Clamoroso: la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha sentenziato che il crocifisso può offendere la sensibilità di chi professa altre religioni diverse da quella cattolica e/o di chi non crede in nessuna religione organizzata e pertanto andrebbe rimosso dalle aule scolastiche. Scene di panico in Parlamento (la gente comune non ha fatto una piega, perché i problemi della gente comune sono altri).
E dove sta lo scandalo? E dove sta l'affronto talmente grave da portare il governo italiano a fare immediatamente ricorso, da far dire al Vaticano che quella dell'Unione Europea è una ingiusta intromissione negli affari dell'Italia e soprattutto da far neurare Ignazio La Roux in diretta tv? Nessuno scandalo, nessun affronto, nessun attacco alle radici culturali e alle tradizioni italiane: è solo una conquista di civiltà. Basterebbe magari avere anche il coraggio di andare in fondo e rimuovere, rimuovere, rimuovere, ma come al solito ci sono troppe questioni di soldi in giro e non se ne farà nulla. In fondo l'Italia è il paese con la classe politica più genuflessa al Vaticano dell'universo, non si può poi pretendere più di tanto. Ognuno ha la sua croce da portare, agli italiani è toccata una classe politica così e non ci si può far nulla.
Che poi a dirla tutta mettendola sul personale il crocifisso negli uffici pubblici non è che mi infastidisca particolarmente: è solo un omino di plastica attaccato a due pezzi di legno incrociati, e che ci sia o non ci sia per me è uguale. Non mi turba, non mi esalta: mi lascia indifferente. Anzi, per me appeso al muro al posto del crocifisso potrebbero esserci uno stoccafisso, un disco fisso, il totem del posto fisso, un poster di Burdisso, Michael Jackson oppure l'Omino Michelin e sarebbe uguale. Però c'è gente a cui un simbolo religioso appeso al muro di un ufficio pubblico può dare fastidio ed è dunque doveroso toglierlo, avendo comunque cura di non esagerare in festeggiamenti, bestemmie ed turpiloqui vari legati alla storica conquista. Di fronte ad eccessi del genere i cattolici senza se e senza ma potrebbero restarci male, e sarebbe un'intrusione nella sfera privata della persona forse decisamente peggiore dell'imposizione di un simbolo religioso in base ad una legge statale.
2 commenti:
posso dire che in questi giorni io ho assistito personalmente a delle manifestazioni di fondamentalismo cattolico veramente vomitevoli. a parte infatti la solita patetica tiritera dei sedicenti cristianetti della domenica mattina, gonfi di bile perché "impalati" dalla corte di giustizia europea, che gongolanti ma offesi ripetono: "eh, allora togliete pure il natale, così non avete le ferie quest'anno" (come se il natale fosse una festa cristiana... buffoni!), trovo davvero ributtante il fatto che poiché questa volta a sollevare la questione è stata una finlandese, e quindi europea intoccabile, allora tutto è andato avanti e si è arrivati alla sentenza, mentre in altre occasioni, quando invece a lamentarsi erano stati dei musulmani, allora lì è scattato il fondamentalismo cattoitaliota e tutto è stato insabbiato e subito dimenticato. qualcuno, tuttavia, a sproposito, ancora oggi ritira fuori il mantra di allora (si trattava di persone provenienti da qualche paese islamico fondamentalista): "eh, ma se fossimo noi a chiederlo, loro mica lo farebbero nel loro paese". il che equivale a mettere sullo stesso piano l'italia, che è un paese laico (buhuahahahah) e (mettiamo) l'iran, che è un paese dichiaratamente islamico e fondamentalista: o il paragone non ha senso, oppure si ammette apertamente che in italia lo stato è imbevuto di religione.
insomma: ignoranza, intolleranza e ipocrisia: il fondamento della chiesa cattolica.
Aggiungo anche il denaro e la fame di potere, gli altri due capisaldi su cui poggia la Chiesa Cattolica.
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