13 novembre 2009

FARE FUTURO: FARE IN CULO.


Quest'anno il MEI verrà inaugurato addirittura dalla Ministressa della Gioventù Giorgia Meloni. E allora? Dove sta lo scandalo? Un'inaugurazione del genere rappresenta il degno coronamento per una manifestazione che col passare degli anni ha via via perso importanza e credibilità divenendo una sorta di passerella per i soliti nani e le solite ballerine che popolano il sottobosco indie italiano – con tutto il rispetto parlando, s'intende.

Ma ha mai avuto credibilità una cosa come il MEI? Probabilmente no, ma chi se ne importa? L'importante è che la presenza di Giorgia Meloni abbia fornito un'ulteriore scusa per correre ad acquistare La Ministronza, il libro a fumetti di Alessio Spataro ispirato alla sua figura. Come ogni cosa intelligente che prende di mira un personaggio politico, La Ministronza ha sollevato un enorme polverone, e come ogni cosa intelligente che prende di mira un personaggio politico e solleva un polverone ha dimostrato la pochezza e l'autoreferenzialità della classe politica italiana – una scena molto più autoreferenziale della cosiddetta Scena indie italiana. Ed è questo ciò che conta davvero in un mondo pronto a sbranarti al primo cedimento.

Che poi Giorgia Meloni abbia incassato con sportività l'insolente fumetto è un dettaglio del tutto secondario. Chissà che musica ama ascoltare nel tempo la cara Ministressa Meloni (ad onor del vero una delle meno peggio di questo governo...).

E poi comunque l'unico che l'ha insultata in pubblico resta sempre Lui. Ricordiamocelo quando qualcuno pronuncia le parole magiche "rozzo e volgare attacco maschilista" quando sta parlando del fumetto di Spataro.



8 commenti:

Anonimo ha detto...

Stronzo comunista, avresti scritto così anche se lo avessero fatto alla Melandri?

accento svedese ha detto...

Era più o meno dal 2001 che qualcuno non mi chiamava "stronzo comunista", ti ringrazio per aver portato le lancette del tempo indietro di otto anni. Sono commosso.
Per tua informazione, se lo avessero fatto alla Melandri avrei scritto pure di peggio. La Meloni in fondo mi sta simpatica anche se a quanto pare ogni anno va in pellegrinaggio a Predappio,

Anonimo ha detto...

ma il fumetto com'è? lo consigli?

The Talker ha detto...

hahaah, smetto di ridere e ti faccio complimenti per il blog. Poi se mi è permesso, esorterei dal togliere la parola comunista dal vocabolario di Arcore, il quale testo cita:

Comunista: Descrive una situazione o una persona negativa, Tutto quello che è male, il terrore, il lupo. Bau!

Tratto dalla legge di Murphy: se qualcosa deve andare male , lo farà. Se è un comunista a farlo, andra molto peggio.

Che figata nel 2009 farsi dare dello stonzo comunista!

Ti invidio un casino

Anonimo ha detto...

Communists do it better!
;)

Qualcuno ha cantato:
"Sono passati trent’anni e più
e oggi pure un nullatenente
non é più comunista perché
non è di moda, non è più trend"

sarai mica anticipatore di nuove tendenze?
:)

(metti a marinare i bambini con le bacche di ginepro prima di mangiarli...)

free soul

accento svedese ha detto...

Spero che al prossimo giro mi chiamino negro oppure checca, sarebbe motivo d'orgoglio. Tanto loro sono e resteranno dei bananas abitanti della repubblica delle banane.

Il fumetto di Spataro è consigliato sulla fiducia, nel senso che non l'ho ancora letto.

Anonimo ha detto...

C'è la prefazione di Tuono Pettinato, è per forza un capolavoro.

Spataro comunque è quello che ha fatto il libro su Federico Aldrovandi per minimum fax

http://minimumfax.com/libro.asp?libroID=454

accento svedese ha detto...

La prefazione di Tuono Pettinato è una garanzia.