Marilyn Manson, dai Beach Boys ai Sublime, dai Beatles agli Atari Teenage Riot, dagli Helloween a 2Pac, dai Sex Pistols a Serge Gainsbourg, da Burzum a Lou Reed, sembra semplice finzione narrativa ma in men che non si dica arrivi all'ultima pagina ed è solo allora che ti rendi conto che è tutto vero perché il mondo del rock è così, è un mondo in cui diventa difficile distinguere ciò che reale e ciò che è leggenda metropolitana ed allora tanto vale continuare a sognare, tanto vale continuare ad inseguire altri miti, altri personaggi che dureranno lo spazio di una stagione e poi verranno dimenticati o che magari entreranno nella storia per non uscirne mai più.
Quando si parla di musica non sono importanti i fatti concreti ma le storie e le persone e come queste vengono servite alla gente, non scordiamolo mai. E non scordiamo mai quanto sia importante sognare e quanto sia bello avere passione per la musica e tutto ciò che gira intorno ad essa. Tanto di cappello dunque a Sergio Gilles Lacavalla che con questo suo “Rockriminal” ha scritto un'opera da leggere anche solo per capire (o magari per capirsi), per imparare o semplicemente per ricordare tutto questo e molto più.
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