10 giugno 2008

E ADESSO DIRANNO "UN SALUTO AGLI AMICI DEL PODCAST"?

Forse per un complotto della stampa italiana (che essenzialmente è fatta di giornalisti bolscevichi e fannulloni, salvo qualche lodevole eccezione come Emilio Fede, Vittorio Feltri o Mario Giordano) o più probabilmente perché siamo tutti intercettati e certe notizie non devono girare sennò le temibili toghe rosse ci arrestano tutti mi sono perso un avvenimento a modo suo importantissimo: torna il Deejay Time condotto da Albertino, oltretutto nella sua storica collocazione delle ore 14 e con tutta la vecchia guardia del programmma al gran completo. Anzi, a quanto pare è tornato ieri pomeriggio.
E via con la nostalgia dei bei tempi che furono, ma soprattutto della bella musica e dell'atmosfera che un tempo caratterizzava quel fantasmagorico programma. Ho le lacrime agli occhi, anche se purtroppo temo che non sarà più la stessa cosa. Non c’è più la dance maraglia di una volta, ma soprattutto non ci sono più l'ironia e la spensieratezza di un tempo. Dunque, che senso ha una reunion del genere?
Non oso immaginare come possa essere strutturata ora una trasmissione come il Deejay Time. Non riesco ad immaginarmi una trasmissione a base di Justice, Digitalism e compagnia danzante, ma non riesco nemmeno a vedere un Deejay Time a base di quella commerciale fredda e senza sentimento che impera su emittenti come m20 et similia. Manca QUELLA musica, che però era musica che andava trasmessa in quegli anni, non adesso che abbiamo fior fior di ministri come Calderoli e Gasparri.
E non riesco proprio a spiegarmi il perché della scelta di riprendere le trasmissioni. Non mi aspetto proprio nulla di buono e temo che tutto partirà in quarta per poi trasformarsi (visti i modesti ascolti) in un contenitore in cui verranno riprogrammate le vecchie megahit, per la gioia di chi soffre di nostalgia di quegli anni ruggenti e non riesce ad arrendersi al trascorrere del tempo.
Il rispetto per Albertino e la sua banda resta illimitato, però se il nuovo Deejay Time deve essere un semplice monumento alla musica da autoscontro meglio tenersi il ricordo della vecchia e gloriosa trasmissione.
E poi, a dire il vero, registrare i programmi radio servendosi delle cassettine non va più di moda. Che senso ha riprovarci?

5 commenti:

brugo ha detto...

ma non aveva chiuso da troppo tempo in fondo.

dai.
non siamo troppo catastrofici.

io oggi l'ho ascoltata con gran gusto.

e Dio solo sa quanto a volte Albertino mi stia sul culo.

(solo a volte però eh)

accento svedese ha detto...

Come al solito sono troppo pessimista e disfattista. Lo ammetto, lo faccio per stimolare Albertino a fare di più. E' una provocazione. :D

Oggi lo ascolterò pure io. ;)

Anonimo ha detto...

Ha senso perche' la nostalgia tira piu' della novita'. Voglio Terminator di corsa a RadioDiGhei, o dove'era 'sto coglione di Albertino, per fare il lavoro che non ha fatto ai tempi.

Anonimo ha detto...

Chiaro che siano partiti con l'effetto nostalgia, difatti il programma è partito a giugno. I tempi matureranno da soli, probabilmente il Dj Time tornerà a detatre le tendenze ma ci vorrà del tempo, dovranno ricostruire quella rete che legava la radio ai produttori e ai locali più imortanti. Certo che così com'è adesso il tutto è un po' moscio...

accento svedese ha detto...

@ niccolò: hai ragione, la nostalgia tira più della verità. Staremo a vedere se tirerà fuori qualcosa di nuovo come ai bei tempi. Se andrà male potrai mandare Terminator.

@ lollodj: allora lasciamogli tempo e vediamo che succede, non si può ricreare una cosa del genere dal nulla.