16 novembre 2009

IL BATTITO ANIMALE, BATTE COME NON CE N'È E C'HA UN TIRO MICIDIALE CHE TI PRENDE E TI PORTA VIA CON SÈ

Pascal Arbez - al secolo Vitalic - ci ha visto giusto. Lo si potrà accusare di aver fatto lo stesso disco di quattro anni fa o, al contrario, di aver fatto facili concessioni ai suoni fidget che vanno per la maggiore oggi, però tutto si può dire tranne che “Flashmob” sia un disco banale. “Flashmob” è un disco quadrato, con produzione ben sopra la media, ritmiche che paiono colpi di frusta e quella necessaria dose di cattiveria che permette a Vitalic di confermarsi un musicista con le palle.

In poche parole, un disco così non lascia indifferenti. I puristi si lamenteranno perché a loro avviso questa seconda opera di Vitalic potrebbe anche rappresentare un’inutile tributo ai miti&mode imperanti oggi (“Chicken Lady”, “Terminateur Benelux”, “See The Sea (Red)”) , i modernisti troveranno da ridire sul fatto che Vitalic suona essenzialmente variazioni sul tema eurotrance (“Second Lives”, “Flashmob”) tanto in voga a fine anni novanta inframezzate da alcuni momenti in tutto e per tutto moroderiani (“Poison Lips”, “Your Disco Song”) fondamentali per alleggerire la tensione prima dell’assalto finale. Ma in fondo, chi se ne frega di purismo e modernismo quando hai tra le mani un opera dance che ha una sua ben precisa dignità sia sul dancefloor che nello stereo di casa tua? E soprattutto, quanto conta il giudizio di puristi e modernisti se quattro anni fa sul conto di Vitalic venivano dette esattamente le stesse identiche cose (sostituendo però alla parola ‘fidget’ la parola ‘electroclash’)? Nulla, assolutamente nulla.

Quello che conta è il valore di un’opera come “Flashmob”, che dimostra (qualora ce ne sia ancora bisogno) quanto sia superiore al resto del lotto un tipo come Vitalic, uno che preferisce suonare dal vivo i suoi pezzi piuttosto che limitarsi a fare il dj.

(Indie For Bunnies)



2 commenti:

Marco Dal Cin ha detto...

oh si...mi piace questo cantato un po' Yavanna (?) un po' Cocteau Twins e un po' Donna Summar!

accento svedese ha detto...

Il disco merita molto. ascoltalo tutto. ;)